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Sabato, 20 Aprile 2024
Il siero anti-Covid

Quando arriverà il vaccino Pfizer in Italia? Spedizione e conservazione: cosa sappiamo

L'Agenzia Europea dei Medicinali ha anticipato al 21 dicembre il parere sul siero anti-coronavirus, mentre Ursula von der Leyen assicura: "Primi vaccinati in Europa prima del 2021"

Mentre ci apprestiamo ad affrontare il primo Natale dell'era coronavirus che, con tutta probabilità sarà caratterizzato da misure restrittive ad hoc per i giorni festivi, la speranza di molti è rivolta verso il vaccino. Mentre negli Stati Uniti e in Gran Bretagna sono già state somministrate le prime dosi, per l'Europa c'è da aspettare ancora qualche giorno. 

L'Ema, l'Agenzia Europea dei Medicinali, ha annunciato di aver anticipato al 21 dicembre la riunione per dare un parere sul vaccino elaborato da BionTech e Pfizer contro la Covid-19, che in un primo momento era prevista per il 29 dicembre. Questo vuol dire che, in caso di parere positivo da parte dell'Ema, il vaccino potrebbe arrivare in Europa già negli ultimi giorni di dicembre 2020. 

L'Ema ha deciso di accelerare e anticipare il giorno del 'verdetto' dopo il via libera arrivato dall'Fda (Food and Drug Administration), l'ente governativo statunitense che si occupa della regolamentazione dei prodotti alimentari e farmaceutici, e dopo che la Mhra britannica ha concesso l'autorizzazione per l'uso di emergenza. 

Coronavirus, quando arriverà il vaccino Pfizer in Italia

Se non ci saranno clamorosi colpi di scena, il primo vaccino contro il Covid 19 che arriverà in Europa, e di conseguenza anche in Italia, sarà quello targato BionTech/Pfizer: la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen ha assicurato che i primi cittadini Ue verranno vaccinati prima di fine 2020. Ovviamente dopo l'autorizzazione definitiva dall'Ema, attesa per la prossima settimana. Quando arriverà di preciso? Non esiste una data, ma con tutta probabilità il vaccino sarà disponibile tra la fine di dicembre 2020 e gennaio 2021. 

La campagna di vaccinazione in Italia partirà con le prime 1.833.975 dosi di vaccino anti-Covid, distribuite da Pfizer e inviate alle Regioni. Ad annunciarlo è stato ll commissario Domenico Arcuri: "La prima sessione della vaccinazione sarà destinata alle categorie che il governo e il Parlamento hanno stabilito essere prioritarie: operatori sanitari e sociosanitari, ospiti e personale delle residenze per anziani".

Come arriverà? Pfizer ha fatto sapere che "utilizzerà mezzi di trasporto via terra e via aerea per consegnare" le fiale "direttamente ai punti di utilizzo entro 3 giorni dalla partenza della spedizione dagli stabilimenti". Dunque l'arrivo dei contenitori termici con 5mila fiale di vaccino ciascuno dovrebbe essere piuttosto rapido.

Il primo invio da parte della Pfizer, per un totale di 1.833.975 dosi di vaccino anti Covid-19, sarà così ripartito Regione per Regione:

  • Abruzzo 25.480,
  • Basilicata 19.455,
  • Calabria 53.131,
  • Campania 135.890,
  • Emilia Romagna 183.138,
  • Friuli Venezia Giulia 50.094,
  • Lazio 179.818,
  • Liguria 60.142,
  • Lombardia 304.955,
  • Marche 37.872,
  • Molise 9.294,
  • Pa Bolzano 27.521,
  • Pa Trento 18.659,
  • Piemonte 170.995,
  • Puglia 94.526,
  • Sardegna 33.801,
  • Sicilia 129.047,
  • Toscana 116.240,
  • Umbria 16.308,
  • Valle d'Aosta 3.334,
  • Veneto 164.278.

Come conservare il vaccino Pfizer

Ribattezzato il vaccino 'che venne dal gelo', in quanto deve essere conservato ad una temperatura di -70 gradi, il siero anti-coronavirus Pfizer-BionTech può essere conservato in tre modi: fra queste c'è anche la possibilità di tenerlo in frigo per 5 giorni. Ad assicurarlo all'Adnkronos è la stessa azienda, che specifica: ''Fra le 3 possibilità ci sono infatti super-congelatori a bassissima temperatura, ora disponibili in commercio e che possono prolungare la durata di conservazione fino a 6 mesi. Ma il vaccino può essere conservato anche per 5 giorni in condizioni refrigerate a 2-8°C (le unità di refrigerazione sono molto spesso disponibili negli ospedali)"..

In alternativa si possono utilizzare i cosiddetti 'shipper', ovvero i contenitori termici Pfizer (in cui arriveranno le dosi), "che possono essere utilizzati come unità di stoccaggio temporaneo riempiendoli con ghiaccio secco ogni 5 giorni per un massimo di 30 giorni".

Non solo, bisogna anche tener conto del fatto che questi speciali contenitori possono "mantenere la temperatura per 10 giorni senza essere aperti", il che consente il trasporto in tutto il mondo per garantire l'accesso al vaccino a tutti i pazienti. Una volta aperti, e se utilizzati come deposito temporaneo da un centro di vaccinazione, possono essere usati appunto per 30 giorni (con aggiunta di ghiaccio secco ogni 5 giorni), ribadiscono dall'azienda.

Pfizer rivendica una vasta esperienza e competenza nella spedizione con il rispetto della catena del freddo e dispone di "un'infrastruttura consolidata per fornire il vaccino in tutto il mondo, inclusi centri di distribuzione che possono conservare le dosi di vaccino per un massimo di sei mesi". E se ieri l'azienda ha fatto sapere che si sta valutando l'ampliamento dei siti produttivi per fronteggiare un impegno che nel 2021 arriverà a 1,3 mld di dosi, la distribuzione del vaccino "si basa su un sistema flessibile just-in-time, in grado di spedire rapidamente le fiale congelate ai punti di vaccinazione designati al momento del bisogno, riducendo al minimo la necessità di conservazione a lungo termine".

Come viene spedito il vaccino Pfizer: contenitore con sensore e Gps

La vaccinazione in una situazione di pandemia "dovrebbe essere rapida - aggiungono da Pfizer - e non ci aspettiamo che il prodotto debba essere conservato per più di 30 giorni". Per garantire la qualità del prodotto, le due aziende sviluppatrici hanno messo a punto 'caricatori' appositamente progettati a temperatura controllata per il vaccino, che possono mantenere le condizioni di conservazione raccomandate (-70°C ± 1°C) per lunghi periodi di tempo con ghiaccio secco. Il contenitore da viaggio con circa 5mila dosi può mantenere la temperatura per 10 giorni senza essere aperto, consentendo così il trasporto verso i mercati di tutto il mondo. Una volta aperti, il centro di vaccinazione può utilizzare i contenitori appositamente progettati come soluzione di stoccaggio temporaneo per un massimo di 30 giorni, secondo le istruzioni fornite dai produttori.

Ogni contenitore è dotato di un sensore termico con Gps per monitorare la posizione e la temperatura di ciascuna spedizione di vaccini 24 ore al giorno, 7 giorni alla settimana. Il programma di immunizzazione prevede la somministrazione di due dosi di vaccino a 21 giorni di distanza, e un report della Food and Drug Administration ha sottolineato nei giorni scorsi una forte risposta immunitaria già nei primi giorni 10 giorni dalla somministrazione della prima dose.

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