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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Zona rossa e arancione: quando le Regioni potranno cambiare colore

Ci vorranno almeno due se non tre settimane. La situazione per Lombardia e Piemonte, Calabria e Valle d'Aosta è diversa da quella di Puglia e Sicilia. Abruzzo, Basilicata, Umbria e Liguria possono uscire dalla prima settimana di dicembre, Campania e Toscana dovranno aspettare la seconda

Zona rossa o zona arancione? L'ordinanza del ministero della Salute che il 15 novembre ha cambiato colore a Campania e Toscana (diventate zone rosse) e a Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia e Marche (trasformatesi in arancioni) non è piaciuta a molti presidenti di Regione. Che oggi spingono sul ministro Roberto Speranza per cambiare colore entro la prossima settimana. Ma sarà difficile, se non impossibile, accontentarle. Vediamo perché. 

Zona rossa e arancione: quando le Regioni potranno cambiare colore

L'ordinanza che ha cambiato colore alle regioni è entrata in vigore ieri, 15 novembre, e il presidente della Toscana Eugenio Giani, a SkyTg24 ha detto che la decisione "è stata presa su dati che vanno dall'1 all'8 novembre, dal 9 novembre i dati si sono quantomeno stabilizzati, ho visto un cauto miglioramento. A questo punto il provvedimento è preso, a questo punto dobbiamo fare squadra per ritornare a metà dicembre, prima di Natale, ad allentare la morsa e magari tornare in zona arancione se non in zona gialla". Giani ha detto che spera di poter far cambiare idea al governo per la metà di dicembre. Ovvero prevede che la Toscana rimanga zona rossa per almeno un mese. Massimiliano Fedriga invece ha annunciato l'intenzione di ritirare l'ordinanza che era stata emanata insieme a quelle di Emilia-Romagna e Veneto per evitare la "retrocessione" in zona arancione. Dove invece non vuole che la Liguria rimanga il suo presidente Giovanni Toti, che ha detto che aspetta un miglioramento dei numeri per chiedere al governo di tornare zona gialla. Possibilmente entro i primi giorni di dcembre ma non è escluso che si possa fare anche prima. 

Il problema però è che non sarà così facile. Come spiega oggi Repubblica, il meccanismo dell'ultimo Dpcm prevede che le Regioni possano chiedere la revisione della fascia dopo una settimana dall'entrata, in base al monitoraggio dell'Istituto Superiore di Sanità che di solito si svolge il venerdì (quando gli enti ricordano di mandare i numeri).

Le zone rosse si revocano a dicembre?

Ma quei numeri si devono confermare per due settimane consecutive prima di poter uscire dalla zona assegnata dall'ordinanza. Quindi ci vogliono almeno tre settimane, una volta entrati in zona rossa o arancione, per cambiare colore. Anzi: visto che le ordinanze finora sono state firmate di venerdì, le richieste rischiano di slittare alla settimana successiva. 

Ipotizzando una tempistica, allora, Lombardia e Piemonte, Calabria e Valle d'Aosta (che dhanno subito restrizioni a partire dal 6 novembre) potrebbero uscire dalla zona rossa dal 27 novembre, così come Puglia e Sicilia dall'area arancione. Altre Regioni dello stesso colore come Abruzzo, Basilicata, Umbria e Liguria potrebbero migliorarsi dal 4 dicembre (la loro ordinanza è effettiva dall'11 novembre), al pari della rossa Bolzano. Toscana e Campania, rosse dal 15 novembre, potrebbero cambiare regime dall'11 dicembre, così come le arancioni Friuli, Marche ed Emilia Romagna.

E da questi tempi non si scappa. Intanto da mercoledì della scorsa settimana, cioe' da quando Speranza ha varato l'ordinanza che ha spostato in zona rossa Campania e Toscana e altre cinque regioni in zona arancione, mezzo Paese è entrato di fatto in lockdown totale. Ad oggi, 27 milioni di italiani sono in zona rossa. I governatori regionali sono furiosi. "In Lombardia, prima della chiusura, l'indice Rt era a 2, ora siamo gia' a 1,2. In Campania abbiamo visto tutti le immagini del Vomero di sabato, con un fiume di gente per strada, e quelle di domenica, con le strade deserte. E cosi' per la Toscana, e per le altre regioni che erano gia' in zona rossa. Tutti si lamentano, il giorno dopo. Ma tra dieci giorni, se tutto va come speriamo, ci ringrazieranno, e diranno 'avremmo dovuto farlo prima'", ha concluso Speranza.

"Il fatto è che con questo Dpcm per passare da un livello superiore a un livello inferiore ci vogliono pochi minuti, mentre per risalire è un grosso problema. Dovremo per 14 giorni avere dati univoci, molto uniformi sul livello superiore. Addirittura se c'è un giorno in cui i dati, magari per una Rsa o un focolaio, mi schizzano su devo tornare a contare i 14 giorni. Quindi è indubbio che c'e' un'incongruenza", afferma all'Aria che Tira su La 7 il presidente della Regione, Eugenio Giani, in merito alla classificazione in zona rossa della Toscana. Il governatore confida che la Toscana possa tornare zona gialla per natale: "Chi guida una Regione - avverte - deve sempre avere un senso di speranza e la capacita' di leggere i dati per arrivare a una situazione piu' positiva. Personalmente ci spero e mi sto impegnando". 

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