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Sabato, 20 Aprile 2024
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Coagulo e tromboembolia: cos'è questa storia delle reazioni avverse al vaccino Astrazeneca

Tre casi di morti in Italia e una trentina in Europa dopo la somministrazione del siero: si cerca una correlazione ma il nesso potrebbe essere semplicemente temporale e non causale

Tre casi di morti con inchieste aperte a Trapani, Siracusa e Catania mettono sotto la lente un lotto del vaccino Astrazeneca dopo la sospensione della somministrazione da parte della Danimarca (seguita da Norvegia e Islanda) e le segnalazioni di reazioni avverse collegate al coagulo e a casi di trombosi in diversi Paesi dell'Ue. In tutto sarebbero una trentina i casi di morti da tromboembolia polmonare in Europa di cittadini che avevano ricevuto la prima dose del preparato. E che scatenano una nuova psicosi dopo la storia degli effetti collaterali che aveva riempito le pagine dei giornali in Germania e in Italia. 

Vaccino Astrazeneca: cos'è questa storia del coagulo e della tromboembolia 

Sotto accusa in Italia c'è il lotto ABV2856 del vaccino Astrazeneca, di cui sono state consegnate complessivamente 249600 dosi, mentre in Europa si parla del lotto ABV5300: dalle prime ore del pomeriggio di ieri i Carabinieri dei NAS stanno procedendo, su tutto il territorio nazionale, all'esecuzione di un decreto di sequestro emesso dalla Procura della Repubblica di Siracusa ma anche l'Agenzia italiana del farmaco (Aifa) ha emesso in via precauzionale un "divieto di utilizzo del lotto ABV2856" - distribuito in tutte le regioni - su tutto il territorio nazionale in attesa degli accertamenti. Ieri da un un colloquio telefonico del premier Mario Draghi con la presidente della commissione europea Ursula Von der Leyen è emerso che non c'è alcuna evidenza di un nesso tra i casi di trombosi registrati in Europa e l somministrazione del vaccino Astrazeneca. La stessa azienda ha sottolineato in serata che da un'analisi dei dati di sicurezza su oltre 10 milioni di somministrazioni "non è emersa alcuna prova di un aumento del rischio di embolia polmonare o trombosi venosa profonda in qualsiasi gruppo di età, sesso, lotto o in qualsiasi paese in cui è stato utilizzato il vaccino". 

Ciò nonostante sono tre i casi di morti sospette segnalati in SIcilia. Uno è quello di Stefano Paternò, 43enne militare della Marina in servizio ad Augusta, morto per un arresto cardiaco dopo essersi sottoposto il giorno precedente alla prima dose di vaccino dal lotto bloccato ieri. Sul caso la Procura di Siracusa ha aperto un'inchiesta. Una decina le persone iscritte nel registro degli indagati per omicidio colposo: dalla società Astrazeneca fino al personale sanitario dell'ospedale militare. Il secondo caso, sul quale la procura di Catania ha aperto un fascicolo al momento senza indagati, è relativo al decesso di Davide Villa, 50 anni, agente della Squadra mobile, deceduto 12 giorni fa dopo l'inoculazione del vaccino proveniente sempre dal lotto oggi vietato. Una terza procura, quella di Trapani, indaga sulla morte del maresciallo dei carabinieri Giuseppe Maniscalco, di 54 anni, stroncato da un infarto 48 ore dopo aver fatto il vaccino: l'autopsia avrebbe escluso qualsiasi nesso di causa ed effetto, ma la procura ha deciso di disporre ulteriori esami istologici. Un ulteriore decesso si è verificato a Napoli: è morto un operatore scolastico di 58 anni vaccinato con una dose non appartenente al lotto bloccato, ma la Procura di Nola ha disposto il sequestro della salma e delle cartelle cliniche. 

Anche Estonia, Lituania, Lussemburgo e Lettonia hanno sospeso l'uso dei vaccini provenienti dallo stesso lotto, distribuito in 17 Paesi. Per la Gran Bretagna invece il vaccino AstraZeneca è "sicuro ed efficace" ed anche per la Francia non c'è motivo per sospenderlo poichè su 5 milioni di europei, 30 persone hanno lamentato disturbi della coagulazione. Anche la Germania ha annunciato che non sospenderà la somministrazione del vaccino AstraZeneca. Ma soprattutto, racconta oggi Repubblica, è nata una psicosi che coinvolge in Italia chi ha ricevuto o sta per ricevere la dose: "Mi hanno fatto ABV2856 oggi alle 11.30 — dice al quotidiano Donatella De Vincentiis, insegnante abruzzese nel liceo a Castel Sant’Angelo — e appena sono tornata a casa ho visto sui siti che AstraZeneca in Danimarca avrebbe causato due morti. Adesso ho la febbre, formicolii a mani e piedi. Il medico mi ha detto di prendere un’aspirina, ma ho dovuto aggiungere un tranquillante. Altri colleghi vivono il mio incubo: prima di fare il richiamo, a fine maggio, pretendiamo chiarezza". 

