Super green pass e restrizioni per i non vaccinati: cosa ci sarà nel nuovo decreto?
Le regioni spingono per un certificato verde "a due velocità", il governo ci pensa: nulla è ancora deciso
L'adozione di un super green pass è stato uno dei temi al centro del confronto tra governo e regioni sulle nuove misure per fronteggiare la quarta ondata Covid, mentre si ricorrono ipotesi su regole più restrittive per i non vaccinati in caso di passaggio di una regione in zona arancione e rossa. Alla riunione hanno partecipato per il governo la ministra degli Affari regionali e le Autonomie Maria Stella Gelmini, il ministro della Salute Roberto Speranza e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Roberto Garofoli. Le regioni erano collegate alla riunione in videocollegamento.
La posizione dei governatori è stata piuttosto netta: un eventuale nuovo decreto dovrà premiare i cittadini vaccinati e offrire certezze alle categorie produttive. Per chi ha fatto il vaccino, dunque, sarebbe giusto prevedere minori restrizioni in caso di passaggi in zona gialla e arancione.
"Ho appena chiesto al Governo, e con me la maggioranza dei presidenti, di garantire a chi si è vaccinato e corre molti meno rischi la certezza che non ci saranno nuove limitazioni" ha scritto in un post su Facebook il governatore della Liguria Giovanni Toti, nel corso del vertice governo-Regioni. "Per questo occorre diversificare le attività possibili a seconda che un cittadino abbia il green pass da vaccino o quello da tampone - sottolinea - È infatti provato che a riempire i nostri ospedali e le nostre terapie intensive sono per la stragrande maggioranza persone non vaccinate".
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La posizione del governo sul super green pass
E il governo? A quanto si apprende da fonti regionali che hanno preso parte al vertice al momento l'esecutivo sta riflettendo sulla possibilità di una corsia privilegiata per i vaccinati, con un doppio binario che limiti i soli no vax. Ovvero sull'ipotesi di un super green pass.
La posizione dell'esecutivo è stata delineata dal sottosegretario alla Salute Andrea Costa nelle ultime ore: "Non parlerei di lockdown per non vaccinati. Ma con il peggioramento della situazione epidemiologica e il passaggio in arancione di alcune Regioni, un provvedimento che prevede già in automatico una serie di restrizioni, penso che queste limitazioni non debbano essere pagate da chi è vaccinato". E duque, "tolto l'accesso al lavoro e ai bisogni di prima necessità", ha aggiunto Costa, "penso che certe attività come i ristoranti, i cinema, il teatro, si debbano limitare solo a chi vaccinato".
Insomma, l'ipotesi è quella di un green pass a due velocità: un certificato per andare al lavoro e accedere alle attività essenziali (che si potrà ottenere anche con il tampone) e un altro con cui si avrà accesso alle attività ludiche: bar, ristoranti, palestre, cinema etc, riservato ai soli vaccinati. Per ora non c'è nulla di deciso. Ma il governo ci sta pensando sul serio.