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Mercoledì, 24 Aprile 2024
I dati di oggi

Covid, le 12 regioni che superano la soglia critica del 30 per cento in terapia intensiva

I posti letto occupati da pazienti Covid nelle terapie intensive sono pari al 38% della disponibilità e già da quasi due settimane oltre il livello d'allerta del 30%

La soglia del 40 per cento è stata oltrepassata nelle scorse ore. I ricoveri di pazienti Covid nei reparti italiani tornano sopra la soglia d'allerta del 40%.

Terapie intensive, aumentano i posti letto occupati da pazienti Covid

E' quanto emerge dai dati dell'Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas) riferiti a ieri, da cui emerge come i pazienti positivi al Sars-Cov-2 siano ora il 42% di quelli ricoverati in Medicina interna, Infettivologia e Pneumologia. Continuano a crescere i posti letto occupati da pazienti Covid nelle terapie intensive, che sono ora pari al 38% e già da quasi due settimane oltre il livello d'allerta del 30%.

La soglia del 30% per le terapie intensive e del 40% per le aree non critiche è individuata dal decreto del Ministro della Salute del 30/4/2020. Per area non critica si intendono i posti letto di area medica afferenti alle specialità di malattie infettive, medicina generale e pneumologia. Il numero degli stessi fa riferimento ai dati trasmessi periodicamente dalle Regioni e dalle Province autonome di Trento e Bolzano al Ministero della Salute.

Terapie intensive, 12 regioni oltre la soglia critica del 30%

Salgono a 12 le regioni che superano la soglia critica del 30% delle terapie intensive occupate da pazienti Covid e oltre la quale diventa difficile la presa in carico degli altri malati: Abruzzo (49%), Emilia Romagna (52%), Friuli Venezia Giulia (46%), Lazio (34%), Lombardia (57%), Marche (61%), Molise (41%), Provincia autonoma di Trento (58%), Piemonte (55%), Puglia (37%), Toscana (41%) e Umbria (52%). Il valore è invece al 30% nella Provincia autonoma di Bolzano.

Per quanto riguarda i reparti di medicina interna, infettivologia e pneumologia, la soglia critica del 40%, individuata dal Decreto del Ministero della Salute e oltre la quale diventa difficile la presa in carico degli altri malati, risulta superata da 9 regioni o province autonome: Abruzzo (45%), Emilia Romagna (55%), Friuli Venezia Giulia (47%), Lombardia (52%), Marche (65%), Molise (45%), Piemonte (59%), Puglia (46%) e Umbria (43%). Il Lazio si attesta, invece, al 40%.

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L'epidemia sta rallentando. Negli ultimi sette giorni abbiamo avuto in media 21893 nuovi positivi al giorno, ossia -344 casi al giorno rispetto ai sette giorni precedenti. Ma nei prossimi giorni è ancora probabile un aumento di ricoveri e decessi, perché il primo a rallentare il numero di casi. Solo a distanza di giorni inizia a calare anche la curva di ospedalizzati e morti.

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