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Venerdì, 19 Aprile 2024
Si procede in ordine sparso

Il vaccino in farmacia: quando si può fare regione per regione

Quando potremo vaccinarci in farmacia? Le somministrazioni sono già iniziate in alcuni territori. C'è chi partirà da giugno (in date diverse), altre regioni sono in ritardo

La campagna nazionale di vaccinazione procede spedita. Sono 32.958.928 le dosi di vaccino contro il Covid-19 somministrate finora in Italia, il 92,1% del totale di quelle consegnate, che sono a oggi 35.776.077. Ma quando potremo vaccinarci contro il covid in farmacia? Nelle regioni si va avanti in ordine sparso. Le vaccinazioni in farmacia sono già partite in Liguria e in Valle d'Aosta, inizieranno dal primo giugno nel Lazio, mentre una decina di regioni farà scattare le operazioni a metà del mese prossimo. Altri territori sono in ritardo e bisognerà attendere ancora un po'. "Visto l'accordo quadro con il ministero della Salute, speravamo si potesse fare più in fretta. Quello che vediamo è effetto del federalismo sanitario", ha spiegato il presidente nazionale di Federfarma Marco Cossolo.

Quando si può fare il vaccino in farmacia

L'accordo tra governo, regioni e farmacie che definisce le modalità per il coinvolgimento di queste ultime nella campagna vaccinale anti-Sars-CoV-2 risale al 29 marzo scorso. Nel dettaglio, finora sono nove le amministrazioni ad aver firmato l'accordo regionale che recepisce quello nazionale: Calabria, Campania, Lazio, Marche, Piemonte, Toscana, Umbria, Veneto e Valle d'Aosta. A queste si aggiungono la Lombardia, che ha ha già un protocollo attuativo pronto e solo da siglare, e la Liguria, dove è stato firmato un accordo diverso che prevede la somministrazione in farmacia ma non da parte dei farmacisti già da fine marzo.

A fare da apripista è stata la Valle d'Aosta: nella regione la vaccinazione in farmacia è già a regime. "Siamo partiti a vaccinare a metà maggio e abbiamo avuto un'accelerazione nelle ultime settimane. Abbiamo completato le prenotazioni per tutto il mese di giugno", ha detto Alessandro Detragiache, presidente regionale di Federfarma. E nelle altre regioni? In Piemonte saranno circa 500 le farmacie coinvolte, la formazione di circa 1500 farmacisti è terminata o sta per terminare e anche qui si ipotizza una partenza da metà giugno. Lo stesso vale per le Marche dove, entro dieci giorni, le prime 120 farmacie avranno personale formato con 12 ore di pratica presso un hub vaccinale pubblico, come da protocollo.

In Lombardia, dove l'accordo risale a gennaio, le vaccinazioni dovrebbero iniziare a metà giugno in almeno 1.600 farmacie. L'accordo in Toscana è stato siglato a inizio settimana, si stanno mettendo a punto dettagli tecnici e 550 farmacie hanno fornito una preadesione: anche qui, dosi permettendo, si parte a metà giugno. In Veneto sono in corso in questi giorni riunioni tecniche relative alla piattaforma informatica, ma se arriveranno i vaccini le prime 600 farmacie partiranno a metà giugno. Circa 120 farmacie hanno finora aderito in Umbria, dove dalla prima settimana di giugno inizieranno le prenotazioni e dal 15 le somministrazioni.

In Campania la prima settimana di giugno i circa 2.000 farmacisti formati potrebbero già iniziare a inoculare. Sono invece 350 le farmacie pronte a partire in Calabria, dove si registrano però rallentamenti a livello regionale. Abruzzo e provincia autonoma di Bolzano hanno trattative in corso e le restanti regioni sono un po' più indietro.

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