Il Governo dichiara lo stato di emergenza per Emilia Romagna e Calabria
Stanziati 10 milioni di euro per l'Emilia Romagna per far fronte all'alluvione di questi ultimi giorni. Ma il Cdm ha dichiarato lo stato di emergenza anche per i danni del maltempo riscontrati nell'area ionica della Calabria tra fine novembre e dicembre
Il Consiglio dei ministri ha deliberato lo stato di emergenza nazionale per le eccezionali piogge che, a partire dal giorno 1° maggio, hanno colpito in Emilia Romagna il territorio delle province di Reggio-Emilia, di Modena, di Bologna, di Ferrara, di Ravenna e di Forlì-Cesena. Il provvedimento avrà durata di 12 mesi con uno stanziamento di 10 milioni di euro per fronteggiare i danni subiti dai territori colpiti.
Il giorno dopo l'alluvione: il rischio ora sono le frane
"Il governo sta operando con la massima prontezza- ha dichiarato il ministo dper la Protezione Civile e le politiche del mare Nello Musumeci- d'intesa con la Regione, per fronteggiare una grave situazione di pericolo per l'incolumità delle persone e l'evacuazione di numerose famiglie dalle loro abitazioni, a causa di esondazione di corsi d'acqua, smottamento di versanti, allagamenti, movimenti franosi e gravi danneggiamenti alle infrastrutture viarie, ad edifici pubblici e privati, alle opere di difesa idraulica ed alla rete dei servizi essenziali".
Ma lo stato di emergenza nazionale non è limitato solo all'Emilia Romagna, ma anche la Calabria per gli eccezionali avvenimenti metereologici avvenuti nel territorio della Provincia di Crotone, della fascia ionica delle Province di Catanzaro e Cosenza e del Comune di San Lucido (CS) tra il 26 novembre e il 4 dicembre scorso. Saranno stanziati preliminarmente, in questo caso, poco più di 3 mlioni di euro per fare fronte agli effetti di diffusi allagamenti,delle esondazioni e delle frane, oltre a quelle riportate dalle abitazioni private e dalle attività commerciali, ha assicurato il ministro Musumeci.