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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Le prime categorie

Vaccino Pfizer, a chi andranno le prime dosi

L'Ue ha firmato un contratto fino a 300 milioni di dosi: tutti i Paesi avranno accesso immediato alla prima tranche, con l'Italia che avrà il 13.59%. Ma non sarà subito per tutti: ecco le prime categorie che riceveranno le dosi

''Il nostro vaccino è efficace al 90%'': l'annuncio di Bourla, Ceo dell'azienda farmaceutica Pfizer, è arrivato come un fulmine a ciel sereno. Il vaccino anti-covid è quasi pronto, sostengono dagli Stati Uniti, ma sono ancora molti i punti interrogativi che attendono risposta. L'Agenzia europea del farmaco Ema aveva lamentato l'assenza di dati, ma sembra che nelle ultime ore BionTech e Pfizer abbiano consegnato all'ente regolatorio Ue i primi dati clinici sul candidato vaccino anti Covid-19 sviluppato in collaborazione dalle due aziende. Anche sul vaccino Pfizer/BionTech, così come per quello di università di Oxford-Irbm di Pomezia prodotto dall'anglo-svedese AstraZeneca, l'Ema ha avviato in ottobre la procedura rolling review. Un processo di 'revisione continua' in base al quale l'azienda sottopone i dati di sperimentazione a mano a mano che si rendono disponibili, permettendo all'Agenzia regolatoria una valutazione più rapida. Ieri il collegio dei commissari dell'Ue ha dato il via libera a sottoscrivere il contratto per il vaccino anti-Covid 19 con Pfizer-Biontech, fino a 300 milioni di dosi, vediamo quante arriveranno in Italia e a chi andranno.

Coronavirus, a chi andranno le prime dosi del vaccino Pfizer

Come chiarito anche dal commissario per l’emergenza Covid, Domenico Arcuri ''il vaccino non sarà disponibile per tutti''. All'Italia spetterebbe almeno il 13,59% delle dosi riservate all'Ue, percentuale identica alla quota di popolazione italiana tra gli Stati membri. Si tratta della terza quota, dietro soltanto alla Germania (18,51%) e Francia (15,03%). Secondo i dati mostrati a 'Porta a Porta', delle quasi 12 milioni di dosi per l'Italia, oltre la metà (6 milioni), dovrebbero andare alla fascia di età 70-79 anni, oltre 3 milioni e mezzo per la fascia 80-89 e 780mila per la fascia 90-99. Quasi un milione di dosi verrà divisa tra medici e personale sanitario, mentre le restanti andranno a forze dell'ordine, militari e ultra centenari.

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I dubbi sul vaccino Pfizer

Numeri che al momento lasciano il tempo che trovano: il vaccino deve ancora essere approvato e sono ancora molti i dubbi sulla sua reale efficacia, come confermato dall'immunologa dell'Università di Padova Antonella Viola, ospite di 'Omnibus' su La7: ''Sul vaccino Pfizer e i risultati dell'efficacia annunciati dall'azienda serve cautela, perché molte cose non le sappiamo ancora e dobbiamo aspettare le conclusioni degli studi di fase 3. Ad esempio, non sappiamo se protegge dal Covid severo e non conosciamo cosa accade negli asintomatici".

 "Conosciamo i risultati dell'efficacia di questo vaccino nel generare una risposta efficace del sistema immunitario - aggiunge - E' molto alta perché siamo al 90%, la soglia dell'Fda per approvare i vaccini è una efficacia del 50%. Quindi - osserva Viola - abbiamo un dato molto elevato che, anche in caso scendesse alla fine della sperimentazione, al 70% sarebbe comunque molto alto. Però - conclude - ad oggi questi studi noi non li abbiamo in mano, ci fidiamo di quello che ci è stato comunicato dall'azienda".

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