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Giovedì, 28 Marzo 2024
I timori crescono

Vaccini, prenotazioni bloccate e consegne ridotte: cosa sta succedendo nelle regioni

Più di 51 milioni di dosi somministrate, ma è allarme. Perché nel mese di luglio si rischia un brusco rallentamento della campagna vaccinale in diverse zone d'Italia

Sono 51.007.304 i vaccini contro il coronavirus somministrati finora in Italia, il 91,2% delle dosi finora consegnate, pari a 55.302.293 (37.404.244 Pfizer/BioNTech, 10.406.506 Vaxzevria di AstraZeneca, 5.445.037 di Moderna e 2.046.506 del monodose Johnson&Johnson), mentre ammonta a 18.410.229 (il 34,09% della popolazione over 12) il totale delle persone vaccinate cui sono state somministrate la prima e la seconda dose di vaccino. Per quanto riguarda la suddivisione territoriale, in testa in termini di dosi somministrate c'è la Lombardia con 8.926.625 (il 94,8% delle dosi ricevute), seguita da Lazio con 5.176.247 (il 92,4%) e Campania con 4.914.045 (il 91,6%).

Questi i dati del bollettino elaborato da presidenza del Consiglio dei ministri, ministero della Salute e struttura del commissario straordinario all'emergenza Covid-19, aggiornato alle 06:10 di oggi. Numeri incoraggianti, se non fosse che nel mese di luglio si rischia un brusco rallentamento della campagna vaccinale in diverse zone d'Italia. I timori crescono, soprattutto perché il ritmo rallentato della campagna di immunizzazione coincide con le preoccupazioni per la diffusione della variante Delta, la mutazione ex indiana più contagiosa e virulenta. Insomma: abbiamo un nemico che cambia, ma non riusciamo a sequenziare i ceppi virali in circolazione nei tamponi positivi, operazione fondamentale per capire in anticipo l'evoluzione dell'epidemia e intercettare le varianti sul territorio prima che diano vita a pericolosi focolai. E non sfruttando a dovere l'arma dei vaccini rischiamo di fornire un assist ulteriore alla variante Delta, anche se il trend dei contagi per ora rimane in discesa.

Vaccini a luglio: cosa sta succedendo nelle regioni

Cosa sta succedendo? La situazione è in evoluzione, ma tra ritardi e mancata consegna delle dosi previste alcune regioni stanno già bloccando le nuove prenotazioni. I tagli delle forniture impongono una riprogrammazione delle somministrazioni. Succede ad esempio in Puglia, dove l'assessore regionale alla Sanità Pierluigi Lopalco ha spiegato che per il momento "abbiamo chiuso tutte le agende per le nuove prenotazioni, in attesa di avere certezza sugli arrivi dei vaccini Pfizer a luglio". E così la Puglia ha trasmesso una circolare alle Asl del territorio, con la quale è stato dato l'input di garantire prioritariamente i richiami delle vaccinazioni anti covid, visto che il mese prossimo la regione riceverà circa 432mila dosi in meno rispetto a giugno.

Le prenotazioni per le prime dosi - spiegano dalla regione - dal 5 luglio dovranno essere riarticolate sulla base delle successive disponibilità di dosi vaccinali, quando queste saranno rese note dal commissario nazionale, dando priorità in funzione decrescente della fascia di età. "Garantiremo tutte le seconde dosi e le prime dosi a chi ha più di 50 anni - ha detto Lopalco -. Nel corso del mese di luglio, appena sarà chiara la situazione delle consegne, riapriremo le prenotazioni".

Nel Lazio la contrazione nelle forniture è stata del 35%

Le dosi disponibili di Pfizer/BioNTech non bastano nemmeno nel Lazio e per questo la prima somministrazione per centomila persone è slittata. "Rispetto alle prenotazioni già fatte, fino al 15 luglio a noi mancano circa centomila dosi di Pfizer per rispettare il fabbisogno di chi si è prenotato per la prima dose della vaccinazione", ha spiegato l'assessore regionale alla Sanità, Alessio D'Amato. Tra giugno e luglio la contrazione nelle forniture è stata del 35%. Al momento, sul portale regionale le prenotazioni per il vaccino Pfizer sono chiuse.

La situazione in Toscana, Emilia-Romagna e Lombardia

Problemi analoghi in Toscana, come ha spiegato il governatore Eugenio Giani: "C'è la consapevolezza che a luglio i vaccini disponibili saranno meno di quelli che abbiamo avuto a giugno - ha detto -. Dalle e-mail risulta che saranno un 30-40% in meno, ma dalle dichiarazioni del generale Figliuolo risulta che saranno invece un 5% in meno". In Emilia-Romagna, l'assessore alla Salute Raffaele Donini - che guida anche la commissione Sanità della conferenza delle regioni e delle province autonome - ha confermato che "come molte altre regioni condividiamo le preoccupazioni per le forniture vaccinali di luglio con le quali, ancora oggi, pur in una situazione da considerarsi dinamica, non pare scongiurato il rischio di rinviare una parte delle prenotazioni". "La nostra speranza è quella di vaccinare tutti coloro che si sono prenotati per la prima dose, insieme a coloro che vedranno concludersi il ciclo di immunizzazione con la seconda dose", sottolinea l'Emilia-Romagna.

Timori condivisi da Attilio Fontana, presidente della regione Lombardia. "Purtroppo a luglio verrà ridotto in maniera abbastanza consistente il numero dei vaccini che ci deve essere trasferito e ciò ci impedirà di concludere la campagna nei tempi che avevamo previsto, Anzi - ha spiegato il governatore - rischiamo di dover sospendere per un periodo ulteriori prenotazioni perché si tratta di una riduzione consistente". Nei prossimi giorni dovrebbero arrivare elementi di certezza sulle forniture di luglio da un confronto tra conferenza delle regioni da un lato e governo e autorità commissariale dall'altro. Per il momento permane l'incertezza. E non è un bel segnale.

Qui sotto, la tabella con le dosi di vaccino somministrate e quelle consegnate ad oggi, regione per regione.

Totale 51.007.304 55.302.293 92.2%
Regioni Dosi somministrate Dosi consegnate %
Abruzzo 1.114.768 1.203.076 92,7
Basilicata 450.661 490.675 91,8
Calabria 1.483.785 1.724.101 86,1
Campania 4.914.045 5.363.998 91,6
Emilia-Romagna 3.783.940 4.051.457 93,4
Friuli-Venezia Giulia 1.041.049 1.126.554 92,4
Lazio 5.176.247 5.599.530 92,4
Liguria 1.323.910 1.452.193 91,2
Lombardia 8.926.625 9.417.367 94,8
Marche 1.291.300 1.380.332 93,5
Molise 265.390 285.855 92,8
P.A. Bolzano 432.609 482.352 89,7
P.A. Trento 448.762 482.390 93
Piemonte 3.645.008 3.936.002 92,6
Puglia 3.523.612 3.738.015 94,3
Sardegna 1.361.238 1.519.077 89,6
Sicilia 3.793.304 4.260.723 89
Toscana 3.044.028 3.356.634 90,7
Umbria 746.207 846.684 88,1
Valle d'Aosta 102.992 114.390 90
Veneto 4.137.824 4.470.888 92,6

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