rotate-mobile
Giovedì, 18 Aprile 2024
Attualità

Il tampone prima del cenone di Natale: quale test scegliere e quanti giorni prima va eseguito

Da qualche giorno farmacie e laboratori privati registrano un boom di prenotazioni anche se non basta un solo esame negativo per avere la certezza di non essere positivi al coronavirus. Vediamo qualche regola

"Io faccio anche il medico e quindi ho sicuramente più disponibilità e facilità di altri nel sottopormi a un tampone rapido prima di andare dalle zie novantenni. E faccio così: quando ci vado, ci vado tamponato": un paio di giorni fa è stato Massimo Galli dell'ospedale Sacco di Milano a consigliare un test prima del cenone di Natale 2020 e del Veglione di Capodanno. Ma forse non serviva nemmeno il suo consiglio, visto che da qualche giorno le farmacie e i laboratori privati registrano un boom di prenotazioni anche se non basta un solo test negativo per avere la certezza di non essere positivi al coronavirus. 

Il tampone prima del cenone di Natale

Ciò nonostante sono oltre 15mila i tamponi rapidi effettuati in dieci giorni solo nelle farmacie del Lazio. "Soltanto nella giornata del 29 novembre sono stati 3.500 - ha detto Andrea Cicconetti, presidente di Federfarma Roma - Al momento sono 209 le farmacie nel Lazio che stanno effettuando i tamponi rapidi, ma il numero aumenta di giorno in giorno. Alcune si sono attrezzate con gazebo esterni». Per il cenone di Natale nel Dpcm in arrivo non verranno date indicazioni sul numero dei commensali ma, semmai, raccomandazioni: non più d 6-7 a tavola e tutti dentro la bolla familiare, ovvero parenti stretti e eventuali conviventi. Con la raccomandazione, nel caso, di sottoporre a test quei parenti che seppur stretti non si frequentano da tempo. Ma quale test è meglio scegliere e quanti giorni prima va eseguito per essere più o meno sicuri? 

Il Corriere della Sera oggi sconsiglia il tampone rapido 72 ore prima dell'incontro in famiglia per gli stessi motivi che abbiamo spiegato nei giorni scorsi: è troppo precoce (il virus potrebbe non avere abbastanza carica virale da essere rilevato) e resta la possibilità di un contagio nelle ore seguenti (un tampone negativo il 24 potrebbe risultare positivo il 25). Il tampone eseguito nello stesso giorno dell'incontro invece è più attendibile, ma solo se si è rimasti in solamento nelle 48 ore precedenti. Resta comunque l'eventualità di un falso negativo se la carica virale è bassa e quindi non si può escludere al 100% la possibilità di un contagio. Coloro che negli ultimi 10-14 giorni non hanno avuto contatti con persone positive e hanno vissuto in isolamento possono invece festeggiare, ma per stare sicuri dovrebbero vedersi solo con persone che frequentano abitualmente. 

Quale test scegliere e quanti giorni prima va eseguito

Pierangelo Clerici, presidente dell’Associazione microbiologi clinici italiani, spiega al quotidiano quanto tempo prima di incontrare i parenti andrebbe eseguito il test: "Il tampone è la fotografia di un istante. Posso risultare negativo al test rapido, ma infettarmi nelle ore successive, prima dell’incontro familiare. Oppure potrei risultare negativo, anche se magari sono stato appena contagiato ma il tampone non è ancora in grado di rilevare la positività perché il virus è poco e non ha cominciato a replicarsi. Anche se la persona infetta ha carica virale bassa, se alla cena fosse presente un familiare fragile o immunodepresso, è facile che possa contrarre quell’unico virus circolante. Il test andrebbe eseguitoaridosso dell’occasione di incontro, ma almeno 24 ore dopo un eventuale contatto a rischio. Per motivi logistici un’alternativa potrebbe essere fare il tampone magari il 22 dicembre ma poi chiudersi in casa fino a Natale". 

