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Giovedì, 25 Aprile 2024
Strategie a confronto

Vaccino ogni quattro mesi: perché Galli e Crisanti dicono no

Ci sono idee diverse sulla strategia da adottare, ma su una cosa sono tutti d'accordo: "Questo è l'unico che abbiamo contro il covid, ci protegge e lo dobbiamo fare"

“Non possiamo vaccinare 50 milioni di persone ogni 4 mesi”. A dirlo è il professor Andrea Crisanti, convinto di come la condizione che stiamo vivendo ad oggi non possa essere la normalità. Cioè l’obiettivo di lungo termine non è quello di mettere in piedi un sistema per cui ci si debba vaccinare ogni 4 mesi per essere sempre pronti ad affrontare l’efficacia di una variante di Covid, ma la necessità di trovare vaccini che siano duraturi nel tempo e somministrarli anche ai Paesi più poveri del mondo per evitarne la diffusione. Infatti sempre Crisanti non crede “che la soluzione al problema possa arrivare dal vaccino mRna che Pfizer o Moderna produrranno per la variante Omicron”.

Certo, questo non significa che il vaccino non serva o che abbia un’efficacia bassa. Averlo fatto ha portato ad una differenza enorme delle conseguenze sui dati dell’ospedalizzazione rispetto le prime ondate di Covid. "Questo vaccino, paragonato ad altri, obiettivamente non è tra i migliori. E' l'unico che abbiamo contro il covid, ci protegge e lo dobbiamo fare. Ma a lungo termine vedo problemi nella strategia basata su quest'unico tipo di vaccino.

Che non sia “una strategia sostenibile vaccinarsi ogni 3-4 mesi con il solito vaccino, nè praticabile” ne è convinto anche Massimo Galli, che ricorda però come “il vaccino tiene fuori dalla rianimazione e dal cimitero e i non vaccinati rappresentano il polmone per il virus e l'elemento di pressione per gli ospedali”.

In controtendenza il professor Matteo Bassetti che è invece convinto che si debba spingere sulla vaccinazione: "Gli hub vaccinali dovranno rimanere aperti per un paio d'anni, le persone dovranno avere la possibilità di andare a vaccinarsi con una cadenza di due volte l’anno. La variante Omicron nei soggetti vaccinati provoca una sindrome molto meno imponente rispetto alla variante Delta. Per i non vaccinati, invece, con Omicron cambia poco. Dovremo abituarci a vaccinarci una o due volte l’anno con questo virus", ha sottolineato l’esperto di Genova.

"Non abbiamo ancora visto i dati sulla quarta dose" di vaccino anti-Covid. "Siamo abbastanza preoccupati per una strategia che preveda vaccinazioni ripetute in un lasso di tempo breve. Non possiamo continuare a dare dosi di richiamo ogni tre o quattro mesi". Così Marco Cavaleri, responsabile per i vaccini dell'Ema, durante un briefing video con la stampa in collegamento da Amsterdam, dove l'agenzia ha sede.

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