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Venerdì, 29 Marzo 2024
Covid

Sarà obbligo vaccinale? Le due opzioni di Draghi

Il premier accelera: a inizio 2022, con un cdm il 5 gennaio, o l'estensione del certificato rafforzato per lavorare dappertutto o l'obbligo vaccinale. Maggioranza spaccata. Intanto da oggi o domani l'isolamento ha nuove regole

Sarà una scelta complessa. Arriverà forse già all'inizio del 2022, con un Cdm il 5 gennaio, l'estensione del Super green pass per lavorare. Ovunque. La nuova legge, su cui si ragiona nonostante le 'fumate nere' negli ultimi due Cdm, sarebbe nuovamente discussa in un Consiglio dei ministri che potrebbe essere convocato il giorno prima dell'Epifania. Ma non si esclude più l'obbligo vaccinale. Anzi. Ma procediamo con ordine.

Entra in vigore oggi o domani il nuovo decreto legge approvato dal Consiglio dei ministri mercoledì scorso. Il presidente della Repubblica Mattarella ha firmato ed emanato il provvedimento. Poi la pubblicazione in Gazzetta ufficiale. Dal 10 gennaio poi sarà la volta del 'quasi lockdown' per i non vaccinati (ovvero il certificato verde rafforzato obbligatorio ovunque, tranne che nei negozi e per i servizi essenziali). Scattano in queste ore, nel mentre, le nuove regole sulla quarantena per chi ha avuto contatti con un positivo: ridotta se si è vaccinati. Omicron galoppa: ieri 126mila nuovi casi accertati.

Super green per lavorare a gennaio 2022?

Per gennaio le strade sono due a questo punto: l’obbligo vaccinale o l’allargamento del pass rafforzato al mondo del lavoro. Se ne parlerà a gennaio, nel primo Consiglio dei ministri utile. L’attenzione resta alta davanti alla nuova impennata dei contagi registrata ieri: quasi 127 mila. Altra data da segnare in rosso sul calendario è il 1° febbraio: da quel giorno i super green pass dureranno sei mesi. E scadranno pure quelli di chi si è ammalato o è guarito da più di un semestre e non ha ancora fatto la dose di richiamo. Dubbi per gli under 16: il booster non è ancora autorizzato ma molti hanno il pass in scadenza.

Il fronte del 'no' al super certificato per tutti i lavoratori, in primis Lega e M5s - anche se con motivi diversi - si riduce sempre di più. A chiederlo a gran voce sono i governatori, che in queste ore tornano alla carica. "Le misure introdotte finora dal Governo per l'emergenza Covid appaiono del tutto insufficienti. Si prosegue sulla linea delle mezze misure e del tempo perso", attacca il presidente campano, Vincenzo De Luca.

Che cosa farà il governo? Si sta studiando come procedere, valutando le complessità evidenti e inevitabili nei vari settori. Apparirebbe difficile, al momento, distinguere per categorie soggettive, come ad esempio tutti i lavoratori della Pa o tutti i privati. Un'altra criticità potrebbe essere quella dell'estensione del lasciapassare rafforzato a chi lavora nei Tribunali, ad esempio, che rischierebbe di creare non pochi grattacapi al sistema dei processi. Gli approfondimenti tecnici e legislativi sul tema intanto continuano e all'inizio della prossima settimana potrebbero anche essere consultate le parti sociali, sindacati e imprese.

L'obbligo vaccinale sarebbe una scelta forte. La maggioranza si divide. La destra è ferma sul no all’obbligo. Per Massimiliano Romeo, presidente dei senatori leghisti, il vaccino deve essere una libera scelta, e ogni valutazione deve essere presa d’accordo con i medici di famiglia. Forza Italia sarebbe anche favorevole all'ampliamento definitivo del super green pass. Gelmini dice: "Mi fido di Draghi quando dice di volere estendere il super Green Pass ai lavoratori. Il ragionamento di Letta sull’obbligo di vaccino temo sia opportunistico, mira a spaccare il centrodestra, mentre Draghi non vuole creare problemi alla produzione". Forza Italia però per preservare l'alleanza con Lega e Fratelli d’Italia prende le distanze dal Pd e dal segretario Enrico Letta che chiede apertamente l’obbligo di vaccino. I sindaci del Pd, coordinati da Matteo Ricci, sui social postano il manifesto “Obbligo vaccinale subito”. E Matteo Renzi, il leader di Italia Viva, alla domanda se per una volta è d’accordo con Letta, replica: "Per una volta Letta è d’accordo con me. Lo dico da sei mesi". Nicchiano i 5 stelle.

Il medico e deputato dem, Paolo Siani, racconta oggi Repubblica, risponde a una pioggia di telefonate di genitori: "Vaccino obbligatorio? Sì per gli adulti. Per i più piccoli, devono essere i pediatri a convincere le mamme perché è meglio farlo". Il che significherebbe non vaccino obbligatorio per tutti, bensì vaccino obbligatorio per lavorare. Nella Lega Giorgetti chiede che, oltre a una misura che equivale per gli adulti all’obbligo vaccinale, si pensi a redigere un elenco di lavoratori fragili da esentare e a un giusto indennizzo per chi "subisce danni" dopo il vaccino. 

