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Giovedì, 25 Aprile 2024

"Non sulla nostra pelle": il corteo dei migranti contro il decreto Cutro

La manifestazione organizzata dal Movimento migranti e rifugiati di Napoli insieme a Usb e Potere al Popolo. Tante le adesioni tra le associazioni per chiedere "una politica migratoria più sicura e inclusiva"

“Diritti per tutti” e “Basta propaganda sulla nostra pelle” sono solo alcuni degli slogan scanditi a gran voce dalle centinaia di persone che, nel pomeriggio di venerdì 29 aprile, hanno sfilato in corteo a Roma da piazzale dell’Esquilino fino a piazza Venezia. Sul “tavolo degli imputati” c’è il “decreto Cutro” del Governo guidato dalla premier, Giorgia Meloni, in fase di approvazione in Parlamento.

Ma non solo, perché a essere contestata è la politica migratoria degli ultimi 30 anni che, come spiegano gli organizzatori, “non riduce i morti in mare ma aumenta solo la clandestinità di chi scappa dalle guerre”. “Chiediamo che non venga smantellata la protezione umanitaria, ma che ci siano flussi migratori sicuri - dice Niakite Moussa, portavoce del Movimento migranti e rifugiati di Napoli -. Gli effetti dei decreti Salvini si sono visti, con migliaia di persone ridotte in clandestinità e sotto ricatto da datori di lavoro senza scrupoli e criminalità”.

E dalla piazza arriva anche un messaggio al ministro dell'Agricoltura, Francesco Lollobrigida, che lo scorso 18 aprile ha detto "Non ci arrendiamo alla sostituzione etnica": la testa del corteo, formata da donne migranti e dai loro figli, una volta raggiunta piazza Madonna di Loreto ha lanciato simbolicamente dei pannolini.

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