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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Come stanno le cose

La terza dose sarà per tutti?

Governo ed esperti ritengono necessario un ampliamento della platea per il richiamo dopo il completamento del primo ciclo vaccinale, abbassando l'età. La questione della durata della protezione del vaccino e il prolungamento della validità del green pass: cosa sappiamo finora

Per scongiurare e fronteggiare la quarta ondata dell'epidemia di Covid-19, già in atto in Germania, Gran Bretagna e nell'Europa dell'est, il governo italiano sta mettendo a punto una strategia cercando di evitare le misure restrittive introdotte in passato. Il piano, in via di definizione, prevede l'estensione della validità del green pass per 12 mesi fino all'estate 2022, la riapertura degli hub vaccinali per la somministrazione della terza dose e alcune chiusure "controllate" in base al cambio di zona delle regioni con più contagi e ricoveri.

Il piano dell'esecutivo è stato elaborato a partire da due fattori fondamentali: il fatto che circa due milioni di cittadini hanno già ricevuto la terza dose del vaccino anti covid e la buona risposta del sistema ospedaliero, anche se in alcune città stanno crescendo i posti disponibili in area medica e terapia intensiva, in modo da rimanere sotto la soglia critica.

L'abbassamento dell'età per la terza dose di vaccino

Il governo vuole accelerare la campagna di vaccinazione per "salvare" le festività natalizie. Ecco perché è attesa in tempi brevi la decisione sull'abbassamento dell'età per la terza dose di vaccino: governo ed esperti ritengono necessario un ampliamento della platea per il richiamo dopo il completamento del primo ciclo vaccinale. Il richiamo, d'altronde, per ora non decolla: ieri solo 10mila somministrazioni. Il target è arrivare a 7 milioni di italiani immunizzati con la terza dose entro la fine dell'anno.

terza dose vaccino dati-2Report vaccini aggiornato al: 09-11-2021 06:11

Ma chi dovrà farla? Al momento, la terza dose spetta ai soggetti ad elevata fragilità, al personale sanitario, agli ospiti e al personale delle Rsa e a tutti gli over 60. Una dose aggiuntiva è prevista per coloro che si sono vaccinati con il monodose Johnson&Johnson. Nei prossimi giorni si scioglieranno le riserve e sarà resa nota la decisione definitiva sulla platea per la terza dose, sempre legata alle indicazioni delle evidenze scientifiche. Ecco cosa sappiamo finora.

La terza dose di vaccino per tutti?

Secondo il ministro della Salute Roberto Speranza, se da un lato in Italia i numeri dell'epidemia e dei vaccinati sono oggettivamente migliori, bisogna comunque "restare con i piedi per terra, perché in tutta Europa la situazione è seria, l'onda del covid è ancora alta". A sei mesi dalla seconda dose, dice Speranza, è "opportuno favorire la terza per la platea più larga possibile". A vaccinare sotto i 30 anni "ci arriveremo", dice il ministro, per il quale "già somministrare la terza dose sopra i 40 o 50 anni sarebbe un passo importante". L'ampliamento della platea, secondo Franco Locatelli, è vicino: il coordinatore del Comitato tecnico scientifico ha fatto sapere che entro la settimana arriverà l'ok per la terza dose di vaccino sotto i 60 anni.

terza dose vaccino-2

"In base alle indicazioni che abbiamo - dice anche il sottosegretario alla Salute Andrea Costa - è ragionevole pensare che ci possa essere una graduale estensione della platea che deve ricevere la terza dose: attendiamo indicazioni dell'Aifa, ma siamo di fronte a una fase in continua evoluzione". "Le indicazioni ci dicono che è ragionevole pensare che già entro fine anno ci possa essere un ampliamento della platea - aggiunge Costa -. Pensiamo ai 50enni, ad alcune categorie come gli insegnanti".