Infine, bisogna considerare che il pranzo di Natale a tavola con persone che mangiano e bevono, parlano e discutono, costituisce l'ambiente ideale per la diffusione del coronavirus Sars-CoV-2. Per questo è bene considerare che in questo momento non è possibile rinunciare alle precauzioni e ai dispositivi di protezione individuale. Anche in caso di test del tampone negativo, bisogna indossare le mascherine, stare a distanza e lavarsi le mani. 

Il nuovo Dpcm 3 dicembre con le regole di Natale 2020: rientri dei fuorisede, a tavola in 10 e deroghe solo per i nonni

EDIT ore 15,15: Tampone di Natale prima di tornare a casa? "No, io sconsiglierei queste attività. La cosa più importante è il comportamento saggio. Poi è chiaro che, se uno ha il sospetto di essere stato a contatto con un positivo" a Covid-19, "è bene che si faccia il tampone. Ma il tampone a scopo cautelativo", cioè farlo perché si torna ad esempio dai genitori per Natale, "quello è pericoloso". Ne è convinto Walter Ricciardi, consigliere del ministro della Salute Roberto Speranza e docente di Igiene all'università Cattolica di Roma, che ai microfoni di 'Un giorno da pecora' su Rai Radio 1 mette in luce i rischi di questa pratica. "Ovviamente il tampone è una misura puntuale. Peraltro i test antigenici", i tamponi rapidi, "sono migliorati, ma hanno diversi falsi positivi e negativi, perciò alla fine possono dare una falsa sicurezza. Nel 30% dei casi è così, la sensibilità e la specificità non sono al 100%". Quindi, dice Ricciardi, "prima di andare da un anziano" per le feste "bisogna essere certi di non aver fatto errori nei giorni precedenti, almeno 6-7 giorni prima. Bisogna stare attenti, perché se si va a trovarli dopo essere stati in un mezzo pubblico affollato, o al bar senza mascherina", i rischi sono alti. Il rientro per Natale, a bordo di un treno o un aereo, per esempio, "è proprio un meccanismo a rischio. Il consiglio sgradevole è stare fermi nel proprio posto di residenza e magari rinviare la visita ai propri congiunti". 

"Capisco" il problema di chi ha genitori soli, "ma - osserva Ricciardi - questa è una lotta contro un virus spietato, e se un anziano lo prende la probabilità di conseguenze gravi è forte e una persona giovane potrebbe anche avere rimorsi di averla contagiata". Il divieto di spostamenti nel prossimo Dpcm si dovrebbe concentrare "nei momenti in cui si cerca di evitare assembramenti, nei momenti di festa", Natale, Santo Stefano, Capodanno. Le regole da non dimenticare in vista di queste ricorrenze che inducono alla convivialità sono: "Non abbracciarsi e baciarsi, quando si entra in casa lavarsi mani e togliersi le scarpe, cercare di garantire l'igiene e stare a distanza. Se si è certi di non essere pericolosi, ci si può anche togliere la mascherina" con più serenità restando a distanza di sicurezza. "Se ci sono 4-6 persone di cui si è tranquilli sui pregressi si può stare a tavola con una certa distanza, in un ambiente aerato in cui ogni tanto si apre la finestra per far cambiare l'aria". Lo stesso vale per le tombolate fra parenti. "in poche persone, con la distanza, si può fare anche questa attività". Ricciardi racconta anche come sarà il suo di Natale: "Noi eravamo una famiglia numerosa, una quindicina, e ci riunivamo per Natale. Quest'anno lo farò con moglie e figlie". Queste ultime "non vivono con me, ma sono da me costrette a stare in una bolla, vedendo pochissime persone, sono responsabili e siamo abbastanza certi", assicura. 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Il tampone prima del cenone di Natale: quale test scegliere e quanti giorni prima va eseguito

Today è in caricamento