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Giovedì, 28 Marzo 2024
Il virus che muta

La variante Delta del coronavirus è più aggressiva e contagiosa: cosa dicono gli ultimi dati

Il nuovo ceppo sarebbe associato ad un aumento delle ospedalizzazioni rispetto alla mutazione precedente. La buona notizia è che i vaccini funzionano (ma servono due dosi)

Non arrivano buone notizie sulla variante indiana B.1.617.2 ribattezzata di recente Delta dall’Oms. Il nuovo ceppo del virus, diventato ormai dominante nel Regno Unito con il 75% dei casi riconducibili a questa mutazione, appare infatti essere più contagioso della variante identificata per la prima volta nel Kent (la B.117 o Alpha) e che nei mesi scorsi si è imposta in tutta Europa. Ma non è tutto. Secondo i dati diffusi dal Public Health England (PHE), la variante Delta sarebbe associata anche ad un rischio di ospedalizzazione fino a 2,6 volte superiore rispetto ad Alpha.

La variante Delta e i vaccini

Pur avvertendo che si tratta di analisi preliminari e che sono necessari nuovi studi, dall’indagine del Public Health England, effettuata sia in Scozia che in Inghilterra, sembra confermata la riduzione di efficacia dei vaccini dopo la prima dose. In particolare, si legge nel documento, il calo nel prevenire la malattia sintomatica sarebbe pari al 15-20%, ma per fortuna dopo la seconda dose la protezione cresce. Tuttavia nel documento si fa presente anche che nel caso di AstraZeneca c’è "un alto livello di incertezza" anche sull’efficacia dopo due dosi (il che non vuol dire che il vaccino non sia efficace, ma che mancano i dati). Un’analisi precedente del Public Health England aveva riportato una protezione del 33% dopo la prima dose e del 60% dopo la seconda. Nel caso di Pfizer, se la protezione dopo la prima dose è identica con il richiamo sale all’88%. 

L'epidemiologa Meaghan Kall su Twitter ha del resto insistito sulla necessità di proseguire con le vaccinazioni, unico modo per sconfiggere il coronavirus Sars-CoV-2. Ci sono anche motivi per essere ottimisti:  il 73% dei casi Delta riguarda persone non vaccinate e solo il 3,7% coloro che hanno ricevuto entrambe le dosi, mentre solo il 5% delle persone ricoverate con questa variante ha ricevuto le due dosi.

variante delta-2

Quanto alla maggiore trasmissibilità gli esperti del PHE specificano che la variante Delta è "significativamente" più contagiosa di Alpha che a sua volta era risultata più trasmissibile del ceppo originario. Il rapporto del sistema sanitario nazionale britannico parla di 12.431 casi di variante Delta individuati, contro i 6.959 dell'ultimo bollettino diffuso una settimana fa.

Secondo l'Organizzazione nazionale di statistica, circa una persona su 640 nelle famiglie in Inghilterra ha avuto Covid-19 nella settimana fino al 29 maggio, rispetto a una persona su 1.120 nella settimana precedente. Questo è il livello più alto dalla settimana che si conclude il 16 aprile. I dati non prendono in considerazione gli ambienti ospedalieri, le case di cura e altre istituzioni, precisa la 'Bbc'. L'aumento nella curva dei contagi è stato anche rivelato in Galles, in Irlanda del Nord e in Scozia. Insomma, dai primi dati disponibili sembra proprio che la variante indiana non vada presa sottogamba, ma è anche importante sottolineare che due dosi di vaccino sembrano essere efficaci anche contro il nuovo ceppo. 


 

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