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Giovedì, 25 Aprile 2024
Il balzo dell'indice Rt

"Coronavirus, la terza ondata tra questa settimana e la fine di marzo"

Il direttore del reparto di Malattie Infettive dell'ospedale San Martino di Genova Matteo Bassetti spiega a Tgcom24: "In alcune Regioni i casi stanno risalendo, serve cautela"

"Se dovesse esserci una terza ondata in Italia è molto probabile che avvenga tra questa settimana e la fine di marzo", a dirlo ai microfoni di Tgcom24 è Matteo Bassetti, direttore del reparto di Malattie Infettive dell'ospedale San Martino di Genova. "E' lo stesso periodo - continua il medico - in cui abbiamo avuto la prima grande ondata con il picco nel mese di marzo".

Per questo motivo secondo Bassetti serve ancora tanta cautela e attenzione e "gli ospedali devono rinforzare gli argini". "I ricoveri e i nuovi contagi stanno progressivamente diminuendo ma non con la forza che ci aspettavamo. Anzi stiamo vedendo in alcune Regioni la ripresa dei contagi".

Nell'ultimo monitoraggio della cabina di regia Iss-Ministero della Salute si registra un balzo dell'indice di contagio, con l'Rt nazionale che sale a 0.95 dallo 0.84 della settiamana scorsa. Nove le regioni con Rt sopra l'1: preoccupano l'Umbria (già zona rossa de facto e dove gli ospedali corrono verso la saturazione) e l'Abruzzo (Pescara e Chieti diventano zona rossa da domenica) che insieme a Toscana, Liguria e provincia di Trento potrebbero entrare in zona arancione. La provincia di Bolzano inasprisce il lockdown mentre la Sicilia torna gialla.

L'ultimo bollettino del coronavirus registra 13.908 contagi dall'analisi di 170972 tamponi molecolari (7.4% positivi) e 134647 test rapidi (0.86% positivi). Ma la novitià più importante arriva però dal sequenziamento genetico dei tamponi positivi: come spiega l'Istituto superiore di sanità il 17.8% dei casi analizzati nell'indagine a campione di ministero Salute sono riconducibili alla variante inglese, molto più contagiosa e che secondo le proiezioni di Brusaferro (iss) in 5-6 settimane potrebbe sostituire il coronavirus del ceppo originario (in Francia la prevalenza è del 20-25%, in Germania del 30%).

Se sarà difficile contenere la variante inglese, le altre varianti non sarebbero diffuse in Italia, o meglio: la variante brasiliana per ora è stata riscontrata solo in Umbria, mentre la sudafricana è "ferma al confine, in Tirolo e Francia. Proprio per prevenire la diffusione delle pericolose varianti il governo ha prolungato fino al 25 febbraio il divieto di spostamento tra le regioni. Inoltre la nuova ordinanza del ministro della Salute Roberto Speranza porterà da domenica 14 febbraio in area arancione Abruzzo, Liguria, Toscana e la provincia autonoma di Trento. La Sicilia da lunedì 15 febbraio passerà in zona gialla a scadenza della vigente ordinanza.

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