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Martedì, 23 Aprile 2024
Quanto è pericolosa?

Covid, non è finita: arriva la variante Cerberus

Si tratta di un sotto-lignaggio di Omicron 5 già segnalato in decine di Paesi. In Europa diventerà dominante tra metà novembre e metà dicembre

L'arrivo di Cerberus è imminente. Anzi, la nuova variante del Sars-Cov-2 è già qui. Il sotto-lignaggio BQ.1.1 di Omicron 5 corre negli Stati Uniti dove insieme alla variante BQ.1 rappresenta almeno il 27% dei casi. Secondo le previsioni dell'Ecdc, il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie, la 'famiglia Cerberus' diventerà dominante in Europa tra metà novembre e metà dicembre. Previsione confermata dall'Agenzia europea del farmaco Ema, che nelle prossime settimane si aspetta un'ondata di casi alimentata dalle nuove sottovarianti più trasmissibili e immunoevasive.

Dai dati dati diffusi dall'Organizzazione mondiale della Sanità lo scorso 27 ottobre, sappiamo che il ramo BQ.1 a cui appartiene Cerberus è stato segnalato in 65 Paesi del pianeta. L'altra sottovariante su cui è stato acceso un faro dall'Organizzazione mondiale della sanità - XBB e XBB.1 - è stata segnalata da 35 Paesi. 

E in Italia? Secondo Massimo Andreoni, primario di infettivologia al Policlinico Tor Vergata, "si stima che la variante ribattezzata Cerberus", il sottolignaggio BQ.1.1 della famiglia di Omicron 5, "sia già arrivata in Italia al 10-15%. Sappiamo che ha una evasione immunitaria che preoccupa e i monoclonali non sono efficaci" ha detto l'esperto."Per i prossimi mesi - ha aggiunto - non è un buon segnale, speriamo non ci dia problemi". L'ipotesi che si fa tra gli scienziati è che l'aumento del tasso di crescita di questa variante sia in effetti determinato proprio da una maggiore capacità di evadere le nostre difese immunitarie rispetto al ceppo di Omicron attualmente dominante. 

Quanto è pericolosa la variante Cerberus?

Studi preliminari di laboratorio condotti in Asia sembrano in effetti suggerire che BQ.1 ha la capacità di eludere la risposta del sistema immunitario. Tuttavia, secondo dati attualmente disponibili, anche se limitati, non ci sono prove che BQ.1 sia associata a una maggiore gravità dell'infezione rispetto a Omicron Ba.4/Ba.5. Ci dobbiamo preoccupare? A rispondere, pochi giorni fa, è stato Matteo Bassetti su facebook. "Ci sarà un aumento dei casi, anche se probabilmente non di forme gravi" ha scritto in un post l'infettivologo del San Martino di Genova. "Avremo nelle prossime settimane molte persone con forme simili all'influenza (febbre, tosse, mal di gola, mal di testa, raffreddore) a causa di una variante molto contagiosa, ma non più letale. Siccome Cerberus può sfuggire sia all'immunità naturale che ai vaccini vecchi e a quelli fatti più di 6-8 mesi prima, le persone più fragili è bene che si spiccino a fare il richiamo 2022". 

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