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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Chiamate moleste

Telemarketing selvaggio, blocco delle chiamate a rischio flop: i call center possono aggirare i divieti

Con il nuovo registro pubblico delle opposizioni, dal 27 luglio i cittadini possono chiedere di non essere contattati sul cellulare. Un particolare però rischia di rendere tutto inutile

Basta con le telefonate che arrivano sul cellulare a qualsiasi ora da parte di call center. La data cruciale per la fine del telemarketing selvaggio è quella di domani, 27 luglio, in cui entra in funzione il nuovo Registro pubblico delle opposizioni. I cittadini possono chiedere di non essere contattati e gli operatori saranno obbligati a consultare il Registro prima di nuove campagne. C'è un "ma" che rischia di mandare tutto a monte: i call center con sede all'estero - avverte il Codacons - non sono soggetti alle nuove regole. 

Come impedire le telefonate dei call center

Dal 27 luglio viene estesa ai numeri di telefonia mobile la possibilità di iscrizione al Registro pubblico delle opposizioni - già prevista per il telefono fisso e l’indirizzo postale. Gli operatori saranno obbligati a consultare il registro prima dell’avvio di ogni campagna pubblicitaria. I cittadini iscritti al registro non potranno essere contattati.

L’iscrizione nel registro è gratuita per i cittadini. Basta compilare un apposito modulo elettronico sul sito www.registrodelleopposizioni.it, oppure telefonare al numero verde 800 957 766 per le utenze fisse e allo 06 42986411 per i cellulari o ancora inviando un apposito modulo digitale tramite email all’indirizzo iscrizione@registrodelleopposizioni.it. Restano invece valide le iscrizioni inserite precedentemente al nuovo Registro, con la facoltà per l’utente di annullare i consensi attraverso il rinnovo dell’iscrizione.

L’iscrizione è valida a tempo indeterminato. Si  possono aggiornare o modificare i propri dati, si può anche revocare la propria iscrizione al registro con le stesse modalità previste per l'iscrizione. Ogni abbonato può iscriversi o revocare l'iscrizione o iscriversi nuovamente al registro senza alcuna limitazione.

Gli operatori di marketing dovranno anche: 

  • garantire la propria identificazione, mostrando il proprio numero telefonico all’abbonato contattato;
  • indicare che i dati personali sono stati estratti dagli elenchi telefonici pubblici;
  • informare della possibilità di iscrizione al Registro pubblico delle opposizioni al fine di non essere più contattati.

"Pesantissime le sanzioni in caso di abusi e violazioni - ricorda il Codacons -. Gli operatori rischiano infatti multe fino a 20 milioni di euro, per le imprese sono previste sanzioni fino al 4% del fatturato totale annuo".

Lo stop non vale per tutti i call center

Secondo il Codacons neppure col nuovo Registro si metterà fine al telemarketing selvaggio. Secondo l'associazione dei consumatori, "il comparto genera in Italia un giro d'affari da 4 miliardi di euro annui, con la vendita telefonica di beni e servizi che produce un volume, per l'intera filiera, stimabile in 40 miliardi di euro. 1.400 sono le aziende di call center in outsourcing attive nel nostro paese, per un fatturato annuo di 2,8 miliardi di euro. Considerati anche i call center interni alle aziende, il telemarketing registra circa 120.000 occupati in Italia".

''Il nuovo Registro rischia purtroppo di trasformarsi in un flop perché i call center che hanno sede all'estero, ma che raggiungono con le proprie telefonate i cittadini italiani, non sono tenuti ad applicare la nostra normativa - spiega il presidente Codacons, Gianluca Di Ascenzo - c'è poi la questione del sommerso e delle società non iscritte agli elenchi ufficiali degli operatori di telemarketing, che possono eludere le nuove disposizioni vanificando i vantaggi del nuovo Registro. Vigileremo sull'applicazione del Registro pubblico delle opposizioni e sul rispetto delle nuove disposizioni, e forniremo aiuto e assistenza agli utenti per denunciare qualsiasi abuso o violazione delle regole che scatteranno a partire da domani'' conclude Di Ascenzo.

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