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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cosa si può fare e cosa no

Il weekend in zona gialla e le ordinanze anti movida nelle città

Spostamenti, bar, ristoranti, centri commerciali: ecco tutte le regole, in attesa del nuovo report sull'andamento dell'epidemia. Oltre ai divieti imposti dal governo, sono stati emanati alcuni provvedimenti comunali nel tentativo di contenere gli assembramenti

In attesa di capire come Mario Draghi, premier incaricato "con riserva" ieri al Quirinale, gestirà l'emergenza coronavirus, gran parte dell'Italia si prepara al weekend del 6-7 febbraio in zona gialla con le nuove regole e le concomitanti ordinanze comunali nel tentativo di regolare la movida e contenere gli assembramenti. Domani è atteso il report numero 38 dell'Istituto superiore di sanità sull'andamento dell'epidemia. Il ministro della Salute Roberto Speranza, ancora in carica, dovrà decidere sulle aree arancioni per Bolzano, Puglia, Sardegna, Sicilia e Umbria, oltre a dover decretare (ma questo appare improbabile) maggiori restrizioni per le altre regioni se i numeri dovessero indicare un peggioramento nei parametri che portano le regioni in zona rossa e arancione.

Il weekend 6-7 febbraio in zona gialla e le ordinanze anti movida nelle città

La scorsa settimana il ministro della Salute ha deciso di lasciar scadere alcune ordinanze, senza scrivere ulteriori provvedimenti, per mandare i territori in zona gialla. Venerdì potrebbe fare la stessa cosa, a patto che tutte le regioni abbiano numeri da area gialla. Ma torniamo al prossimo weekend. In base alle ultime ordinanze firmate dal ministro Roberto Speranza lo scorso 29 gennaio, le regioni italiane sono suddivise così:

  • zona gialla: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Molise, Piemonte, provincia autonoma di Trento, Toscana, Valle d’Aosta, Veneto;   
  • zona arancione: provincia autonoma di Bolzano, Puglia, Sardegna, Sicilia, Umbria;
  • zona rossa: nessuna regione.

Gli spostamenti tra regioni sono vietati fino al 15 febbraio, ma in zona gialla sono consentiti quelli all'interno della stessa regione. I familiari conviventi possono spostarsi a bordo della stessa auto. Per le persone non conviventi il posto di fianco al guidatore deve essere lasciato vuoto e i passeggeri possono essere al massimo due, seduti dietro vicino ai finestrini. Sono consentiti gli spostamenti nella stessa regione e si può andare senza limitazioni nelle seconde case all'interno della propria regione. Si potrà anche andare in una seconda casa fuori dalla propria regione, se si dimostra di avere l'immobile di proprietà o con un contratto di affitto firmato prima del 14 gennaio 2021.

Bar e ristoranti sono aperti dalle 5 fino alle 18. Negli stessi orari è consentita senza restrizioni la vendita con asporto di cibi e bevande. La vendita con asporto è possibile anche dalle 18 alle 22, ma è vietata in tali orari ai soggetti che svolgono come attività prevalente quella di bar senza cucina (e altri esercizi simili - codice ATECO 56.3) o commercio al dettaglio di bevande (codice ATECO 47.25). La consegna a domicilio è consentita senza limiti di orario, ma deve comunque avvenire nel rispetto delle norme sul confezionamento e sulla consegna dei prodotti.

Gli alberghi e le altre strutture ricettive sono aperti e all'interno i bar e i ristoranti rimangono aperti a disposizione dei clienti che vi alloggiano. Secondo il Dpcm in vigore fino al 5 marzo 2021, nelle giornate festive e prefestive sono chiusi gli esercizi commerciali presenti all’interno dei mercati e dei centri commerciali, gallerie commerciali, parchi commerciali e altre strutture assimilabili, ad eccezione delle farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, punti vendita di generi alimentari, di prodotti agricoli e florovivaistici, tabacchi, edicole e librerie.

Oltre ai divieti imposti dal governo, sono state emanate alcune ordinanze comunali nel tentativo di regolare la movida e contenere gli assembramenti nel weekend. A Roma, corridoi con delimitazioni a Piazza del Popolo per rendere più fluido il transito delle persone ed evitare stazionamenti, controlli al Pincio anche con pattuglie a cavallo di polizia e carabinieri. Torna il "modello Roma" contro gli assembramenti nel centro della Capitale con maggiore attenzione alle aree in cui si sono registrati recentemente maggiori affollamenti. È quanto stabilito nel corso del comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica, presieduto dal prefetto Matteo Piantedosi.

Le 9 regioni in cui risalgono i nuovi casi positivi

A Milano saranno intensificati i controlli anti-movida, come previsto dal comitato per l'ordine e la sicurezza che si è tenuto in Prefettura. La decisione del prefetto Renato Saccone è di intensificare i controlli nei luoghi della movida milanese, con pattuglie che verificheranno orari di chiusura dei locali, capienza interna di bar e ristoranti e rigoroso rispetto delle norme anti-assembramento. Le zone sotto osservazione sono soprattutto Navigli, corso Como e corso Garibaldi.

Il sindaco di Firenze Dario Nardella, invece, ha annunciato un'ordinanza per vietare, il venerdì e il sabato nelle ore dell'aperitivo, lo stazionamento nelle zone a più alto rischio assembramenti del centro cittadino. La misura era già stata adottata nei mesi scorsi. "Dopo uno scambio di opinioni con il prefetto e il questore - ha detto Nardella - abbiamo deciso di predisporre un'ordinanza che preveda il divieto di stazionamento nelle aree che nell'ultimo weekend sono risultate essere quelle più critiche", e cioè "tutta l'area che racchiude piazza e mercato di Sant'Ambrogio, borgo la Croce, piazza Ghiberti e piazza dei Ciompi. L'ordinanza riguarderà la fascia oraria più critica, quella che va dalle 18 alle 22, sia il venerdì che il sabato".

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