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Martedì, 19 Marzo 2024
Da lunedì 8 marzo

Zona rossa e zona arancione: le regioni e le province che cambiano colore

Da lunedì 8 marzo la Campania diventa ''rossa'', mentre passano all'arancione Friuli e Veneto. Maggiori restrizioni anche in alcune province della Romagna e a Frosinone, la Sardegna zona bianca

A partire da domani, lunedì 8 marzo 2021, sono diverse le regioni e le province che cambieranno colore: la Campania diventerà zona rossa, mentre Friuli Venezia Giulia e Veneto in zona arancione. L'epidemia di coronavirus non frena anzi accelera e la situazione in Italia peggiora con l'indice Rt che sale a 1,06, come evidenziato dal report Iss, superando la soglia di 1 dopo 7 settimane. La Lombardia nel frattempo è entrata in zona arancione rafforzata, come buona parte del Piemonte.

L'Emilia Romagna è rimasta arancione, ma nella giornata di ieri è stata firmata l'ordinanza per la zona rossa in diverse province della Romagna, tra cui Bologna e Modena. Anche la Liguria e il Lazio restano zona gialla, ad eccezione della provincia di Frosinone che diventerà rossa. Nel bollettino di ieri sono stati registrati 23.641 i contagi e 307 decessi, con l'epidemia che continua a preoccupare, soprattutto a causa delle varianti. 

Coronavirus, i colori delle Regioni da lunedì 8 marzo 2021

Ecco il riepilogo dei colori delle Regioni italiane a partire da lunedì 8 marzo 2021

  • Zona rossa: Campania, Molise, Basilicata.
  • Zona arancione: Lombardia, Friuli Venezia Giulia, Veneto, Abruzzo, Piemonte, Emilia Romagna, Piemonte, Umbria, Toscana, province autonome di Bolzano e Trento.
  • Zona gialla: Lazio, Liguria, Calabria, Puglia, Sicilia e Valle d'Aosta.
  • Zona bianca: Sardegna.

colori regioni 8 marzo 2021-3

Campania in zona rossa

Campania zona rossa da domani dunque con il bollettino di sabato 6 marzo che registra 2.842 contagi e 13 decessi. Il tasso di positività nella regione è dell'11,22%. "Come era ampiamente prevedibile ormai siamo in zona rossa perché questo livello di contagio non si può più reggere, perché la ricaduta sulla rete ospedaliera diventa grande e alla lunga insostenibile", ha detto il governatore Vincenzo De Luca.

Veneto e Friuli Venezia Giulia zona arancione

Il Veneto passa in zona arancione con un bollettino quotidiano, per quanto riguarda sabato 6 marzo, di 1.505 nuovi contagi e 25 morti. "Siamo zona arancione. Il dato fa comprendere quanto corra velocemente l'infezione. Le proiezioni sono preoccupanti. Siamo davanti ad una mutazione del virus che è dal 43% al 100% più contagioso. Speriamo sia l'ultima", le parole del governatore Luca Zaia.

Per il Friuli Venezia Giulia, il passaggio dal giallo alla zona arancione si concretizza mentre vengono registrati 12 morti e 823 nuovi contagi. "L'ingresso in zona arancione dall'8 marzo -dice il governatore Massimiliano Fedriga - è riconducibile non tanto all'indice Rt quanto al repentino e vistoso aumento dei contagi nel nostro territorio regionale che ci colloca a rischio alto".

Sardegna zona bianca: La Maddalena resta zona rossa

La Sardegna, unica regione in zona bianca, da domani vara controlli anti Covid 19. Tutti coloro che vogliono raggiungere l’Isola, prima di imbarcarsi su linee aeree o marittime, devono registrarsi nel sito della Regione e presentare copia della ricevuta di avvenuta registrazione con la carta d’imbarco e il documento d’identità in corso di validità. Nella piattaforma istituzionale, i passeggeri in arrivo possono dimostrare l'avvenuta vaccinazione (prima e seconda dose) o di essersi sottoposti a tampone molecolare, con esito negativo, eseguito non oltre le 48 ore dalla partenza.