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Il lotto ABV2856 del vaccino Astrazeneca sequestrato

La chiarezza sul lotto ABV2856 e sul lotto ABV5300 parte da un fatto ben preciso: Ema ritiene che trenta casi di morti per tromboembolia su 5 milioni di persone vaccinate finora con Astrazeneca in Europa non eccedano il numero di eventi tromboembolici normalmente registrato. Stephen Evans, professore di farmaco-epidemiologia alla Lon don School of Hygiene and Tropical Medicine di Londra, dice oggi al Fatto Quotidiano che "rispetto alle segnalazioni di sospette reazioni avverse ai vaccini, c’è un’enorme difficoltà nel distinguere un effetto causale (cioè dovuto al vaccino, ndr) da una coincidenza" e in più Covid-19 di per sé è già fortemente associato alla coagulazione del sangue, cioè a eventi tromboembolici come quelli sotto la lente. Silvio Garattini è sulla stessa linea d'onda: "È giusto esaminare i casi, giusto sospendere i lotti, ma pensiamo che quando avremo 40 milioni di vaccinati non avremo magari tra questi qualcuno che muore poco dopo aver fatto il vaccino senza che il vaccino ne sia motivo? Bisogna spiegarlo bene alle persone". 

Ma cosa dicono gli esperti sul vaccino Astrazeneca? l'immunologa Antonella Viola in un lungo articolo pubblicato oggi su La Stampa spiega che bisogna guardare i numeri assoluti per capire: in Europa, fino al 9 marzo, sono stati registrati 22 casi di eventi tromboembolici nei circa 3 milioni di soggetti vaccinati con il vaccino di Oxford.

Nel caso del vaccino Johnson & Johnson i risultati indicano che  nei due gruppi questi eventi si verificano con la stessa frequenza, intorno allo 0,05% (5 eventi ogni 10 mila persone a cui è stato iniettato non il vaccino ma il placebo, quindi soluzione fisiologica). Tra chi aveva ricevuto la soluzione fisiologica si è registrato anche un decesso (1 su quasi 22 mila persone).

Per Viola bisogna senz’altro indagare e andare a fondo della questione ma per adesso i numeri ci dicono che la frequenza di questi eventi nelle persone vaccinate con AstraZeneca non è maggiore rispetto a quanto accade nella popolazione non vaccinata. E quindi o non c'è alcuna correlazione tra le morti e la vaccinazione, oppure c'è un problema con due lotti specifici a causa di contaminazioni ed errori di produzione che però vanno ancora cercati (ed eventualmente trovati). Anche il direttore di Aifa Nicola Magrini in un'intervista rilasciata oggi al Corriere della Sera parla di un nesso temporale ma non causale e aggiunge che 40 decessi di persone che avevano ricevuto i vaccini Pfizer e Moderna sono stati indagati dai medici che non hanno trovato correlazioni tra la morte e l'immunizzazione. 

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Vaccino Astrazeneca: cosa dicono gli esperti

Anche secondo l'immunologo Mauro Minelli, responsabile per il Sud della Fondazione italiana di medicina personalizzata, "le ipotetiche correlazioni tra gli effetti avversi registrati e il vaccino AstraZeneca, sono al momento tutte da confermare". "Il blocco dell'Aifa è solo precauzionale per alcuni casi registrati in Sicilia -evidenzia Minelli, interpellato dall'Adnkronos Salute-. Tuttavia, per chi è stato vaccinato con il lotto in questione potrebbe essere utile controllare, d'intesa con il suo medico curante, i parametri della coagulazione". "Queste misure -aggiunge- diventano più stringenti per soggetti affetti da vasculiti, da malattie dell'emocoagulazione e chi sta in trattamento con farmaci anticoagulanti. In poche ore dalla notizie sto ricevendo tantissime chiamate da pazienti che hanno fatto il vaccino e sto suggerendo proprio di controllare, d'intesa con il medico curante, i parametri della coagulazione. Ma le ipotetiche correlazioni tra gli effetti avversi registrati e il vaccino, sono al momento tutte da confermare", ribadisce. "Io ho fatto il vaccino Pfizer, ma oggi mi farei AstraZeneca se fosse l’unico vaccino a disposizione. Non ci sono dati che dimostrino che questo vaccino provoca complicazioni gravi. L’Inghilterra ha vaccinato 10 milioni di persone con AstraZeneca", dice il professor Andrea Crisanti a Piazzapulita. Per l'infettivologo Matteo Bassetti "il vaccino AstraZeneca è un po' sfortunato, ma è un ottimo vaccino che sta dando risultati efficaci. Mi auguro che quanto accaduto con alcuni lotti non spinga gli scettici a rifiutarlo perché non sarebbe giusto".

