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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Virus cinese, studente italiano nella 'prigione' di Wuhan: "Non so quando potrò tornare a casa"

Lorenzo Di Berardino è un ragazzo abruzzese di 22 anni che sta frequentando un corso di studi nella città cinese in quarantena per il coronavirus. "Qui è impossibile sentirsi al sicuro", racconta a Today.it, mentre l'allarme viene esteso a cinque città

Il nuovo coronavirus fa paura: le autorità della provincia cinese di Hubei hanno deciso di 'isolare' alcune città per limitare la diffusione della polmonite virale.

Ultm'ora: Anche in Italia il primo caso sospetto

La quarantena applicata in principio alla sola Wuhan, metropoli di undici milioni di abitanti e indicata come focolaio del contagio, è stata estesa alle vicine HuanggangEzhou, Xiantao e infine a Chibi, 120 chilometri più a Sud.

Trasporto pubblico bloccato, così come i collegamenti verso altre località. Nessuno può lasciare il territorio metropolitano e tra i bloccati c'è anche un giovane 22enne italiano, Lorenzo Di Berardino. Studente al quarto anno di Giurisprudenza, dall'Abruzzo ha raggiunto la Cina per frequentare un semestre di studio presso un'università di Wuhan.

Lorenzo aveva il volo di ritorno tra quattro giorni, ma non sa se potrà lasciare la zona posta in quarantena dopo l'inizio dell'epidemia di coronavirus. Today.it lo ha raggiunto su Telegram, uno dei pochi canali social utilizzabili senza censura.

Lorenzo, che cosa vuol dire restare bloccato in una città in quarantena?

"Significa dover considerare con attenzione quando uscire, e farlo soltanto quando ce n'è estremo bisogno, come ad esempio per andare a comprare scorte di cibo al supermercato. Significa anche che quando si esce non si vede quasi nessuno in giro, e in una città di queste dimensioni la cosa fa molto effetto".

Quali e come sono state comunicate le informazioni? 

"Le informazioni vengono rilasciate dal governo Cinese e, personalmente, mi vengono comunicate dal personale universitario tramite WeChat, che in Cina viene utilizzato letteralmente per qualsiasi cosa".

Quale aria si respira a Wuhan? Che cosa fa la gente?

"Non so rispondere con certezza a questa domanda, in quanto sto uscendo il meno possibile per evitare qualsiasi rischio. Con i miei colleghi internazionali, però, stiamo cercando di mantenere la calma il più possibile, perchè preoccuparsi più del dovuto non aiuta certamente nessuno".

Ci sono emergenze nell'emergenza? Ho visto che hai pubblicato una foto con un supermercato letteralmente spogliato...

wuham supermercato-2

"Quell'immagine che ho pubblicato si riferisce al reparto frutta e verdura del Walmart più vicino al mio Campus universitario. Logicamente il resto degli scaffali non era nelle stesse condizioni, in quanto i beni di prima necessità vengono ovviamente presi d'assalto prima degli altri. Per ora io non parlerei di un'emergenza nell'emergenza, ma i disagi che sto e stiamo vivendo non sono certamente da poco. Non sapere quando potrò tornare a casa non aiuta assolutamente".

Quel è il livello di allarme su giornali e media locali? Ti sembra vi sia un livello di censura da parte del governo su quanto sta avvenendo?

"Non so rispondere a questa domanda. Per giornali e media locali ti dico subito che accedervi è quasi impossibile in quanto interamente in lingua Cinese. Non ho ancora un livello sufficiente per comprenderli interamente".

Mi dicevi che ti trovi in un campus universitario.. quali sono i commenti dei tuoi colleghi?

"I miei colleghi e io stiamo cercando di prenderla al meglio, nel senso che stiamo provando a non allarmarci più del dovuto, che non aiuta mai".

Il campus universitario di Wuhan deserto. Video da Lorenzo di Bernardino

Giri con la mascherina? Ti è stata consegnata o hai dovuto acquistarla?

"Io l'ho comprata giorni fa, ma stanno cominciando a distribuirne. Almeno nel mio campus, s'intende".

Ti senti al sicuro?

"È impossibile sentirsi al sicuro quando si sa che c'è un'epidemia fuori dalla porta di casa, ma non sono estremamente preoccupato. Credo che la portata della notizia (e la sua gravità) sia piuttosto ingigantita nel resto del mondo".

La city di Wuhan deserta dopo l'epidemia del nuovo coronavirus. Video da Twitter @LorenzoDiBerar3

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