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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Il secondo vaccino approvato dagli Stati Uniti: in Italia (forse) dopo gennaio

"I benefici superano i rischi" spiega la Food and Drug Administration che ha autorizzato la distribuzione del siero sviluppato da Moderna

La Food and Drug Administration ha autorizzato ufficialmente la distribuzione negli Stati Uniti di un secondo vaccino contro il coronavirus, quello sviluppato dalla farmaceutica Moderna. L'autorizzazone permetterà l'inoculazione del siero a tutti i maggiorenni statunitensi. La distribuzione del vaccino Moderna potrebbe iniziare negli Stati Uniti già la prossima settimana aggiuggendosi a quello messo a punto da Pfizer e BioNTech.

"Con la disponibilità di due vaccini per la prevenzione del Covid-19, la Fda ha compiuto un altro passo cruciale nella lotta contro questa pandemia" spiega Stephen Hahn, commissario della Food And Drug Administration. "Ora siamo il primo Paese ad avere autorizzato due vaccini contro il Covid-19''.

Il vaccino Moderna è stato approvato dalla Fda con venti voti a favore e zero contrari, stabilendo che i benefici superano i rischi. Secondo l'azienda statunitense circa 20 milioni di dosi saranno consegnate entro la fine di dicembre 2020. Nell'ambito dell'Operazione Warp Speed avviata negli States per i vaccini, il Dipartimento della Difesa, in collaborazione con il Dipartimento della Salute e dei servizi umani e i Centri statunitensi per il controllo e la prevenzione delle malattie (Cdc), gestiranno l'allocazione e la distribuzione del vaccino negli Stati Uniti. Priorità alle popolazioni identificate dal Comitato consultivo per le pratiche di immunizzazione dei Cdc. Moderna prevede di avere 100-125 milioni di dosi disponibili a livello globale nel primo trimestre del 2021, di cui 85-100 milioni disponibili per gli Stati Uniti. 

Quando arriverà il vaccino in Italia

La conferma è arrivata dal premier Conte durante la conferenza stampa: la campagna di vaccinazioni inizierà simbolicamen il 27 dicembre. In un'intervista al Corriere della Sera, Nicola Magrini, direttore dell'agenzia del farmaco (Aifa), ha spiegato le tappe che porteranno al Vax Day.

"Il piano per il vaccino a Natale in pericolo se arriva la terza ondata"

"Il 25 dicembre, le dosi di vaccino raggiungeranno lo Spallanzani con la scorta dell'esercito. Da qui, tra il 25 e il 26, le dosi saranno inviate alle Regioni". Poi il 27 dicembre sarà il V-day europeo, con le prime "simboliche" inoculazioni della prima dosa. 10 mila operatori sanitari, medici e infermieri, si sono prenotati spontaneamente per la vaccinazione che consentirà di avere ospedali Covid free nel giro di un mese.

Tuttavia occorrrà aspettare ancora per avere regolari consegne settimanali da circa 300 mila dosi del vaccino Pfizer destinate ai 222 punti di vaccinazione già indicati dalle Regioni ai quali se ne aggiungeranno altri fino ad arrivare ai 300 concordati. Tutti dotati di celle frigorifere capaci di garantire la temperatura di conservazione del vaccino. Poi arriverà il vaccino di Moderna se sarà approvato come previsto dall'Europa i primi di gennaio. 

"Nel primo trimestre contiamo di immunizzare un milione e mezzo di italiani al mese appartenenti alle categorie indicate come prioritarie: operatori sanitari, lavoratori e ospiti delle Rsa".

Ci sono effetti indesiderati? Sì ma gestibili come spiega sempre il direttore di Aifa: "Dolore nel punto di iniezione, malessere, astenia, febbre nel 20-30% dei casi, un po' più accentuati rispetto al normale vaccino antinfluenzale. In Gran Bretagna e Usa nei primi vaccinati sono stati segnalati un caso ogni 50mila di reazioni allergiche gravi in soggetti fortemente allergici.  

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