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Giovedì, 28 Marzo 2024
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La stanza degli sguardi per malati Covid e parenti: "Anche così si vince la malattia"

"Abbiamo ricavato questo spazio dall'accettazione del day surgery - spiega Giuseppe Noschese, responsabile Covid Unit della struttura - Lo abbiamo fatto perché capiamo quanto sia difficile per un familiare lasciare una persona qui e non poterlo più vedere"

E' una questione di cuore: la pandemia da Covid-19 si combatte anche con le emozioni, con il sollievo di non sentirsi abbandonati al proprio destino. Ed è questo che accade nella "stanza degli sguardi" dell'Ospedale del Mare, come mostra il video di Massimo Romano per NapoliToday.

"Abbiamo ricavato questo spazio dall'accettazione del day surgery - spiega Giuseppe Noschese, responsabile Covid Unit della struttura - Lo abbiamo fatto perché capiamo quanto sia difficile per un familiare lasciare una persona qui e non poterlo più vedere. Un disagio che si trasforma in tensione con il personale. In questo modo, invece, i parenti possono tranquillizzarsi e chi è ricoverato può avere un'importante iniezione di energia". Pazienti e visitatori sono divisi da una parete di vetro. Non possono toccarsi, ma possono guardarsi e parlarsi. "Per loro è come vivere una rinascita" afferma Noschese.

E di rinascita si può parlare per Maria, 90 anni, che per due volte ha rischiato di perdere la vita. Il 1 gennaio è giunta in ospedale per un'altra patologia ed ha scoperto di aver contratto l'infezione da Covid. Per due volte è andata vicina alla morte, ma le sue condizioni sono migliorate e dopo quasi quaranta giorni di ricovero è pronta a incontrare le sue nipoti, che la attendono nella stanza degli sguardi. "E' un'emozione incredibile - racconta Mariana, la più grande - perché pensare che una donna della sua età debba affrontare questo calvario ci ha allarmati molto. Però lei è una roccia e con l'aiuto di Dio speriamo di poterla portare a casa tra qualche giorno".

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