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Venerdì, 29 Marzo 2024
ulteriore provvedimento

TikTok corre ai ripari: proteggerà i dati in una 'enclave'

Nuove misure vengono introdotte a distanza di qualche giorno dalle azioni del governo americano e delle istituzioni europee che lavorano a una stretta sull'utilizzo di TikTok da parte dei propri dipendenti

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A distanza di qualche giorno dalle azioni del governo americano e delle istituzioni europee che lavorano a una stretta sull'utilizzo di TikTok da parte dei propri dipendenti, e con la prospettiva che accada lo stesso con quelli della pubblica amministrazione in Italia, l'azienda dell'app cinese si muove per mettersi ai ripari e annuncia un progetto per tutelare i dati degli utenti del Vecchio continente.

TikTok lancia due nuovi datacenter, in Irlanda e in Norvegia - che si aggiungono a quello già attivo nella capitale irlandese di Dublino - nell'ambito del progetto Clover "che creerà un'enclave europea autonoma" per i dati degli utenti di Regno Unito e dei paesi dell'Unione europea con in più Islanda, Liechtestein e Norvegia (Spazio economico europeo). La società spiega che "potenzierà gli attuali controlli sull'accesso ai dati introducendo nuovi gateway di sicurezza" e che ogni accesso "oltre a essere conforme alle attuali normative in termini di protezione dei dati, dovrà quindi passare sia prima attraverso questi gateway di sicurezza sia superare ulteriori controlli".

Inoltre, il progetto "introdurrà - si legge in una nota la piattaforma che fa capo alla cinese Bytedance - numerose nuove misure volte a rafforzare il già esistente sistema di protezione dei dati". Nelle misure di TikTok è prevista anche la nomina come partner di una terza parte europea specializzata in materia di sicurezza dei dati, che si occuperà della supervisione e del processo di audit sui controlli e la protezione dei dati, che ne monitorerà il flusso e fornirà verifiche indipendenti e reportistica sulle eventuali anomalie.

Ma torniamo ai siti dove verranno conservati i data degli utenti del vecchio continente. Dopo il data center di Dublino annunciato lo scorso anno, TikTok conferma anche i dettagli rispetto ai due nuovi siti: un secondo data center a Dublino e un terzo nella regione di Hamar in Norvegia, quest'ultimo funzionerà utilizzando energia rinnovabile al 100%. "TikTok - precisa la società - ha già iniziato a conservare i dati degli utenti europei in Irlanda e proseguirà il processo nel 2023 e 2024. Una volta completato, i tre data center saranno i siti di conservazione per i dati degli utenti TikTok europei grazie a un investimento annuale totale pari a 1,2 miliardi di euro".

I provvedimenti messi in campo da TikTok vogliono allontanare le accuse - finora infondate - del trasferimento dei dati degli utenti del mondo nei server cinesi. "I dati non sono conservati in Cina, il governo cinese non li ha mai chiesti", rassicura Theo Bertram, Vice President, Government Relations e Public Policy di TikTok in Europa. 

"Pechino non ci ha mai chiesto dati degli iscritti e, qualora lo avesse fatto, ci saremmo sempre rifiutati di fornirli - ha affermato Theo Bertram in una conference call - Bisogna ricordare che non siamo una compagnia cinese ma internazionale. Il fatto che ByteDance (lo sviluppatore di TikTok, ndr.) sia nata in Cina non vuol dire che operi solo dal suo interno o che porti innanzi gli interessi di Pechino. Quello che stiamo facendo è porci proprio come realtà globale, che lavora per soddisfare le regolamentazioni di ogni Paese a cui ci rivolgiamo".

"Il progetto Clover - ha aggiunto - consolida l'impegno che abbiamo assunto da tempo riguardo la sicurezza dei dati in Europa e contribuisce a far sì che la nostra community europea, con ben 150 milioni di utenti, possa beneficiare di un sistema di protezione e sicurezza dei dati ai massimi livelli del settore".

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