rotate-mobile
Venerdì, 29 Marzo 2024
Inverno russo

Lo stop al gas russo? Per ora impatti limitati in Italia

"Attualmente mancano da iniettare negli stoccaggi 1,2 miliardi di metri cubi" spiega l'amministratore delegato di Snam Stefano Venier

L'impatto dello stop alle forniture di gas dalla Russia attraverso il gasdotto Nord Stream "per ora ha un impatto limitato in quanto il Nord Stream approda in Germania mentre la stragrande maggioranza del gas russo ci arriva dal "gasdotto dell'amicizia" che attraversa l'Ucraina, approda in Austria e da lì stiamo ricevendo via Tarvisio flussi ragionevolmente stabili rispetto alle ultime settimane". A dirlo è l'amministratore delegato di Snam Stefano Venier in collegamento con SkyTg24 dal Gastech di Milano.

"Stiamo continuando a lavorare verso l'obiettivo posto dal governo di un riempimento degli stoccaggi di almeno il 90%. Un obiettivo superiore a quello fissato a livello comunitario ma che ci garantirebbe, oltre a disporre di maggiori quantitativi in caso di un inverno particolarmente rigido, anche di avere maggiore flessibilità nell'erogazione in caso di improvvise interruzioni delle forniture" spiega l'amministratore delegato di Snam Stefano Venier. "Attualmente mancano da iniettare negli stoccaggi 1,2 miliardi di metri cubi - ha poi aggiunto - ne abbiamo iniettato 1,7 miliardi ad agosto e possiamo iniettarne al massimo 60 milioni di metri cubi al giorno. Ovvio che dobbiamo reperire i volumi sul mercato ma per ora siamo riusciti a rispettare il il piano del governo".

La necessità del rigassificatore di Piombino

Per il rigassificatore di Piombino spiega Venier "abbiamo iniziato le procedure di autorizzazione, il termine per l'assegnazione e la concessione è previsto a fine ottobre e poi avremo 6 mesi intensissimi e contiamo di avere l'unità in funzione per il prossimo aprile" "La scelta di Piombino è una scelta quasi obbligata - ha poi aggiunto - è l'unica opzione che abbiamo in Italia per dimensioni della banchina, distanza dalla rete di trasporto e profondità". "Pensare a luoghi diversi da questo significherebbe tempi più lunghi quindi il venir meno dell'obiettivo numero uno ovvero la tempestività nel raggiungere l'indipendenza dalle forniture russe - ha poi concluso - una seconda soluzione identificata sarebbe Ravenna ma con questa si andrebbe all'autunno 2024"

Prosegue nel pieno rispetto del cronoprogramma la Conferenza dei servizi anche la realizzazione del rigassificatore di Ravenna, "opera strategica per garantire l'autosufficienza energetica del Paese e contrastare l'aumento dei prezzi del gas, a beneficio di famiglie e imprese. Il tutto garantendo le massime condizioni di sicurezza e rispetto dell'ambiente". Lo rende noto la Regione Emilia Romagna spiegando che l'avvio dei lavori dell'opera "èprevisto per il primo quadrimestre del 2023".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Lo stop al gas russo? Per ora impatti limitati in Italia

Today è in caricamento