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Giovedì, 25 Aprile 2024
I dati Agenas

Le nuove zone gialle e le regioni più a rischio

Tornano a crescere i ricoveri in terapia intensiva dei pazienti Covid, soprattutto al Sud e al Centro. La media nazionale è ferma al 2%. La Sardegna è passata in una settimana dal 1 al 5%

Iniziano a risalire i ricoveri in terapia intensiva dei pazienti Covid in alcune regioni italiane. Si tratta per il momento comunque di numeri lontanissimi da quelli di pochi mesi fa e ancora sotto la soglia critica del 10% prevista dai nuovi parametri per il passaggio delle regioni in zona gialla dopo il nuovo decreto Covid.

Tornano a salire i ricoveri in terapia intensiva per Covid

Le regioni interessate si trovano soprattutto al Sud e al Centro, dove si supera la media nazionale ferma al momento al 2%. Al primo posto - sia rispetto alle altre regioni e province autonome sia per 'velocità' di progressione nella crescita - c'è la Sardegna che, in una settimana, ha visto balzare la percentuale di occupazione dall'1% del 20 luglio al 5% di ieri sera, secondo l'ultimo dato aggiornato dall'Agenzia per i servizi sanitari (Agenas). A seguire la Sicilia con il 4% (il 20 luglio era al 3%, il 25 è salita al 5% per poi discendere al 4%) e il Lazio, sempre al 4%, (percentuale che era rimasta stabile per molti giorni al 3%, cresciuta ieri di un punto percentuale). Toscana e Calabria sono al 3% (la prima aveva avuto nei giorni scorsi un piccolo ribasso al 2%, ma è tornata a salire al 3%, mentre la seconda ha mantenuto il dato stabile da dieci giorni a questa parte). Veneto, Lombardia e Campania sono in linea con la media nazionale del 2%, mentre nelle altre regioni e provincia autonome si registrano percentuali inferiori.

Per quanto riguarda l'occupazione dei posti letto da parte di pazienti Covid nei reparti di area non critica (ovvero di malattie infettive, medicina generale e pneumologia), la cui soglia è ora fissata al 15%, oltre il quale le regioni passano dall'area bianca a quella gialla, la media nazionale a ieri - secondo gli ultimi dati Agenas - è al 3%, percentuale salita di 1 punto domenica scorsa, dopo il 2% stabile per quasi tutto il mese di luglio.

Come cambiano i colori delle regioni dopo il nuovo decreto covid

Le regioni restano in zona bianca se l'incidenza settimanale dei contagi è inferiore a 50 casi ogni 100mila abitanti per tre settimane consecutive. Qualora si verifichi un'incidenza superiore a 50 casi per 100.000 abitanti, la regione resta in zona bianca se si verifica una delle due condizioni successive:

  • il tasso di occupazione dei posti letto in area medica per pazienti affetti da Covid-19 è uguale o inferiore al 15%;
  • il tasso di occupazione dei posti letto in terapia intensiva per pazienti affetti da Covid-19 è uguale o inferiore al 10%

Per il passaggio dalla zona bianca a quella gialla l'incidenza settimanale dei contagi deve essere pari o superiore a 50 ogni 100mila abitanti, il tasso di occupazione dei posti letto in area medica superiore al 15% e il tasso di occupazione dei posti letto in terapia intensiva per pazienti affetti da Covid-19 deve essere superiore al 10%. Nel caso si verifichi un'incidenza pari o superiore a 150 casi per 100.000 abitanti, la regione resta in zona gialla se si verifica una delle due condizioni successive: il tasso di occupazione dei posti letto in area medica per pazienti affetti da Covid-19 è uguale o inferiore al 30%; il tasso di occupazione dei posti letto in terapia intensiva per pazienti affetti da Covid-19 è uguale o inferiore al 20%.

Per il passaggio da giallo ad arancione è necessario che si verifichi un'incidenza settimanale dei contagi pari o superiore a 150 ogni 100mila abitanti e aver contestualmente superato i limiti di occupazione dei posti letto di area medica e terapia intensiva previsti per la zona gialla. Una regione va in zona rossa in presenza di un'incidenza pari o superiore a 150 casi per 100mila abitanti e con una pressione sugli ospedali che supera i limiti della zona arancione. Si va in zona rossa dunque se, oltre all'incidenza, si verificano entrambe le condizioni successive: il tasso di occupazione dei posti letto in area medica per pazienti affetti da Covid-19 è superiore al 40%; il tasso di occupazione dei posti letto in terapia intensiva per pazienti affetti da Covid-19 è superiore 30%.

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