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Giovedì, 25 Aprile 2024
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'Nessun bambino nasce per crescere da solo': in piazza per difendere i #dirittichevorrei

In Italia 1,3 milioni di bambini vivono in condizioni di povertà e 91mila minorenni sono vittime di maltrattamenti. Quando compiono 18 anni però perdono ogni diritto alla protezione e si ritrovano a dover affrontare il mondo da soli. L'appello al governo della onlus SOS Villaggi dei bambini

Diana è appena diventata maggiorenne. Per quasi tre anni ha vissuto in uno dei centri della onlus SOS Villaggi dei bambini, dove ha trovato una nuova casa, una nuova famiglia e persone che l'hanno sostenuta e ora si trova ad affrontare la difficile sfida dell'indipendenza: finita la scuola, vuole laurearsi in Scienze dell'Educazione, prendersi cura dei bambini e aiutare le persone, sapendo di poter contare ancora sull'aiuto e il supporto del centro. Lei è una delle migliaia di "care leavers", ossia i giovani che, in base alla nostra legislazione, raggiunta la maggiore età non possono più beneficiare della cura, delle protezione e della tutela garantite dalla realtà di accoglienza residenziale. Molti di loro si ritrovano costretti, senza avere le necessarie tutele, ad avviarsi verso un percorso di autonomia economica e lavorativa completamente da soli. Sos Villaggi di Bambini si impegna constantemente nell'accompagnare questi giovani attraverso progetti socio-educativi personalizzati, finalizzati all'inserimento sociale e lavorativo.

Un milione e 300mila bambini nel nostro Paese vivono in condizioni di povertà e 91mila minorenni sono vittime di maltrattamenti. Ogni anno 26mila bambini e ragazzi  sono accolti fuori dalla propria famiglia di origine. E poi ci sono appunto i "care leavers" - 3mila ogni anno - costretti a lasciare le strutture che li hanno accolti e ad affrontare il mondo da soli, mentre la mancanza dell'affetto dei propri cari potrebbe infuire nelle loro scelte e nel processo di crescita.

In piazza per #idirittichevorrei

Per tutti loro, SOS Villaggi dei bambini - che si impegna a livello mondiale nel sostegno ai bambini privi di cure famigliari o a rischio di perderle - ha organizzato un flash mob nel centro di Roma per accendere un faro sulla partecipazione di bambini e ragazzi nelle scelte e nelle decisioni che li riguardano. Perché "nessun bambino nasce per crescere da solo". L'evento #dirittichevorrei ha portato in piazza anche 50 bambini e insegnanti della scuola primaria "Istituto Comprensivo Parco degli Acquedotti" di Roma e diversi minori stranieri non accompagnati sostenuti e accolti nei centri della onlus in tutta Italia (da Crotone a Morosolo fino a Ostuni, Roma, Saronno e Vicenza), in occasione della celebrazione della ratifica della Convenzione Onu sui Diritti dell'Infanzia, che cade il prossimo 27 maggio. L'obiettivo è infatti quello di sensibilizzare istituzioni e opinione pubblica sull’integrale applicazione della Convenzione Onu sui Diritti dell’Infanzia, a cui l’Italia ha aderito nel 1991, che ha proprio l‘obiettivo di riconoscere i bambini e i ragazzi prima di tutto come persone con proprie competenze e opinioni. Oltre a questo principio la Convenzione si fonda sul principio di non discriminazione, su quello di superiore interesse e di diritto alla vita. 

#dirittichevorrei: flash mob a Roma di SOS Villaggi dei bambini

La giornata in piazza "vuole ricordare ad istituzioni, opinione pubblica, operatori del settore ed educatori che ogni bambino e ragazzo deve essere in grado di potersi esprimere liberamente ed essere ascoltato", dice Roberta Capella, direttore generale di SOS Villaggi dei bambini. "In particolare invitiamo il nascente Governo ad agire in modo concreto per difendere gli oltre 3000 care leaver che ogni anno devono lasciare le strutture d’accoglienza e affrontare la vita da soli, e i minori stranieri non accompagnati i cui diritti fondamentali vengono regolarmente ignorati rendendoli di fatto invisibili e ancora più vulnerabili”.

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