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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Terza dose in Italia? Prima bisogna rispondere a tre domande

Parla il direttore generale della Prevenzione sanitaria del Ministero della Salute, Giovanni Rezza: "Astenersi dal solito dibattito fra pro e contro"

Gli Stati Uniti cominceranno a distribuire ad ampio raggio le terze dosi di vaccino anti covid il prossimo mese, a partire dal 20 settembre. Lo hanno annunciato le autorità sanitarie Usa.

In Italia al momento non sono state prese decisioni ufficiali dalle autorità sanitarie. Sulla decisione di somministrare in Italia una terza dose di richiamo di vaccino anti Covid a tutta o parte della popolazione "è ora essenziale rispondere ad alcuni quesiti di tipo scientifico: 1) quanto dura l'immunità conferita dai vaccini; 2) quale ruolo giocano le varianti nel ridurre l'efficacia e la durata della protezione; 3) se sarà possibile raggiungere la cosiddetta immunità di gregge o di comunità". Lo scrive in un intervento sul Corriere della Sera il direttore generale della Prevenzione sanitaria del Ministero della Salute, Giovanni Rezza.

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Circa il primo quesito, spiega, "sembra però che, anche se gli anticorpi neutralizzanti tendono a scendere nel corso del tempo, le risposte cellulari e la memoria dell'incontro con l'antigene virale persistano più a lungo di quanto si pensasse"; a causa delle varianti, invece, "in un certo numero di casi, il virus può continuare a circolare tra le persone vaccinate, pur non causando i danni gravi a cui ci aveva abituato in precedenza"; infine, "considerato che è probabile che il virus continuerà a circolare, dobbiamo vaccinare il più possibile senza pensare al raggiungimento di un obiettivo ambizioso come quello dell'immunità di gregge, ma piuttosto per favorire un ritorno alla normalità, proteggendo la popolazione dalle conseguenze peggiori della malattia ed evitando la congestione delle strutture sanitarie".

Per Rezza, quindi, "sulla terza dose, per ora, conviene astenersi dal solito dibattito fra pro e contro, iniziando a programmare gli eventuali richiami, da effettuare in maniera graduale, sulla base delle necessità e delle evidenze scientifiche".

La terza dose di vaccino anti Covid "dovrebbe partire da ottobre" per "la fascia di popolazione più fragile: credo che sia necessaria, noi siamo pronti". Così il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri a Radio 24.

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