Vaccino Covid-19: chi è il volontario ammalato (e cos'è una reazione avversa)
Lo stop alla sperimentazione per un evento "avverso" in una volontaria testata per validare il farmaco italo-inglese: cosa è successo
Sono stati sospesi tutti i test clinici per il vaccino contro il coronavirus sviluppato dall'azienda farmaceutica svedese-britannica AstraZeneca in collaborazione con l'Università di Oxford e l'Irbm (società italiana di biotecnologia fondata a Pomezia), dopo che uno dei 50mila volontari partecipanti ha avuto una "sospetta reazione avversa".
Il vaccino AstraZeneca-Oxford University è visto come un forte contendente tra decine in fase di sviluppo a livello globale. Si sperava che questo vaccino potesse essere uno dei primi ad arrivare sul mercato, dopo il successo dei test di fase 1 e 2. E invece no. Ora, dopo questa frenata giunta nella fase tre di sperimentazione, si rischiano mesi di ritardo.
Vaccino coronavirus, il volontario ammalato e la reazione avversa
Il volontario che si è ammalato è una donna inglese, come ha rivelato l'amministratore delegato di AstraZeneca Pascal Soriot. Ma cosa è una reazione avversa e cosa è successo nel dettaglio? Un "evento avverso" è un disturbo che può comparire dopo la vaccinazione. In genere si tratta di problemi di lieve entità. Quando invece si presentano problemi più seri, occorre interrompere subito le somministrazioni per avviare indagini approfondite: tutte le procedure sono seguite e vagliate da un comitato di esperti indipendenti e sono controllate dalle autorità regolatorie che dovranno dare (o non dare) l'autorizzazione finale.
Se la reazione avversa è legata ad una causa diversa dal vaccino, i test sperimentali della fase tre possono ripartire in tempi rapidi, nel giro di pochi giorni. In caso contrario, se cioè è stato il vaccino a provocare la reazione avversa, la frenata può essere lunga e durare fino a sei-sette mesi.
Nel caso del vaccino anti Covid AstraZeneca-Oxford University - di cui l'Unione Europea ha già prenotato 400 milioni di dosi - al momento non si sa se a provocare l'evento avverso sia stato il vaccino o un'altra causa. La natura della reazione avversa e il momento in cui si è verificata non sono ancora noti. Alcune indiscrezioni parlano di una "mielite trasversa", un'infiammazione al sistema nervoso spinale i cui sintomi possono esprimersi agli arti con dolori e perdita di sensibilità. Ma non ci sono certezze: nel caso della volontaria inglese la diagnosi non è definitiva. Ecco perché sono necessarie indagini accurate per approfondire e capire.
Un portavoce di AstraZeneca ha descritto la pausa come "un'azione di routine che si verifica ogni volta che c'è una potenziale reazione inspiegata in uno dei test" che consente il tempo di "indagare e assicurare allo stesso tempo il mantenimento dell'integrità del processo dei test". Il portavoce ha anche affermato che la società sta "lavorando per accelerare la revisione del singolo evento per ridurre al minimo qualsiasi potenziale impatto sulla tempistica del processo".
Malgrado la battuta d'arresto per la reazione inspiegata sulla volontaria, secondo il Ceo di Astrazeneca Pascal Soriot i risultati sulla fase di sperimentazione del vaccino in corso di studio a Oxford dovrebbero comunque essere disponibili entro fine anno. Soriot ha aggiunto che è molto comune per un processo di sperimentazione essere momentaneamente sospeso, con la differenza che in questo momento tutto il mondo sta guardando.