Chi arriva senza aver fatto il test né il vaccino, una volta sbarcato dovrà sottoporsi al tampone rapido nelle aree che saranno predisposte nei porti e negli aeroporti. In caso di risultato negativo, il passeggero dovrà ripetere l’antigenico dopo 5 giorni, mentre nel caso risultasse positivo, dovrà sottoporsi a tampone molecolare, a proprie spese e ha l’obbligo di isolamento fiduciario, dall’ingresso in Sardegna per i successivi dieci giorni. L’ordinanza resterà in vigore fino al 24 marzo. Sempre in serata, il presidente Solinas ha firmato anche una seconda ordinanza che mantiene immutate le disposizioni sulla didattica a distanza per le scuole Superiori e sul contingentamento dei posti sui mezzi pubblici regionali.

Lazio, provincia di Frosinone in zona rossa

La provincia di Frosinone si va ad aggiungere alle zone che diventeranno "rosse" da lunedì 8 marzo 2021. Lo ha annunciato  l'assessore alla Sanità e l'integrazione sociosanitaria della Regione Lazio Alessio D'Amato, nel bollettino di ieri al termine dell'odierna videoconferenza della task-force regionale per il Covid-19 con i direttori generali delle Asl e aziende ospedaliere, policlinici universitari e l'ospedale pediatrico Bambino Gesù: "E' pronta l'ordinanza: dalle ore 00.01 di lunedì scatta la zona rossa per la provincia di Frosinone, mentre terminano le ulteriori restrizioni per i comuni di Colleferro, Carpineto (Fr) e Roccagorga (Lt)".

Emila Romagna, le province in zona rossa

È arrivata l'ordinanza del presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, che istituisce la zona rossa per i comuni della Ausl Romagna, e cioè tutti quelli delle province di Ravenna, Forlì-Cesena, Rimini, territori già ora in arancione scuro fatta eccezione per il Forlivese, anch'esso in rosso da lunedì. Come preannunciato, infatti, l'ordinanza sarà in vigore da lunedì 8 marzo a domenica 21 marzo.

Il provvedimento viene adottato per fermare la diffusione dei contagi, che continua ad aumentare a causa delle nuove varianti, anche fra giovani e giovanissimi, e per proteggere la rete ospedaliera, dove sono in costante crescita i ricoveri sia nei reparti Covid che nelle terapie intensive. Sulla base dei dati e delle indicazioni della Ausl Romagna e informati i sindaci.

Negli ultimi 14 giorni, nel territorio di competenza dell'azienda sanitaria si è avuta una incidenza di 832 casi di positività ogni 100mila abitanti. Quanto ai ricoveri, 486 nei reparti Covid mentre le terapie intensive risultano occupate al 38%, al di sopra della soglia limite del 30%.

"La decisione di andare alla zona rossa e di chiudere le scuole è stata condivisa con i sindaci della Romagna, suffragata dai dati di aggravamento epidemiologico su tutto il territorio romagnolo - afferma l'assessore regionale alle Politiche per la salute, Raffaele Donini -. E non può che essere così, visti i dati che caratterizzano la curva pandemica in Romagna, compreso Forlì. Basti pensare che nelle ultime due settimane Forlì ha avuto una incidenza di 677 casi per centomila residenti, quando la zona rossa è prevista da 500 casi per centomila in su, più alta rispetto ai distretti di Lugo e di Ravenna ed in crescita costante".

"Anche la situazione ospedaliera è preoccupante - prosegue Donini -, con 87 ricoverati per Covid ordinari (più 11 rispetto a ieri) e 6 in terapia intensiva al Morgagni Pierantoni, quindi con percentuali di riempimento che rischiano di mettere in grave difficoltà il presidio. Infine, sulla scuola si è registrato un aumento dei casi del 90 per cento in Romagna. Prima ci si rende conto della gravità della situazione- conclude-, prima se ne esce, non c'è altra via".

Le principali restrizioni che verranno introdotte con la zona rossa, in aggiunta a quelle previste in arancione scuro - a partire dagli spostamenti, vietati sia nello stesso comune che verso comuni limitrofi a eccezione di quelli motivati da comprovate esigenze lavorative, di salute o situazioni di necessità (come fare la spesa o l'acquisto di beni e servizi essenziali) - riguardano la chiusura di nidi e materne, la didattica a distanza al 100% per tutte le scuole dalle elementari e l'Università, lo stop alle attività commerciali ad eccezione di quelle essenziali come farmacie, parafarmacie, negozi di vendita di alimentari, edicole e altre specifiche categorie.

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