Dello stesso tenore le osservazioni di Massimo Andreoni, direttore scientifico della Società italiana di malattie infettive e tropicali (Simit) e primario di Infettivologia al Policlinico Tor Vergata di Roma, ai microfoni di 'In Vivavoce' su ai Radio1. "Abbiamo vaccinato milioni e milioni di persone con AstraZeneca, con grande successo e con pochissimi effetti collaterali. Questo è un primo elemento di grande importanza per giudicare la possibilità che gli effetti che abbiamo visto siano correlati" o meno "alla somministrazione del vaccino. Ovviamente qualcosa deve essere controllato e osservato", dice Andreoni. "Mi sembra che abbia ragione l'Aifa a sospendere cautelativamente solo il lotto coinvolto in questo evento, ma nulla di più", precisa l'esperto dopo il divieto d'uso sul territorio nazionale annunciato in via prudenziale dall'Agenzia italiana del farmaco. "Questa vaccinazione ha portato benefici enormi - sottolinea- Sarebbe un grande errore sospendere tutto per queste segnalazioni che devono essere dimostrate essere causate dal vaccino". Sul punto interviene anche Ranieri Guerra, esperto italiano in forze all'Organizzazione mondiale della sanità (Oms), che sottolinea: "Bisogne ancora capire se sussiste un rapporto di causa-effetto". "L'attività di monitoraggio di tutti gli effetti indesiderati dei vaccini è parte integrante della sicurezza di una campagna -rimarca Guerra-. La sospensione di un lotto non è niente di particolare. E' una misura precauzionale inevitabile. L'attività di vaccinazione è sicura e risulta adeguata proprio perché gli eventi avversi vengono identificati con rapidità".

Le reazioni avverse al vaccino Astrazeneca 

E infatti ieri il presidente della Regione Basilicata Vito Bardi dopo le verifiche sul lotto bloccato di vaccini Astrazeneca ABV2856 ha fatto sapere che "sono state somministrate 876 dosi presso l'azienda sanitaria di Matera, nel periodo 1 marzo - 6 marzo. Le dosi sono state somministrate a personale della scuola, vigili del fuoco e forze dell'ordine. Non ci è pervenuta al momento nessuna segnalazione di gravi eventi avversi". Nelle Marche, per lo stesso lotto, si sono verificati finora "due eventi lievi pari agli stessi che possono comunemente verificarsi dopo la somministrazione di un qualsiasi vaccino, quali febbre dolori muscolari", secondo l'Ausr. Anche l'Ausl di Parma ha sospeso ma ha fatto sapere di non aver ricevuto segnalazioni di reazioni avverse gravi. 

AstraZeneca si dice intanto assolutamente certa della sicurezza del proprio antidoto ma non fornisce i dati mentre occorrerà una settimana per i test di laboratorio:  "A seguito della recente segnalazione di alcuni eventi avversi gravi segnalati in concomitanza temporale con la somministrazione del vaccino AstraZeneca contro Covid-19, l'azienda sta collaborando con le Autorità sanitarie e regolatorie che stanno procedendo agli accertamenti necessari", fa sapere una nota, aggiungendo che "da un’analisi dei nostri dati di sicurezza su oltre 10 milioni di somministrazioni non è emersa alcuna prova di un aumento del rischio di embolia polmonare o trombosi venosa profonda in qualsiasi gruppo di età, sesso, lotto o in qualsiasi paese in cui è stato utilizzato il vaccino AstraZeneca contro Covid-19. Il numero di questi eventi osservati è significativamente inferiore nei soggetti vaccinati rispetto al numero osservato nella popolazione generale. AstraZeneca intende inoltre precisare che dagli accertamenti di qualità internamente effettuati, non si sono evidenziati aspetti che possano avere avuto un impatto sulla qualità, sicurezza, efficacia del lotto in questione e di questo sono state prontamente informate le Autorità competenti".  All'inizio di marzo uno studio sugli effetti avversi del vaccino Astrazeneca affermava che la reazione più frequente, ovvero la febbre, si verificava nell'8% dei casi. Nel Regno Unito al 21 febbraio a fronte di moltissime dosi sono state segnalate circa 14mila reazioni febbrili. 

Intanto proprio ieri è stato confermato dalla Cassazione l'assenza di nesso di causalità tra il vaccino trivalente - contro morbillo, parotite e rosolia - e l'insorgere dei sintomi dell'autismo in un bambino piccolo. Ad avviso dei supremi giudici - che già si sono espressi altre volte in tal senso - merita conferma il verdetto emesso nel 2014 dalla Corte di Appello di Bologna che ha respinto la richiesta di due genitori emiliani di ricevere l'indennizzo per danni dal Ministero della Salute. Secondo madre e padre, il loro bambino aveva manifestato l'insorgenza dell'autismo poco dopo aver ricevuto il vaccino trivalente. Per gli  ermellini - sentenza 6921 depositata ieri - merita convalida la decisione dei giudici bolognesi emessa sulla scorta della "letteratura scientifica" che esclude "che l'autismo insorga dopo vaccini che non abbiano provocato eventi acuti post vaccinali". Inoltre nel caso concreto, il fatto che "i primi sintomi dell'autismo fossero insorti dopo le vaccinazioni" era un "mero dato di coincidenza temporale, neutro dal punto di vista causale". I genitori in primo grado avevano avuto un verdetto favorevole, ribaltato in appello. La Cassazione li ha condannati a pagare 3.700 euro di spese di giustizia. 

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