C'è ancora sul tavolo l'ipotesi obbligo vaccinale

In una settimana Mario Draghi dovrà prendere la decisione fra queste due opzioni: super green pass o obbligo vaccinale. Dovrà fare i conti con la sua maggioranza, che con il passare dei giorni e l'aumento dei contagi "è sempre più vicina a dire sì alla soluzione più impopolare" secondo la Stampa. Una fonte di Palazzo Chigi sotto la garanzia dell'anonimato rivela al quotidiano torinese: "Il problema dell'obbligo vaccinale non è il se, ma il quando". Se negli ospedali proseguirà l'afflusso massiccio di malati senza vaccinazione nelle terapie intensive, "l'opzione politica dell'obbligo avrà la strada spianata. La strategia alla quale sta lavorando il governo è quella di coinvolgere anche altri Paesi europei. Draghi ha chiesto al ministro della Salute Roberto Speranza di discuterne con i partner più favorevoli: Francia, Spagna, Portogallo, Grecia".

Fra molti presidenti di Regione, che sono in gran parte di centrodestra, l'opzione obbligo vaccinale "è ormai data per inevitabile". Dice il forzista ligure Giovanni Toti: "Per quanto mi riguarda l'obbligo lo possono introdurre anche domattina". Zaia però si smarca: "L'obiettivo è vaccinare tutti non creare tensioni. Qualcuno ci spieghi quale sarebbe la modalità per la vaccinazione obbligatoria. Mandiamo la forza pubblica? Mi rifiuto di pensare che un Paese civile possa fare una cosa del genere. e se si decidesse di dare delle multe come in Germania allora tutto ciò non avrebbe nulla a che fare con l'aspetto sanitario ma alimenterebbe solo il bacino dei furbetti. Ribadisco: si spieghi come si intende attuare altrimenti lasciamo stare".

Se la scelta dell'obbligo non risulterà percorribile, il primo consiglio dei ministri dell'anno (con molta probabilità il 5 gennaio) deciderà in ogni caso per l'introduzione del super Green pass in tutti i luoghi di lavoro. Ma anche questa ipotesi ha delle ombre: come distinguere fra occupati e non occupati? I lavoratori intermittenti dovrebbero essere soggetti all'obbligo? Che cosa accadrebbe ai lavoratori che non accettassero la vaccinazione? Sarebbe legittima la sospensione dallo stipendio? Tante domande.

In un'intervista a Repubblica, Sergio Abrignani, immunologo dell'università di Milano e membro del Comitato tecnico scientifico, dice che "se fossimo tutti vaccinati oggi avremmo 440 ricoverati in terapia intensiva invece di 1.200 e saremmo tutti in zona bianca". Per Abrignani "questo sarebbe il momento dell'obbligo vaccinale". Perché? "Perché i casi gravi si possono controllare con i vaccini e l'epidemia di forme severe oggi riguarda i No Vax, il 10% del Paese. Il 60-70% dei ricoveri in terapia intensiva è di persone non immunizzate e dalle terapie intensive dipendono sia i colori delle Regioni che la possibilità di curare malattie diverse dal Covid. Non è possibile che le scelte irrazionali del 10% determinino la sorte del restante 90%. Se torneremo in zona arancione o peggio rossa, chi pagherà i danni?".

Le nuove regole sulla quarantena (e non solo) da oggi o domani

Con il nuovo decreto in vigore oggi o domani, la quarantena non si applica a coloro che, nei 120 giorni dal completamento del ciclo vaccinale primario o dalla guarigione o dal booster, hanno avuto contatti stretti con soggetti positivi al Covid. È però obbligatorio indossare mascherina Ffp2 per 10 giorni. In caso di sintomi, occorre fare subito un test rapido o molecolare e, se i sintomi persistono, bisogna ripeterlo al quinto giorno successivo all’ultimo contatto. La cessazione della quarantena o dell’auto-sorveglianza consegue all’esito negativo di un test rapido o molecolare, anche presso centri privati abilitati.

In generale, ulteriori regole saranno chiarite con una circolare del Dipartimento della prevenzione del ministero della Salute in arrivo a breve. Il nuovo decreto, oltre a rivedere le regole sull'autoisolamento, estende l'obbligo del Super Green pass a diverse attività, compresi i mezzi pubblici. Una misura, quest'ultima, che secondo alcuni però rischia di creare non poche criticità, in particolare per gli studenti che prendono i mezzi per andare a scuola.

Non solo quarantene, le novità già attive riguardano anche altro. Da ieri il super Green Pass non basta più per andare a visitare i propri cari nelle strutture residenziali, socio-assistenziali, socio-sanitarie e negli hospice. Fino al 31 marzo 2022, attuale data di conclusione dello stato di emergenza, sarà necessario aver già ricevuto la terza dose di vaccino.

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