rotate-mobile
Venerdì, 29 Marzo 2024
Attualità

Toscana, Campania e Abruzzo: le Regioni che vedono la zona gialla (ma senza l'anticipo)

I tempi ci sarebbero, è la volontà di accelerare "da Roma" che manca. Solo venerdì prossimo le nuove decisioni che potrebbero riguardare chi è ancora in zona arancione. La cabina di regia non sarà né oggi né domani. Il cronoprogramma è confermato

I colori cambieranno di nuovo, in un modo o nell'altro. Resta da capire se il passaggio verso l'arancione o il rosso sarà nazionale, o se le differenze territoriali varranno ancora, anche nelle prossime tre settimane. L'indice di contagiosità del nuovo coronavirus torna a salire a 0,89 e, a fronte di un lieve calo dei contagi, da giorni le hanno ormai superato i 65 mila, sfiorando i 500 al giorno. "Sono numeri ancora molto significativi", commenta il ministro Speranza. Il governo vuole una stretta a Natale per evitare una terza ondata di contagi. La decisione sulle nuove misure è attesa per stasera o domani. Tra le ipotesi una zona rossa nazionale nei giorni festivi e prefestivi o una sorta di grande zona arancione, con i negozi aperti e i ristoranti chiusi e il coprifuoco anticipato alle 18 o alle 20. Alcuni governatori sono contrari, come Toti che rivendica in Liguria dati da zona gialla.

Toscana, Abruzzo, Campania in zona gialla? Occhi puntati sul 20 dicembre (ma c'è chi rischia) 

Le Regioni zona gialla prima di Natale?

E le Regioni che fino a ieri speravano di tornare in zona gialla, come Toscana, Campania e Abruzzo (oltre a Valle d'Aosta e provincia di Bolzano)? Ci sono ancora i tempi? La risposta in teoria è sì, perché la nuova stretta in arrivo nelle prossime ore riguarderà in special modo i giorni festivi e prefestivi - un lockdown di fatto - dalla vigilia di Natale 2020 a Santo Stefano e poi da San Silvestro a Capodanno, solo con i servizi essenziali aperti. Oppure una sorta di grande zona arancione, con i negozi aperti e i ristoranti chiusi. Con il coprifuoco anticipato alle 18 o alle 20. Ma tutti gli altri giorni "feriali" fino all'Epifania potrebbero essere gialli in almeno qualcuna delle suddette regioni ancora arancioni. Da giorni la Toscana parla di palese disparità di trattamento. Marsilio per l'Abruzzo ha "indicato un percorso" verso l'allentamento della stretta. 

I tempi ci sono, è la volontà di accelerare che manca. Emblematico il caso Toscana. Il dossier del governatore toscano Eugenio Giani, con il quale si chiede la promozione accelerata della Toscana in zona gialla, prima di domenica, arriva sul tavolo del presidente dell’Istituto superiore di sanità, Silvio Brusaferro, proprio nel giorno in cui il comitato tecnico scientifico, preoccupato da un eventuale arrivo della terza ondata pandemica nel nostro Paese, invita il governo a prendere misure di massimo rigore per le feste natalizie.Il peggiore tempismo possibile. Il Presidente della Regione, Giani, ha dalla sua la forza dei numeri che ritraggono una Toscana – in fascia arancione – in condizioni migliori rispetto alla maggioranza delle grandi regioni italiane. Ma ormai è tardi: la cabina di regia in pratica non sarà anticipata né a oggi né a domani: quindi il cambio di colore non ci sarà prima del weekend.

Anche l'Abruzzo pare rassegnato. "Hanno trattato l'Abruzzo come una Regione canaglia, che agisce in spregio delle regole e persino della vita. Ma se è per questo, io avevo istituito la zona rossa in anticipo'' diceva ieri a La Verità, Marco Marsilio: ''Rivendico - sottolinea - il buon senso. E la facoltà di inasprire le misure quando la situazione peggiora e di allentarle quando migliora. Senza certi irrigidimenti burocratici''. E sul sistema delle zone colorate osserva: ''Oddio, le Regioni avevano un'altra idea''. ''Nella prima fase, il lockdown nazionale è servito a tamponare i ritardi nelle misure di contenimento nelle aree più colpite. Ma - riferisce - da aprile, abbiamo avuto aree d'Italia a contagio zero. A quel punto, era diventato difficile giustificare le chiusure. Forse avrebbe avuto senso tirare il freno a novembre, mettendo in sicurezza tutto il Paese, per poi riaprire a dicembre, lasciando liberi gli italiani a Natale e facendo ripartire il turismo invernale''. Sul braccio di ferro con il governo ricorda invece: ''Si comportano come se le Regioni fossero abbastanza intelligenti da capire i pericoli, ma troppo stupide per decidere se la situazione è migliorata. È un criterio senza fondamenti costituzionali''.

Toti: "Al Governo dico: non cambiamo le regole adesso"

"Io terrei le regole come sono adesso. Mi convince una stretta laddove serve, o un allargamento dove è possibile. E' questo il metodo che avevamo discusso e deciso. Ora cambiare totalmente metodo non ha molto senso, e c'è anche una certa dose di ipocrisia. Se uno apre i negozi, i bar e i ristoranti e fa anche la lotteria per chi paga con la carta di credito è normale che la gente ci vada, naturalmente rispettando le regole" ha detto oggi a 24 Mattino, su Radio24, il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, in merito all'eventualità di inasprimenti delle norme per il periodo natalizio. Per Toti "c'è un rischio sanitario ma c'è anche un gigantesco e sottostimato rischio per l'economia". E poi, ha sottolineato il presidente della Liguria, "al momento non c'è sul tavolo una proposta formale del Governo per il cambio delle regole".

Lombardia, Piemonte, Basilicata e Calabria dal 13 dicembre sono in zona gialla. La decisione del ministro Speranza è arrivata dopo l'analisi dei dati dei contagi delle Regioni nel corso della Cabina di Regia di venerdì scorso. Venerdì prossimo le nuove decisioni che potrebbero riguardare Toscana, Campania e Abruzzo (oltre a Valle d'Aosta e provincia di Bolzano)Secondo le regole in vigore, l'applicazione delle misure relative a uno scenario inferiore (in questo caso dalla zona arancione alla gialla) scatta dopo che la cabina di regia ha accertato la permanenza per quattordici giorni in un livello di rischio o scenario inferiore a quello che ha determinato le misure restrittive (“zona arancione”). 

Intanto da oggi tutta la Puglia è in fascia gialla perche' anche per le ultime due citta' in zona arancione - Gravina in Puglia e Altamura - le restrizioni sono state allentate.

Italia in zona arancione e rossa a Natale 2020: il piano del governo

Campania, Toscana e Abruzzo: le Regioni che sperano nella zona gialla prima di Natale

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Toscana, Campania e Abruzzo: le Regioni che vedono la zona gialla (ma senza l'anticipo)

Today è in caricamento