Nuova variante coronavirus: la caccia ai 44mila italiani tornati dal Regno Unito
Altri casi sospetti a Roma, Napoli, Palermo, Bari e Trieste. Il ministero della Salute vara il tracciamento dei contatti di tutti i cittadini tornati dalla Gran Bretagna negli ultimi 14 giorni. La donna positiva è una funzionaria dei servizi segreti
Ci sono 44mila italiani tornati in due settimane dal Regno Unito da trovare e da sottoporre al test del tampone. Poi verranno tracciati i loro contatti. L'operazione è prevista dall'ordinanza del ministero della Salute che ha chiuso i collegamenti con la Gran Bretagna e servirà a evitare che la nuova variante del coronavirus circoli in Italia.
Nuova variante coronavirus: la caccia ai 44mila italiani tornati dal Regno Unito
Per adesso ci sono solo due casi di positivi alla nuova variante inglese: si tratta di una donna che è una funzionaria dell'intelligence in servizio all'Aise e sposata con un inglese anche lui attualmente positivo. Il governo ha deciso di bloccare i voli in partenza e in arrivo dall'Italia ma anche di vietare l'ingresso con treni e altri mezzi di trasporto a chi "nei quattordici giorni antecedenti alla presente ordinanza ha soggiornato o transitato nel Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord". Repubblica scrive oggi che secondo una stima ricavata incrociando i dati forniti dai maggiori aeroporti il numero dei voli di linea in entrata dalla Gran Bretagna e la capienza media degli aerei (quasi tutti Airbus A320-A321 e Boeing 737) sono almeno 31mila i passeggeri, rientrati con voli diretti dal Regno Unito tra il 6 e il 21 dicembre, che dovranno sottoporsi al più presto — come da ordinanza del ministero della Salute — al test molecolare. Intanto ci sono alcuni casi sospetti:
Per adesso in Italia c’è un caso accertato (la Paziente 1) e uno assai probabile (il compagno inglese). Ci sono poi una quindicina di tamponi positivi sospetti di persone rientrate dall’Inghilterra, in corso di analisi in queste ore: uno allo Spallanzani di Roma, 7 a Napoli, uno a Trieste, due a Bari, cinque a Palermo.
Per quanto riguarda il primo caso italiano, la mutazione riscontrata sul genoma del virus è stata finora verificata soltanto sulla donna, che ha un'alta carica virale. Proprio questa condizione avrebbe aiutato una settimana fa i genetisti dell'ospedale militare del Celio - dove i due sono stati sottoposti a tampone - a sequenziare il genoma con la variante riscontrata nelle ultime settimane in Gran Bretagna. L'ipotesi resta comunque quella che a trasmetterla sia stato il compagno - che dopo essere stato funzionario dell'MI6 adesso lavora in banca - rientrato a Roma dal Regno Unito nei giorni scorsi e atterrato all'aeroporto di Fiumicino. Per adesso i due sono in isolamento a casa, nma intanto è scattato il protocollo per il tracciamento: familiari e contatti stretti sono stati rintracciati e avvisati in queste ore ed anche per loro è stata applicata la profilassi del tampone e dell'isolamento. L'obiettivo è scongiurare la diffusione nel nostro Paese della nuova variante, che non sarebbe più letale né più resistente ai vaccini, ma secondo le prime informazioni potrebbe essere capace di diffondersi più rapidamente.
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Gli italiani tornati dalla Gran Bretagna e la variante inglese del coronavirus
Il Corriere della Sera racconta oggi che a Milano Malpensa e Linate la società di gestione Sea fa sapere che soltanto da Londra sono sbarcate circa 9mila persone negli ultimi quattordici giorni. A queste vanno aggiunti i circa 7.000 viaggiatori che — secondo Aeroporti di Roma — sono invece arrivati a Fiumicino e Ciampino con voli decollati da tutto il Regno Unito.
È una contabilità — chiariscono i gestori aeroportuali—che non tiene conto di quelli che sono sbarcati nel nostro territorio facendo scalo negli hub di altro Paesi europei (Francia, Olanda, Germania) per convenienza o perché quel doppio volo era l’unica soluzione possibile per arrivare nella destinazione italiana.
Questo però potrebbe rendere più complicata l'individuazione dei 44mila italiani. Intanto ci sono migliaia i connazionali bloccati che chiedono alla Farnesina di poter rientrare dopo aver effettuato il tampone. "Attendiamo informazioni in una camera d’albergo di Heathrow — spiegano due ragazzi al Corriere —, non abbiamo una dimora qui". Sperano tutti nei voli di rimpatrio. Da Alitalia si dicono pronti a operarli. Aspettano — come durante la prima ondata — un segnale dal governo.
Intanto Pfizer e Moderna stanno testando i loro vaccini sulla variante inglese del coronavirus. "Sulla base dei dati ottenuti fino ad oggi, ci aspettiamo che l'immunita' indotta dal vaccino Moderna protegga anche contro le varianti recentemente scoperte nel Regno Unito. Faremo test addizionali nelle prossime settimane per confermare queste aspettative", dichiara Moderna in una nota. Allo stesso modo, Pfizer segnala di studiare la risposta delle persone immunizzate al nuovo ceppo del virus. Quelli di PfizerBionTech e Moderna sono gli unici due vaccini autorizzati fino a questo momento negli Stati Uniti. Il virus è già mutato altre volte ed entrambe le società hanno assicurato che i loro sieri si sono dimostrati efficaci anche contro queste nuove varianti.