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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cosa si può fare e cosa no

Sport, bar e ristoranti: le regole fino a fine maggio in zona gialla e arancione

Un mese di riaperture, ma non un mese senza restrizioni: maggio sarà il mese in cui la zona gialla sarà gradualmente estesa - si spera - a tutta Italia. Come stanno le cose e gli scenari

Un mese di riaperture, iniziate il 26 aprile. Ma non un mese senza restrizioni: maggio sarà il mese in cui la zona gialla sarà gradualmente estesa - si spera - a tutta Italia. Da oggi 3 maggio sono in zona arancione Sardegna, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia e in zona rossa la Val D'Aosta. Tutti gli altri territori sono nella fascia con minori regole. I ristoranti sono aperti a pranzo e cena da Lombardia a Lazio, da Campania a Veneto. La zona arancione prevede invece bar e ristoranti chiusi (solo asporto e consegne a domicilio), regole più restrittive e spostamenti più limitati. L'Italia inizia la prima settimana di maggio con una mappa in prevalenza gialla, dopo gli ultimi dati covid del monitoraggio. A livello nazionale, l'ultimo report ha registrato l'indice Rt a 0.85 e l'incidenza a 146 casi su 100mila abitanti. Il weekend si è chiuso con una giornata caratterizzata da 9.148 contagi e 144 morti, con un tasso di positività al 5,8%: si tratta di dati probabilmente condizionati dal 'ritmo ridotto' legato al primo maggio.

Bar e ristoranti: le regole fino a fine maggio

In zona gialla da una settimana ci sono nuovi criteri di riapertura per bar e ristoranti che possono ospitare clienti a pranzo e a cena purché all'aperto. Si può però stare soltanto seduti al tavolo, massimo quattro persone, a meno che non si tratti di conviventi. La distanza è fissata a un metro. Dal primo giugno, soltanto in zona gialla, i ristoranti potranno restare aperti anche al chiuso dalle 5 alle 18. Si potrà stare soltanto seduti al tavolo, massimo quattro persone, a meno che non si tratti di conviventi. La circolare del ministero ai prefetti ha chiarito alcune regole per i bar. E' consentito il servizio ai tavoli all'aperto e anche al banco solo "in presenza di strutture che consentano la consumazione all'aperto". Altrimenti, solo servizio ai tavoli e asporto, ammesso fino alle 18. All'interno dei bar bisogna rimanere il tempo strettamento necessario.

In zona arancione e rossa, invece, bar e ristoranti sono chiusi. Rimane consentito l’asporto di cibo e bevande fino alle 18 dai bar e fino alle 22 da enoteche, vinerie e ristoranti. È sempre consentita la consegna a domicilio di cibo e bevande.

Diamo uno sguardo a come si regola per bar e ristoranti la Grecia, altro Paese che come l'Italia spera in una stagione turistica record per risollevare le sorti dell'economia. Bar e ristoranti hanno riaperto oggi in Grecia dopo sei mesi di chiusura: il calo dei contagi ha spinto il governo a decidere per una revoca progressiva delle restrizioni anti-Coronavirus. I bar potranno tornare ad accogliere clienti, purché con tavoli all'aperto per un massimo di sei persone e nel rispetto delle misure di distanziamento sociale. I dipendenti del settore della ristorazione dovranno sottoporsi a test obbligatori ed usare le mascherine. Bar e ristoranti non potranno mettere la musica per evitare che la gente si avvicini eccessivamente per parlarsi e dovranno chiudere alle 22.45. Il coprifuoco da oggi sarà in vigore tra le 23 e le 5, e non più tra le 22 e le 5. La prossima fase delle riaperture è prevista per il 10 maggio, quando scuole elementari e medie potranno tornare in presenza. A partire dal 14 maggio il paese riaprirà al turismo dall'estero.

