Berlusconi lascia 30 milioni a Dell’Utri. L'ex braccio destro: "Era un fratello, mi ha sempre aiutato"
Il fondatore di Forza Italia nella sue ultime volontà ha pensato anche al suo storico e fedelissimo amico. Lui si dice "choccato" da un gesto "che dimostra la sua grandezza"
"Sono choccato, non mi doveva nulla". Così Marcello Dell'Utri, fedelissimo di Silvio Berlusconi, ha commentato con l'Ansa il lascito di 30 milioni che ha avuto dal fondatore di Forza Italia. Il testamento di Berlusconi è stato aperto mercoledì 5 luglio e oggi, giovedì 6, ne è stato reso noto il contenuto.
Cosa c'è nel testamento di Silvio Berlusconi
A Marcello Dell'Utri Berlusconi ha lasciato, come detto, 30 milioni. Cento milioni a testa sono invece stati lasciati a Marta Fascina, ultima compagna del Cavaliere, e al fratello Paolo.
"Quando stamattina mi ha chiamato il notaio - dice Dell'Utri - sono rimasto choccato dalla notizia. Non me lo aspettavo perché non mi doveva nulla. Da stamattina non ho fatto altro che piangere: non tanto per la cosa materiale ma per il gesto che dimostra la grandezza dell'uomo. Per me era come un fratello. Ci conoscevamo da oltre sessant'anni. Mi ha sempre aiutato. Anche all'università mi dava gli appunti".
"Lui vendeva gli appunti ciclostilati alla libreria Cortina ma a me li ha regalati", continua Dell'Utri ricordando come si sono conosciuti all'epoca. "Un amico di Palermo che aveva studiato a Milano - ha aggiunto - mi ha dato il suo numero prima che partissi per l'università. Mi ha detto 'è un po' gasato ma bravo'. E quando l'ho conosciuto, ho subito pensato che era un fenomeno. Mi ha invitato a cena a casa sua. Era un personaggio unico e lo è sempre stato".