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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Lo studio

Lavorare più di 55 ore a settimana aumenta il rischio di morte

Un orario eccessivo di lavoro può incrementare la possibilità a causa di un ictus o di malattie cardiache: i risultati del primo studio mondiale sul tema realizzato dall'Oms e dal''Organizzazione internazionale per il Lavoro 

Stacanovisti si nasce, ma qualche volta, quando il lavoro è troppo, si muore anche. Nel 2016 gli orari di lavoro eccessivamente lunghi hanno provocato la morte di 745.000 persone, causata da ictus e malattie cardiache. Un dato che, secondo i dati dell'Organizzazione mondiale della Sanità (Oms) e dell'Organizzazione internazionale per il Lavoro (Ilo), rispetto al2000 è aumentato del 29%. 

Questa prima analisi mondiale sui decessi condizioni di salute associati a lunghi orari di lavoro è stata pubblicata sulla rivista scientifica Environment International. Secondo le stime di Ilo e Oms, nel 2016 sono morte 398.000 persone per ictus e 347.000 per malattie cardiache per aver lavorato almeno 55 ore a settimana. Maggiormente colpiti i soggetti di sesso maschile (72%), le persone che  nella regione del Pacifico occidentale e nel sud-est asiatico e i lavoratori di mezza età o più anziani.

Gli autori dello studio hanno concluso che lavorare 55 o più ore alla settimana aumenta del 35% il rischio di ictus e del 17% di morire per cardiopatia ischemica, rispetto a un orario lavorativo di 35-40 ore a settimana. Come riporta l'Organizzazione mondiale della sanità, nel mondo sta aumentando il numero di persone che lavorano per molte ore, pari oggi al 9% della popolazione totale: ''La pandemia di Covid-19 "sta accelerando sviluppi che potrebbero rafforzare la tendenza verso un aumento dell'orario di lavoro".

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