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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Calabria, Emilia-Romagna, Lombardia, Sicilia e Veneto in zona arancione: l'ordinanza di Speranza

Il ministro firmerà in serata l'atto che porterà le cinque regioni nell'area delle restrizioni. Sarà valido fino al 15 gennaio. Ecco i dati dell'indice di contagio Rt in ogni territorio

Il ministro della Salute, Roberto Speranza, sulla base dei dati e delle indicazioni della Cabina di Regia firmerà in serata una nuova ordinanza che andrà in vigore a partire da domenica 10 gennaio. Passano in area arancione le Regioni Calabria, Emilia-Romagna, Lombardia, Sicilia e Veneto. L'annuncio arriva dall'ufficio stampa del ministero della Salute. 

Calabria, Emilia-Romagna, Lombardia, Sicilia e Veneto in zona arancione: l'ordinanza di Speranza

L'ordinanza sarà valida fino al 15 gennaio, data in cui scadrà il Dpcm. Con il nuovo Dpcm verranno valutate eventuali proroghe. Secondo i dati del monitoraggio del ministero della Salute e Iss al 5 gennaio 2021 e relativi alla settimana 28/12/2020-3/1/2021 il valore soglia è stato raggiunto da Lombardia e Molise (entrambe a 1.27), Calabria (1.14), Valle d'Aosta (1.07) Emilia Romagna (1.05), Sicilia (1.04). Sardegna e Liguria (1.02 entrambe), Umbria (1.01) Puglia A 1. La provincia autonoma di Bolzano (0.81) e Basilicata e Campania (0.83) sono le tre con il valore piu' basso. Questo il quadro regione per regione. Abruzzo 0.9 Basilicata 0.83 Calabria 1.14 Campania 0.83 Emilia Romagna 1.05 Friuli Venezia Giulia 0.91 Lazio 0.98 Liguria 1.02 Lombardia 1.27 Marche 0.93 Molise 1.27 Provincia autonoma Bolzano 0.81 Piemonte 0.95 Provincia autonoma di Trento 0.85 Puglia 1 Sardegna 1.02 Sicilia 1.04 Toscana 0.9 Umbria 1.01 Valle d'Aosta 1.07 Veneto 0.97. 

Secondo la bozza nel periodo 15-28 dicembre 2020, l'indice di trasmissibilità Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 1,03 (range 0,98 - 1,13), in aumento da quattro settimane e per la prima volta, dopo sei settimane, sopra uno. Nella bozza si osserva, dopo alcune settimane di diminuzione, nuovamente un aumento dell'incidenza a livello nazionale negli ultimi 14 giorni (313,28 per 100.000 abitanti 21/12/2020-03/01/2021 vs 305,47 per 100.000 abitanti 14/12/2020 - 27/12/2020). Si evidenzia, in particolare, il persistente valore elevato di questo indicatore nella Regione Veneto (927,36 per 100.000 abitanti negli ultimi 14 giorni).

Il rischio, secondo l'Iss, è quello di una epidemia non controllata e non gestibile dovuto ad un aumento diffuso della probabilità di trasmissione di SARS-CoV-2 sul territorio nazionale in un contesto in cui l'impatto sui servizi assistenziali è ancora alto nella maggior parte delle Regioni/PPAA. Sono 13 le Regioni/PPAA che hanno un tasso di occupazione in terapia intensiva e/o aree mediche sopra la soglia critica (vs 10 la settimana precedente). Il tasso di occupazione in terapia intensiva a livello nazionale torna a essere sopra la soglia critica (30%). Secondo gli esperti l'epidemia si trova "in una fase delicata che sembra preludere ad un nuovo rapido aumento nel numero di casi nelle prossime settimane, qualora non venissero definite ed implementate rigorosamente misure di mitigazione più stringenti". 

Perché cinque regioni vanno in zona arancione dall'11 gennaio

Il presidente dell'Istituto superiore di sanità Silvio Brusaferro alla conferenza stampa sull'analisi dei dati del Monitoraggio Regionale della Cabina di Regia ha spiegato che "siamo a 166 casi per 100mila abitanti in 7 giorni come incidenza e c'è grande variabilità tra regioni, con il Veneto che mantiene incidenza elevata, ma tutte le regioni hanno incidenza superiore per poter passare da una fase di mitigazione ad una di controllo con il tracciamento individuale". Brusaferro ha spiegato che c'è un incremento della velocità di crescita dei casi, come indica l'indice Rt che è sopra 1 in molte regioni: "La curva dei contagi ha rallentato la decrescita e ha avuto una controtendenza in questa settimana".

Intanto il governatore Musumeci annuncia che la Sicilia andrà in arancione da subito: "I dati allarmanti sui contagi  hanno suggerito al Comitato tecnico scientifico di adottare misure assai restrittive. Stamattina abbiamo avuto un lungo colloquio con il ministro della Salute Roberto Speranza chiedendo di dichiarare la Sicilia zona rossa, almeno per una decina di giorni, ma il ministro in base al dato epidemiologico ha ritenuto di doverci concedere l'arancione". "Non e' quello che chiedevamo - ha aggiunto il Governatore - ma prenderemo delle misure più restrittive perché bisogna rendersi conto che la battaglia non è ancora assolutamente vinta.L'indisciplina di una parte di molti siciliani rimette in discussione tutto quello che abbiamo ottenuto. Adotteremo misure che consentano ai sindaci di poter intervenire a seconda della specificità locale".

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