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Giovedì, 25 Aprile 2024
Il certificato verde

I 15 milioni di italiani non vaccinati e i tamponi (costosi) per avere il green pass

Il governo ha esteso l'obbligo della certificazione verde: chi non è vaccinato almeno con una dose dovrà rivolgersi a laboratori e farmacie per un test 

Il governo Draghi ha esteso l'obbligo della certificazione verde per far fronte all'aumento dei contagi ed evitare nuove chiusure delle attività economiche in difficoltà. Il green pass servirà da venerdì 6 agosto agli over 12 nelle regioni in zona bianca per accedere a eventi sportivi, fiere, congressi, musei, parchi tematici e di divertimento. E ancora: casinò, teatri, cinema, concerti, concorsi pubblici, oppure anche solo per sedersi ai tavoli al chiuso di bar e ristoranti (il certificato non è necessario per consumare al bancone e neppure all'aperto). Servirà anche per l'accesso a piscine, palestre e centri benessere al chiuso. Il green pass consente anche da subito di entrare in ospedale per far visita ai familiari ricoverati e continuerà ad essere necessario per partecipare ai matrimoni, o per visitare parenti nelle Rsa.

I tamponi (troppo costosi?) per avere il green pass dal 6 agosto

Viene rilasciato a chi è stato vaccinato contro il covid (anche con una sola dose, da almeno 15 giorni), a chi è guarito dalla malattia nei sei mesi precedenti e a chi ha ottenuto un risultato negativo al test molecolare o antigenico rapido. La durata della certificazione verde in caso di guarigione è di sei mesi a far data dall'avvenuto "risanamento" dal covid, di nove mesi dopo aver completato il ciclo vaccinale con la seconda dose. Nel caso dei tamponi, il certificato sarà davvero provvisorio perché avrà una validità di 48 ore dall'esecuzione del test. Non è una questione di poco conto, dato che sono circa 15 milioni e mezzo gli italiani non vaccinati (né guariti dal covid) con più di 12 anni che dovranno ricorrere al tampone per andare al ristorante o in piscina al chiuso, allo stadio o al cinema.

In poche parole chi non è vaccinato almeno con una dose dovrà rivolgersi a laboratori privati e farmacie per un test rapido o molecolare, pagando di tasca propria. Il prezzo di un tampone rapido cambia da regione a regione: si va dai 15 euro dell'Emilia-Romagna, che ha stabilito un costo fisso, ai 40 euro in un laboratorio privato del centro di Milano. Mediamente si spendono 20-25 euro, mentre per un test molecolare si va dai 70 ai 100 euro.

I fondi del governo per i tamponi a prezzo calmierato

Nel decreto legge del 23 luglio sull'estensione del green pass, il governo ha stanziato 45 milioni per garantire almeno fino al 30 settembre 2021 la possibilità, soprattutto ai giovani tra i 12 e i 18 anni, di effettuare tamponi a prezzi calmierati. Questi fondi, tuttavia, non sono ancora "operativi". Per assicurare "la somministrazione di test antigenici rapidi a prezzi contenuti", come si legge nel decreto, toccherà al commissario per l'emergenza Francesco Paolo Figliuolo, in accordo con il ministro della salute Roberto Speranza, definire un protocollo d'intesa con le farmacie e le altre strutture sanitarie.

Questo protocollo, recita ancora il decreto del governo, "tiene conto in particolare dell'esigenza di agevolare ulteriormente i minori di età compresa tra i 12 e i 18 anni".  "Stiamo lavorando al protocollo di intesa con i farmacisti per avere i tamponi a prezzo calmierato - ha detto il commissario Figliuolo -. Credo che nel giro di una decina di giorni, ma anche meno, grazie alla disponibilità del presidente dell'Ordine e di tutte le farmacie, riusciremo a trovare un prezzo molto conveniente per coloro che, nell'attesa di fare il vaccino, debbono ancora avere il tampone per ottenere il green pass".

Le esenzioni

Dovrebbe invece arrivare nelle prossime ore una circolare sui casi di esenzione dall'obbligo di green pass. Riguarderà i soggetti esclusi per età dalla campagna vaccinale e i soggetti esenti, sulla base di idonea certificazione medica rilasciata secondo i criteri definiti con circolare del ministero della salute. Gianni Rezza, direttore della prevenzione del ministero, ha spiegato: "Si stanno studiando le esenzioni al green pass, ad esempio chi non può completare il ciclo vaccinale perché magari ha avuto una reazione allergica grave alla prima dose del vaccino, e ci sono anche altri casi che stiamo studiando. Ci sarà una circolare in tempi brevissimi per arrivare pronti al 6 agosto".

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