La durata della protezione del vaccino

L'aumento, anche in Italia, del numero di casi di covid dipende soprattutto dalla durata della protezione fornita dal vaccino, motivo per il quale secondo gli esperti diventa necessaria la terza dose. Ne è convinto Andrea Crisanti, direttore del dipartimento di Medicina molecolare dell'Università di Padova. "Una persona vaccinata è protetta dall'infezione e non trasmette per il 95%, dopo sei mesi questa protezione cala al 40% - spiega Crisanti -. Per questo motivo occorre fare la terza dose. Se vogliamo per proteggere i fragili, gli oncologici e gli anziani, occorre farla selettivamente a queste persone, ma se vogliamo invece mantenere la trasmissione bassa, la terza dose la dobbiamo fare tutti".

Anche l'immunologo Sergio Abrignani, membro del Comitato tecnico scientifico e professore all'Università Statale di Milano, dice oggi che la terza dose del vaccino contro il coronavirus è consigliata a tutti, anche sotto i 60 anni, perché può portare a una protezione della durata di cinque o dieci anni: "Non è una decisione straordinaria, nel mondo della vaccinologia la terza dose distanziata dalle prime due, per persone che non hanno mai visto un certo microrganismo, è la normalità - spiega l'esperto -. Il nostro sistema immunitario può aver bisogno di questa stimolazione per innescare una memoria di lungo termine che consenta di fare altri richiami non prima di 5-10 anni".

La validità del green pass con la terza dose

Va da sé che la questione della terza dose impatta anche sul green pass e sulle tempistiche di validità del certificato verde. Chi fa la terza dose ha diritto al prolungamento del passaporto verde? Ovviamente sì. Prendiamo il caso di un operatore sanitario vaccinato a gennaio 2021: tra poco il green pass sarebbe scaduto, ma con la terza dose il periodo di validità si allunga di un anno. Quindi la terza dose va fatta anche per mantenere il green pass attivo? "Va fatta soprattutto perché garantisce l'innesco di una memoria immunologica più duratura e quindi una copertura più completa - avverte l'immunologo Abrignani -. Unita a mascherina e rispetto del distanziamento mitiga molto i rischi pur non annullandoli".

Al momento, secondo le regole stabilite dal governo, il tempo di emissione e la durata della certificazione variano a seconda della prestazione sanitaria a cui è collegata. In caso di vaccinazione:

  • per la prima dose dei vaccini che ne richiedono due, la certificazione sarà generata dal 12° giorno dopo la somministrazione e avrà validità a partire dal 15° giorno fino alla dose successiva;
  • nei casi di seconda dose e dose unica per infezione precedente alla vaccinazione o infezione successiva almeno dopo 14 giorni dalla prima dose, la certificazione sarà generata entro un paio di giorni e sarà valida per 12 mesi dalla data di somministrazione;
  • nei casi di vaccino monodose, la certificazione sarà generata dal 15° giorno dopo la somministrazione e sarà valida per 12 mesi;
  • la certificazione per "terza dose" booster viene emessa il giorno successivo alla vaccinazione e ha validità per 12 mesi dalla data della somministrazione della dose aggiuntiva al ciclo completato (terza dose per ciclo a due dosi, seconda dose in caso di ciclo completato con dose singola).

I nuovi green pass per chi ha fatto o farà la terza dose di vaccino vengono emessi indicando nel "numero di dosi effettuate/numero totale dosi previste per ciclo vaccinale completo":

  • 2 di 1 nel caso di precedente completamento del ciclo vaccinale con vaccino monodose o con dose unica dopo guarigione da Covid-19;
  • 3 di 2 nel caso di completamento del ciclo vaccinale dopo due dosi.

Nel nostro Paese, il via alla vaccinazione con dose aggiuntiva è stato dato il 20 settembre 2021, quello per la dose booster (richiamo) il 27 settembre. La piattaforma nazionale DGC ha cominciato a rilasciare le nuove certificazioni di dose aggiuntiva e booster dai primi di ottobre 2021.
 

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