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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Gli italiani e i testamenti solidali: “fare qualcosa di grande” che resterà nel futuro

Quasi tre milioni di italiani sono orientati a fare un testamento solidale e oltre 5 milioni pensano che sceglierlo sia “fare qualcosa di grande”: i risultati di un’indagine alla vigilia della Giornata Internazionale del Lascito Solidale

Da bambini, quando si pensa a cosa si farà “da grandi”, tra le principali aspirazioni ci sono la famiglia, il sogno di diventare magari un campione dello sport o un professionista affermato. Quando poi si diventa grandi per davvero e ci si ritrova a riflettere sul proprio futuro e su cosa accadrà dopo di noi, le cose cambiano un po’. Secondo i risultati di un’indagine condotta su 7,6 milioni di italiani over 40 da Gfk Italia per Comitato Testamento Solidale, presentata questa mattina a Roma, emerge infatti che se l’avere una bella famiglia rimane per il 60% degli intervistati il primo sogno “da grande”, la solidarietà viene subito dopo al secondo posto, superando la realizzazione professionale. In particolare, tra le buone azioni, i gesti concreti in cui questo si traduce sono il volontariato (opzione scelta dal 42% del campione intervistato ovvero 14,6 milioni di italiani over 40), la donazione del sangue (dal 37% degli intervistati ovvero da 12,7 milioni di italiani over 40) o il sostegno ad una buona causa con un testamento solidale (gesto di solidarietà in cui si riconoscono oltre 5,6 milioni di italiani, ovvero il 16% del campione intervistato).

La ricerca, commissionata dal Comitato di cui fanno parte 22 organizzazioni no profit, è stata pensata per informare e sensibilizzare l’opinione pubblica sulla scelta di lasciare una traccia di sé anche quando non ci saremo più per sostenere una causa benefica e aiutare chi ne ha più bisogno anche dopo la morte. Il Comitato Testamento Solidale nel corso dell’evento ha presentato la nuova Campagna dal claim “Cosa vuoi fare da grande?”: l'idea è che non è mai troppo tardi per fare nuovi progetti e pensare al futuro, anche riflettendo concretamente sulla possibilità di “fare qualcosa di grande” come un testamento solidale.

Sempre più italiani conoscono il testamento solidale

Nel corso dell’ultimo anno è aumentato il numero degli italiani che conosce il lascito solidale passando dal 57 al 57,7% ovvero 14,7 milioni di connazionali con un incremento che, seppur minimo, è comunque di segno positivo. Restano stabili gli italiani che si dichiarano orientati ad inserire un lascito nelle ultime volontà, a quota 2,8 milioni di persone, di cui circa 900 mila connazionali hanno già predisposto un testamento solidale e 1,9 milioni dichiara che lo prenderà certamente in considerazione.

Si tratta di numeri positivi, sia in termini di orientamento personale sia di conoscenza da parte degli italiani, se si pensa anche all’andamento che hanno avuto le donazioni effettuato in Italia negli ultimi anni. Dopo 10 anni in cui le donazioni verso le organizzazioni non profit e altri enti benefici e assistenziali, in generale, avevano fatto registrare 5,8 milioni di donatori in meno rispetto al 2007, nell’ultimo anno si è riscontrata la prima inversione di tendenza e la percentuale dei donatori è passata dal 18 al 18,9: nel 2005 a donare era 1 italiano su 3, perimetro che in 10 anni si era ristretto fino a toccare quota 1 su 5.

L’Italia è uno dei Paesi più generosi d’Europa. Si stima infatti in 87,5 miliardi di euro il valore di quanto i benefattori del Vecchio Continente donano in un anno. Per più di metà, rispettivamente con 25,3 e 23,8 miliardi, contribuiscono i cittadini del Regno Unito e della Germania. Ma al terzo posto vengono proprio gli Italiani, con 9,1 miliardi all’anno, seguiti da francesi (8,4), olandesi (4,4) e svizzeri (4,2).

“I dati emersi dall’indagine di Gfk Italia – spiega Rossano Bartoli portavoce del Comitato Testamento Solidale e presidente della Lega del Filo d’Oro. – mettono in evidenza che gli italiani hanno a cuore chi è in difficoltà e mettono questa loro disponibilità ad aiutare il prossimo al secondo posto, subito dopo la famiglia, che spesso traducono inserendo un lascito nelle ultime volontà. Forse anche grazie al lavoro che il Comitato Testamento Solidale sta portando avanti dal 2013 per diffondere la cultura della solidarietà testamentaria, che oggi sta dando i primi frutti concreti. Sebbene l’Italia sia ancora fanalino di coda in Europa per quanto riguarda la cultura testamentaria e il tema fino a qualche anno fa sembrava essere un tabù, oggi i numeri sono incoraggianti.  Oltre 5 milioni di italiani associano all’idea di fare un testamento solidale quella di fare qualcosa di grande nella vita per lasciare un segno della propria generosità anche quando non ci saranno più Per questo abbiamo lanciato una nuova Campagna informativa che vuole diffondere un messaggio semplice: non è mai troppo tardi per fare progetti, per pensare in grande, per decidere di inserire un lascito nelle ultime volontà”.

Il 13 settembre un Open Day solidale

In occasione della Giornata Internazionale del Lascito Solidale, che cade il 13 settembre, il comitato in collaborazione con il Consiglio Nazionale del Notariato ha lanciato un’iniziativa per colmare il gap culturale nel nostro Paese sul tema della solidarietà testamentaria, con un Open Day in oltre 60 Consigli Notarili Distrettuali in tutta Italia per offrire consulenza istituzionale gratuita su questa forma di solidarietà. “Il Consiglio nazionale del Notariato quest’anno ha rafforzato l’impegno al fianco del Comitato Testamento Solidale e, al fine di promuovere la conoscenza dei lasciti testamentari solidali, offrire tutte le informazioni per tutelare gli eredi legittimi e far in modo che i lasciti diventino una realtà sempre più tangibile, ha promosso la prima edizione dell’Open Day Solidale per offrire consulenza istituzionale gratuita a chi vuole saperne di più” ha spiegato Gianluca Abbate, Consigliere Nazionale del Notariato con delega al Sociale e al Terzo Settore.

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