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Venerdì, 19 Aprile 2024
Recrudescenza

Covid, tornano le cancellazioni dei voli aerei

Centinaia di voli cancellati negli ultimi tre giorni. Da EasyJet: "Livelli di malattia dei dipendenti più alti del solito"

Centinaia di voli cancellati nel fine settimana e sessanta solo nella giornata di lunedì. Sono state giornate difficili per la compagnia aerea easyJet, costretta a lasciare a terra migliaia di passeggeri in giro per l’Europa per il ritorno dei contagi di Covid. Secondo l’azienda di trasporti, si erano organizzati per affrontare e cercare di prevenire il costante problema della diffusione del coronavirus fra il personale, ma a quanto pare non è bastato. Non è bastato aver preparato una quota di personale di riserva, pronto a prendere il posto dei dipendenti alle prese con il virus. Ad un certo punto non si è potuto fare altro che cancellare voli. E di aerei rimasti a terra ce ne sono stati molti. 

Un portavoce di easyJet ha dichiarato che l’azienda aerea, “sta vivendo livelli di malattia dei dipendenti più alti del solito. Abbiamo preso provvedimenti per mitigare questo problema attraverso l'inserimento di personale aggiuntivo in standby questo fine settimana. Tuttavia, con gli attuali livelli di malattia, abbiamo anche deciso di effettuare alcune cancellazioni in anticipo, per consolidare in cui abbiamo più frequenze”. Dunque l’unica soluzione è stata quella di eliminare i voli con minor afflusso per cercare di concentrarsi sulle tratte più importanti, così da salvaguardare il maggior numero di clienti possibile. 

Le cancellazioni arrivano dopo che il caos dei viaggi ha colpito alcuni dei più grandi aeroporti della Gran Bretagna durante il fine settimana, con i passeggeri degli aeroporti di Heathrow e Manchester bloccati in lunghe code in attesa di effettuare il check-in.

Anche British Airways infatti ha dovuto cancellare dei voli a causa del Covid, che sta continuando a colpire e si diffonde fra i dipendenti delle compagnie aeree. Certo, problemi c’erano già prima, come ha spiegato il direttore degli investimenti di AJ Bell, Russ Mold, perché “le compagnie aeree e gli aeroporti hanno personale insufficiente per far fronte alla crescente domanda”.

Il coronavirus è il colpo finale, al quale si deve anche aggiungere un ultimo problema: quello del caro benzina, che non sarà uno scherzo per il settore del trasporto aereo. Infatti il prezzo del carburante potrebbe pesare sui guadagni aziendali nel settore e questo alla lunga potrebbe riverberarsi con facilità sui clienti. 
 

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