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Venerdì, 1 Dicembre 2023
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I nuovi dati sul vaccino monodose Johnson & Johnson (e perché può diventare decisivo)

Il farmaco ha dimostrato un'efficacia media del 66% che sale al 72% tra i volontari statunitensi. Gli studi clinici sembrano suggerire una buona protezione contro la variante sudafricana. L'approvazione della Fda potrebbe arrivare entro questa settimana. L'immunologa Antonella Viola: "Può fare la differenza e accelerare la campagna vaccinale"

La Food and Drug Administration statunitense ha confermato la sicurezza e l'efficacia del vaccino anti Covid a singola dose della Johnson & Johnson, specialmente contro i casi gravi. L'analisi della Fda ha rilevato che il vaccino previene le malattie gravi che risultano in ospedalizzazioni e decessi. Questo apre la strada ad una probabile autorizzazione al vaccino già a partire da questa settimana. Se autorizzato, quello Johnson & Johnson diventerebbe il terzo vaccino impiegato negli Usa. Lo scorso 17 febbraio la multinazionale ha presentato la domanda di autorizzazione all'immissione in commercio condizionata anche all'Ema (Agenzia Europea per i Medicinali). 

Nello studio clinico condotto su circa 44.000 volontari negli Stati Uniti, in Sud Africa e in altri paesi, spiega l'agenzia, si sono verificati sette decessi per Covid-19 tra i pazienti che hanno ricevuto il placebo, un dato pari a zero per il gruppo che ha invece ricevuto il vaccino. La pubblicazione di questi dati va ad avallare le precedenti affermazioni secondo cui il vaccino J&J sarebbe efficace nella prevenzione dei casi gravi dell'infezione. Il New York Times spiega  che il vaccino ha avuto un tasso di efficacia complessiva del 72% negli Stati Uniti e del 64% in Sud Africa, dove lo scorso autunno è emersa una variante più contagiosa e più resistenti agli anticorpi. L'efficacia in Sud Africa è stata di sette punti superiore rispetto ai dati rilasciati in precedenza dalla società. 

Il vaccino Johnson & Johnson efficace al 66,9% dopo 14 giorni

La Cnn spiega inoltre che l'efficacia del vaccino Johnson & Johnson contro le forme da moderate a gravi di Covid 19 è stata pari al 66,9% ad almeno 14 giorni dalla somministrazione e del 66,1% dopo 28 giorni. Per quanto riguarda le forme gravi della malattia, il vaccino ha mostrato un'efficacia dell'86% negli Stati Uniti e dell'82% in Sudafrica. Insomma, dalla Fda arrivano ottime notizie. Il vaccino a dose singola funziona. Nonostante si sia dimostrato un po' meno efficace di Pfizer e Moderna ha il vantaggio di offrire una buona protezione già due settimane dopo la prima (e unica) dose, e gli studi suggeriscono un'ottima efficacia anche contro le varianti. 

Secondo Antonella Viola, professoressa ordinaria di patologia generale presso il dipartimento di scienze biomediche dell'università di Padova, "i risultati indicano che c'è un'ottima protezione anche dall'infezione (74%) ma questo aspetto andrà chiarito meglio in futuro quando più dati saranno disponibili. Questo vaccino - scrive l'immunologa su facebook - potrebbe davvero accelerare la campagna di vaccinazioni e fare la differenza! Si aspetta l'approvazione in USA entro il fine settimana e poi speriamo che segua subito anche l'Europa".

L'analisi della Fda rappresenta in effetti un passo chiave verso una possibile autorizzazione del farmaco già questo fine settimana, secondo persone a conoscenza dei fatti. Un comitato di specialisti esterni, spiega l'agenzia Dire, si riunirà venerdì per esaminare la revisione dei dati presentata sia dalla Fda che dell'azienda, seguendo l'iter gia' percorso per gli altri due vaccini approvati. Ci si aspetta che il comitato tecnico esprima un parere positivo, passo a cui potrebbe seguire l'autorizzazione del siero da parte della Fda.

Gli altri due vaccini finora autorizzati negli Stati Uniti sono quelli di Pfizer e Moderna e dovrebbero arrivare in una quantità sufficiente per immunizzare 100 milioni di persone entro marzo. A differenza degli altri due farmaci, il vaccino J&J è monodose, un fattore che consente di raddoppiare il numero delle vaccinazioni. Il primo lotto dovrebbe essere consegnato negli Usa subito dopo l'approvazione: si parla di una fornitura di 2 o 4 milioni di dosi. Il vaccino Johnson & Johnson arriverà verosimilmente in Italia ad aprile: nel primo trimestre è prevista la consegna di 7,3 milioni di dosi. 

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