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Giovedì, 25 Aprile 2024
Nuove armi contro il virus

Arriva il vaccino Novavax: dove si può prenotare e come funziona

Un milione le dosi in distribuzione alle Regioni. Novavax è considerato un vaccino più tradizionale rispetto ai preparati a mRNa o a vettore virale. L’auspicio è che possa convincere gli indecisi

Ci siamo. Il vaccino Novavax è finalmente in Italia. Sono un milione le dosi in distrubizione alle regioni e alle province autonome, secondo quanto riferito dfal commissario straordinario per l'emergenza covid, il generale Francesco Paolo Figliuolo. 
"Poi arriveranno ancora un altro paio di milioni di dosi nel mese di marzo. Per cui ci sarà possibilità anche di utilizzo di questo ulteriore vaccino", ha aggiunto il commissario. Dal 23 febbraio sarà possibile aderire in Piemonte, ma a breve sarà disponibile anche in Lombardia. In Liguria le prime 25mila dosi saranno a dispozione entro fine mese, mentre nel Lazio è possibile prenotare da giovedì. 

Novavax è considerato un vaccino più tradizionale rispetto ai preparati a mRNa come Pfizer e Moderna, e quelli a vettore virale quali AstraZeneca e Johnson & Johnson. La tecnologia utilizzata, infatti, è quella proteica (il vaccino contiene frammenti purificati dell'agente patogeno, che fanno scattare la risposta immunitaria), la stessa di altre vaccinazioni, come quelle anti epatite e pertosse. 

Non è prevista la vaccinazione "eterologa": chi comincia con Novavax dovrà proseguire con lo stesso vaccino, che viceversa non potrà essere somministrato come seconda o terza dose a chi ha già effettuato la vaccinazione anti-covid con altri prodotti farmaceutici.

Come agisce il vaccino Novavax

A Today il Prof. Claudio Mastroianni, Presidente della Simit e Ordinario Malattie Infettive dell’Università degli Studi di Roma La Sapienza, ha spiegato il meccanismo con cui agisce. 

"E' un vaccino a base di proteine ricombinanti anti-Covid, cioè, per indurre una risposta del sistema immunitario, usa una versione prodotta in laboratorio (ingegneria genetica) della proteina spike di SARS-CoV-2 combinata con nanoparticelle che assomigliano alla struttura del coronavirus ma che non possono replicarsi una volta introdotte nell’organismo". 

Inoltre, ha aggiunto Mastroianni, "il vaccino contiene anche un adiuvante (la saponina), una sostanza che contribuisce a rafforzare le risposte immunitarie dell’ospite. Quindi la proteina Spike, una volta entrata nelle cellule dell’organismo, si comporta come antigene e stimola la risposta immunitaria. La tecnica è in uso da circa trent'anni e ha permesso di produrre vaccini come quello contro l’epatite B, la meningite e il papilloma virus. E’ un vaccino, quindi, che utilizza una piattaforma giù collaudata". Il vaccino Novavax è anche "facilmente maneggevole, può essere conservato in frigorifero fino a sei mesi a temperature normali senza la necessità di ricorrere a particolari modalità di conservazione come i vaccini a mRNA". 

L'auspicio degli addetti ai lavori è che un "vaccino" più tradizionale possa convincere gli scettici, anche se Massimo Andreoni, primario di infettivologia al Policlinico Tor Vergata di Roma, non si fa troppe illusioni. L'arrivo di questo nuovo preparato "è certamente una ulteriore opportunità soprattutto per chi ha nutrito dubbi sul vaccino a mRna e potrebbe preferire questo vaccino tradizionale proteico. Ma temo che ormai la situazione sul fronte dei no-vax si sia molto incancrenita e non sarà semplicissimo per tutti i contestatori delle immunizzazioni anti-Covid convincersi a farsi una dose di Novavax". 

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