rotate-mobile
Giovedì, 25 Aprile 2024
Vaccino Covid

Forse non servirà la terza dose a chi è "sano e giovane"

Franco Locatelli (Cts): "Dico con estrema chiarezza che per quello che riguarda i soggetti sani e giovani è tutto fuorché scontato che si debba andare verso una terza dose"

"Dico con estrema chiarezza che per quello che riguarda i soggetti sani e giovani è tutto fuorché scontato che si debba andare verso una terza dose". Parola del coordinatore del Comitato tecnico scientifico Franco Locatelli, a margine di un evento a Genova. "E' stato detto chiaramente anche dall'Agenzia europea del farmaco" e "dallo stesso Oms, non dimenticandoci che abbiamo una situazione mondiale globale per cui è importante riuscire a dare copertura per quei Paesi a basso e medio reddito dove la campagna vaccinale è imparagonabilmente più bassa in termini di coloro che hanno ricevuto l'immunizzazione" rispetto al nostro Paese.

Più dell'82% della popolazione vaccinabile ha ricevuto almeno una dose

"La campagna vaccinale del Paese, e lo scandisco, è stata chiaramente un successo. Abbiamo più dell'82% della popolazione vaccinabile che ha ricevuto almeno una dose e non è un caso che la nostra curva epidemica del covid sia la migliore di tutti i Paesi europei", ha detto Locatelli.

"Le vaccinazioni anti covid e influenza vanno almeno proposte assieme, poi da un punto di vista logistico-organizzativo è una questione che va maggiormente gestita a livello di dipartimenti di prevenzione delle aziende sanitarie territoriali" ha aggiunto il presidente del Consiglio superiore di sanità e coordinatore del Comitato tecnico scientifico. "Sono due vaccinazioni largamente raccomandate nelle popolazioni esposte a maggior rischio di sviluppare patologia grave - ha detto - quindi mi riferisco agli anziani e a coloro che si connotano per condizioni di fragilità. È chiaro che i dispositivi di protezione individuale ci hanno protetto rispetto al rischio di contagio da virus di influenza, tuttavia l'anno scorso abbiamo avuto anche un 50% di dosi antinfluenzali in più rispetto all'anno precedente ed è più che ragionevole pensare che abbiano contribuito a prevenire lo sviluppo di quadri di patologia influenzale".

"Già l'anno scorso c'è stato un incremento significativo nel numero di vaccinazioni antinfluenzali che sono state somministrate nel paese: va continuata questa strada anche integrandola con una terza vaccinazione che è la vaccinazione anti pneumococco per i soggetti oltre sessant'anni perché le polmoniti da pneumococco possono avere dei tassi di fatalità tutt'altro che trascurabile", ha aggiunto Locatelli.

Terza dose, quando va fatta e chi ha la priorità: la circolare

In Italia è partita la somministrazione di dosi 'booster' di vaccino anti Covid-19 a soggetti di età pari o superiore agli 80 anni, al personale e agli ospiti dei presidi residenziali per anziani e, "in un momento successivo" agli esercenti le professioni sanitarie e operatori di interesse sanitario a partire dai 60 anni o con patologia concomitante tale da renderli vulnerabili a forme di Covid-19 grave o con elevato livello di esposizione all'infezione. E' quanto dispone la circolare del ministero della Salute, firmata dal direttore della Prevenzione Giovanni Rezza.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Forse non servirà la terza dose a chi è "sano e giovane"

Today è in caricamento