Sport, palestre e piscine a maggio in zona gialla

Restano per adesso chiuse palestre e piscine in Italia. Dal 26 aprile 2021, in zona gialla, nel rispetto delle linee guida vigenti, è consentito lo svolgimento all’aperto di qualsiasi attività sportiva anche di squadra e di contatto. Inoltre, dal 15 maggio 2021, sempre in zona gialla, sono consentite le attività delle piscine all’aperto e, dal 1° giugno, quelle delle palestre.

In zona arancione è consentito svolgere attività sportiva o attività motoria all'aperto, anche presso aree attrezzate e parchi pubblici, purché comunque nel rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno 2 metri per l'attività sportiva, salvo che sia necessaria la presenza di un accompagnatore per i minori o per le persone non completamente autosufficienti. E' consentito recarsi presso centri e circoli sportivi, pubblici e privati, del proprio comune o, in assenza di tali strutture, in comuni limitrofi, per svolgere esclusivamente all'aperto attività sportiva di base. E' interdetto l'uso di spogliatoi interni nei circoli. In zona rossa sono sospese l'attività sportiva di base e l'attività motoria in genere presso centri e circoli sportivi, pubblici e privati, sia all’aperto che al chiuso. Vietato lo svolgimento degli sport di contatto. In zona rossa sì alla passeggiata nei pressi della propria abitazione e all'attività sportiva (corsa, bici) individuale.

Si può andare in spiaggia in zona gialla e arancione?

Rispettando il distanziamento, in zona gialla ovviamente si può andare in spiaggia. In alcune regioni gli stabilimenti balneari hanno già riaperto i battenti.

In spiaggia in zona arancione si può invece andare solo se si trova nel proprio comune, o se è lontana meno di 30 chilometri e si vive in un paese con meno di 5mila abitanti. A meno che non si sia in possesso del "pass verde".

La nuova mappa dell'Italia

Gli attuali colori delle Regioni sono i seguenti:

  • Zona rossa: Valle d'Aosta.
  • Zona arancione: Sardegna, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia.
  • Zona gialla: Abruzzo, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Molise, Piemonte, Toscana, Umbria, Veneto, province autonome di Bolzano e di Trento.

"Aspettare la metà di maggio per verificare gli effetti delle riaperture"

''Occorre mantenere l'Rt sotto 1, avvicinarsi alla soglia dei 50 casi settimanali ogni 100mila abitanti, ridurre ancora la pressione sui servizi sanitari e aver vaccinato più di metà popolazione''. Sono questi, per Silvio Brusaferro, i requisiti minimi per allentare ulteriormente le restrizioni in vigore. Il presidente dell'Iss e portavoce del Cts sottolinea che ''siamo in una fase di transizione delicata, di decrescita lenta ma costante della diffusione del virus. Per evitare che la curva torni a crescere serve intervenire a tre livelli: primo, continuare a vaccinare al ritmo sostenuto di questi ultimi giorni; secondo, monitorare bene la situazione e intervenire localmente dove necessario; terzo, ma non certamente ultimo, fino a che non avremo un maggior numero di immunizzati continuare ad adottare comportamenti di prudenza per non essere poi costretti ad adottare nuove misure restrittive''.

Il lieve aumento dell'Rt rilevato dall'ultimo report dell'Iss potrebbe essere dovuto al rientro nelle scuole dopo Pasqua, mentre bisogna aspettare la metà di maggio per verificare gli effetti delle riaperture di questi giorni. Lo ha sottolineato Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe, ai microfoni della trasmissione "L'Italia s'è desta" su Radio Cusano Campus. "Sicuramente sappiamo che l'indice è il primo indicatore a crescere in caso di risalita dei casi -ha affermato Cartabellotta -. Potrebbe essere dovuto ad un incremento dei casi tra i bambini tornati a scuola subito dopo Pasqua. Adesso vedremo cosa succederà verso la metà di maggio, quando si valuteranno gli effetti di un'Italia tornata quasi completamente gialla. Adesso si intrecciano due forze, in una sorta di tiro alla fune: da una parte ci sono le ormai poche misure restrittive, i comportamenti delle persone e la campagna vaccinale, dall'altra ci sono i contatti sociali. Tra le due forze bisogna vedere quale prevarrà

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