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Venerdì, 19 Aprile 2024
La terza ondata

L'ondata di contagi in arrivo: "Dalla prossima settimana l'effetto delle feste"

Il noto virologo Fabrizio Pregliasco incoraggia il governo a porre in atto ulteriori restrizioni subito, prima che scoppi l'onda lunga

"Oggi vediamo che ci sono segnali negativi e una tendenza al peggioramento". È facile profeta Fabrizio Pregliasco, virologo dell'Università statale di Milano, che ospite di 'Un giorno da pecora' su RaiRadio1 anticipa gli ultimi dati del bollettino coronavirus di oggi. "Dopo le feste non dico di temere una terza ondata ma forse una terza onda, credo che i contagi potrebbero arrivare a metà mese, dalla prossima settimana".

 "Forse sarebbe meglio definire subito una stringenza piuttosto che aspettare che le maglie si allarghino e ci sia un ulteriore incremento dei contagi. "

Niente zona bianca quindi come nelle speranze del governo? per il noto virologo non è ancora ora di allargare le maglie delle misure restrittive. "La Zona Bianca? È una speranza, perché quel che vediamo adesso sono segnali negativi con tendenza al peggioramento".

Ancora troppo presto per capire cosa sti succedendo e quali saranno i prossimi sviluppi. Come si vede dai grafici della protezione civile la seconda ondata non si è mai appiattita e ora il numero degli italiani positivi al Sars-Cov-2 è nuovamente tornato a salire. 

seconda o terza ondata covid italia-2

Tra le regioni sotto l'occhio del ciclone ci sono questa volta l'Emilia Romagna, che oggi registra quasi 2mila casi, e sopratutto una percentuale altissima di tamponi positivi, 20% rispetto al 13% della media nazionale. Solo ieri il governatore Bonaccini aveva sottolineato un certo lassismo durante le festività e i troppi contati correlati a pranzi e cene in famiglia.

Preoccupazione anche in Sicila dove si registrano 1.587 nuovi casi, tanto da fa presumere che con la prossima ordinanza possa finire in area rossa. Sempre in cima alla lista dei nuovi casi è il Veneto con 1.715 contagi giornalieri. Nessun indizio ancora contro la "variante inglese". Per Pregliasco la situazione del Veneto "è frutto, io credo, di una combinazione di vari fattori. Forse, elemento ancora da stabilire, ha pesato anche una quota di variante inglese di coronavirus Sars-CoV-2. Ma sull'andamento dei contagi Covid-19 può avere avuto un ruolo anche l'essere stati in zona gialla un po' troppo tempo".

Il possibile peso di una zona gialla prolungata sulla curva veneta, osserva l'esperto componente del Comitato tecnico scientifico della Lombardia, "ci fa dire che è meglio agire subito - così come si sta pensando - con restrizioni ancora quando si è in una fase di crescita".  

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