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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Il richiamo ulteriore

Terza dose di vaccino per tutti da settembre negli Usa. Pregliasco: "È un destino anche per noi" 

I dati mostrano come la protezione contro l'infezione da coronavirus diminuisce con il tempo. Oggi l'annuncio

Gli Stati Uniti cominceranno a distribuire ad ampio raggio le terze dosi di vaccino anti Covid il prossimo mese, a partire dal 20 settembre. Lo hanno annunciato le autorità sanitarie Usa. "I dati disponibili mostrano chiaramente che la protezione contro l'infezione da coronavirus diminuisce con il tempo, e in coincidenza con la variante Delta, iniziamo a vedere una protezione ridotta contro la malattia in forma moderata e lieve. Abbiamo concluso che un richiamo sia necessario per massimizzare la protezione da vaccino e prolungare la sua durata", si legge in una nota firmata dalla direttrice dei Centri per la prevenzione delle malattie (Cdc) Rochelle Wakensky e il capo della Food and Drug Administration (Fda) Janet Woodcock.

L'inoculazione della terza dose di Pfizer o Moderna, si spiega, dovrà quindi essere effettuata otto mesi dopo la seconda.

Coronavirus, il bollettino di oggi mercoledì 18 agosto 

Oggi gli USA hanno registrato il record negativo sul fronte dei decessi da covid con oltre mille i morti in un solo giorno, mai così tanti dal mese di aprile. Lo hanno reso noto diversi media americani, che parlano di 1.017 vittime, circa 42 ogni ora, con una media di 769 morti al giorno.

Pregliasco: "Terza dose per tutti? È un destino anche per noi" 

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Se la necessità di un ulteriore richiamo per i vaccini covid è ancora un tema molto discusso tra gli scienziati, i primi dati che arrivano da Israele - primo paese ad aver iniziato il richiamo di massa con la terza dose di vaccino Pfizer -  mostrano come la pratica sia altamente efficace sulle persone oltre i 60 anni. Secondo i dati pubblicati dalla cassa mutua israeliana Maccabi la soluzione sarebbe valida nel contrasto della variante Delta e offrirebbe una protezione nell'86% dei casi dopo una settimana dall'inoculazione. Lo studio ha confrontato 149.144 appartenenti alla più grande cassa mutua israeliana che avevano ricevuto tre dosi del vaccino Pfizer, con 675.630 pazienti che avevano ricevuto solo due dosi di vaccino a gennaio o febbraio. Nel primo gruppo solo 37 persone sono state identificate come positive al coronavirus, rispetto alle 1.064 del gruppo a due dosi. Finora, più di 1,1 milioni di israeliani ha ricevuto una terza dose di vaccino e domani il comitato per il controllo dell'epidemia si riunirò per decidere se inoculare la terza dose anche i maggiori di 40 anni.

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