Uno sportello psicologico per donne vittime di violenza “nascosto” in un grande magazzino
L’iniziativa a Milano, all’interno del Coin di piazza Cinque Giornate, lanciato dall’associazione Fare x Bene, che offre supporto psicologico a chi è vittima di violenze o maltrattamenti all’interno di un contesto “insospettabile” e protetto
Uno sportello psicologico gratuito per le donne vittime di violenza, “nascosto” in un negozio. È l’esperimento che partirà a breve presso Coin di piazza Cinque Giornate a Milano, su iniziativa dell’associazione Fare x Bene, attiva da oltre un decennio nella lotta ad ogni forma di violenza. “Il petalo bianco”, questo il nome dello spazio, sarà attivo dal 12 marzo.
Tutti i venerdì pomeriggio, fino a fine 2021, le vittime di violenza potranno usufruire gratuitamente della competenza professionale di un team di psicologi, esperti nell'approcciare i traumi causati causati da abusi e violenza di genere. Lo sportello è dedicato a chi è vittima di intimidazioni e minacce, aggressioni e violenze fisiche e sessuali, privazioni dei contatti sociali, isolamento, molestie e controllo della vita lavorativa, privata e familiare, ricatti e privazioni economiche, ricatto dei figli, svalorizzazione, colpevolizzazione e umiliazioni. È previsto un servizio di accoglienza e ascolto della persona vittima di violenza, offrendo informazioni sugli aspetti legislativi e primo intervento psicologico di consulenza attraverso colloqui con lo psicoterapeuta. Uno spazio discreto, appartato, nel quale potersi recare senza destare sospetti, usando la scusa delle spese e dello shopping per uscire di casa e chiedere aiuto. Vi si accede prenotandosi online e Coin ha realizzato inoltre una t-shirt con la grafica del petalo bianco di margherita, in vendita online e nel negozio. Per ogni maglietta acquistata, Coin devolverà 5 euro al progetto.
Il virus della violenza contro le donne
“Il virus della violenza e, nello specifico, quello della violenza sulle donne, è sicuramente uno dei più difficili da intercettare e contrastare, ma è certamente uno dei fenomeni in continua crescita, soprattutto tra le pareti domestiche”, ha detto Giusy Laganà, segretaria dell’associazione Fare x Bene.
L’ultimo report dell’Istat sulla criminalità e sugli omicidi in Italia la fotografia di una situazione drammatica: nei primi sei mesi del 2020 i femminicidi sono stati il 45% del totale degli omicidi, rispetto al 35% dello stesso periodo nel 2019, e tra i mesi di marzo e aprile 2020, quelli del primo lockdown, sono stati addirittura la metà. Vittime soprattuto donne uccise nel proprio ambito affettivo e familiare oppure dal partner o ex partner. Durante quello stesso periodo, il numero delle telefonate ricevute dal 1522, il numero verde di emergenza contro la violenza di genere e lo stalking, era aumentato vertiginosamente, con un +73% rispetto al 2019.
“Come ulteriore dato a sfavore e che ben rappresenta la gravità della situazione si riscontra come nel 2020 siano diminuite nel totale le denunce e le segnalazioni da parte delle donne, chiaro sintomo della paura e dell'isolamento forzato insieme al partner persecutore”, ricorda l’associazione. “L’istituzione giuridica del Codice Rosso, vista la mole di segnalazioni, non riesce a rispondere in tempi brevi ed efficaci a tutte le richieste di intervento. É purtroppo dato noto che molte donne vittime di violenza intra-familiare siano costrette ad arrivare a fare 4-5 segnalazioni, prima che le forze dell'ordine riescano ad intervenire», si legge in una nota dell'associazione”.