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Martedì, 16 Aprile 2024
One shot / Regno Unito

Il successo del metodo di Boris Johnson della "singola dose di vaccino per tutti"

Una singola dose di vaccino (qualunque esso sia) riduce il rischio di ospedalizzazione e morte per soggetti più deboli. Nonostante prove insufficienti per conclusioni definitive, il governo di Londra ha corso il rischio dilatando i tempi per i richiami

Una singola dose di vaccino, sia esso Pfizer o AstraZeneca, riduce il ricovero negli ultraottantenni dell'80%. Lo dimostrano i dati pubblicati oggi dal governo inglese che cita uno studio condotto su dati reali dopo le prime vaccinazioni nel Regno Unito. Dati che necessitano di conferma ma che spingono il Governo a spingere la campagna vaccinale verso la direzione di somministrare una singola dose al maggior numero di persone a rischio, anche con il rischio di ritardare i richiami. 

Entrambi i vaccini sarebbero infatti altamente efficaci nel ridurre le infezioni da Covid-19 tra gli anziani di età pari o superiore a 70 anni si dalla prima somministrazione.

La protezione contro i sintomi da Covid-19, quattro settimane dopo la prima dose, variava tra il 57 e il 61% per una dose di Pfizer e tra il 60 e il 73% per il vaccino Oxford-AstraZeneca. Negli ultracinquantenni, i dati suggeriscono che una singola dose di entrambi i vaccini è efficace per oltre l'80% nel prevenire il ricovero, circa tre o quattro settimane dopo il colpo. Inoltre il vaccino Pfizer ridurrebbe dell'83% il rischio di decesso per Covid-19.

Il governo di Londra, nonostante l'ampio range di confidenza dei dati, si dice di essere fiducioso nel considerare che una singola dose di vaccino tra gli over 70 possa ridurre il rischio di infezione di almeno il 60% e ridurre il rischio di ospedalizzazione di almeno l'80%.

Come spiega il Financial Times, quotidiano della City londinese, i dati serviranno a convincere gli scettici della strategia adottata dall'amministrazione Johnson che ha esteso da tre a dodici le settimane di intervallo tra le due somministrazioni. Una prassi che potrebbe ridurre la risposta immunitaria, ma un rischio che il Regno Unito potrebbe accettare di correre per rilanciare la propria economia. 

Oggi poco più di 13 milioni di persone nelle categorie più vulnerabili hanno avuto la loro prima dose, in media 400mila persone al giorno vengono vaccinate. Entro la settimana prossima saranno resi noti i piani per decidere se continuare a vaccinare le altre 17 milioni di persone nel Regno Unito prima ancora di cominciare i richiami. I dati provenienti da Israele, il paese leader mondiale nelle vaccinazioni, confermerebbero la bontà della decisione del Regno Unito.

Il perché di tanta corsa a riaprire tutto è presto spiegato: Londra non si può permettere di restare in lockdown. Senza gli aiuti europei del Recovery Fund (i brexiters forse si morderanno le mani, ndr), il governo si prepara ad annunciare l'imposizione di nuove tasse per far fronte al costo della pandemia. Mercoledì sarà infatti reso pubblico l'aumento delle imposte sul reddito che - come spiega il Times - servirà a pagare la bolletta di Covid-19.

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