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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Verso la zona rossa e arancione dal 24 dicembre al 3 gennaio

Il governo pensa di introdurre ulteriori restrizioni anche nei giorni non festivi o prefestivi. La decisione arriverà in serata. Le differenze tra i due regimi

Il governo Conte pensa di introdurre la zona rossa nei festivi e nei prefestivi durante le feste ma anche di limitare la mobilità negli altri giorni attraverso l'introduzione della zona arancione in tutta Italia. Dopo le indiscrezioni dei giorni scorsi, a confermarlo è oggi il sottosegretario agli Interni Carlo Sibilia durante un intervento ad Agorà su Raitre: "Oggi le ipotesi sul tavolo sono: dal 24 al 27 dicembre Italia zona rossa, 28-30 Italia zona arancione. Dopodiché dal 31 al 3 gennaio zona rossa. Questa oggi è l'ipotesi sul tavolo". Intanto però le regioni si muovono da sole: dopo il Veneto, il Lazio annuncia la zona rossa.

Aggiornamento: Ecco il testo della bozza del nuovo decreto legge per la zona rossa e arancione dal 24 dicembre al 6 gennaio

Verso la zona rossa e arancione dal 24 dicembre al 3 gennaio

E l'agenzia di stampa Ansa dice che sul tavolo del governo rimane ancora l'ipotesi di una zona rossa dal 24 dicembre al 3 gennaio. Il ministro della Salute Roberto Speranza conferma in collegamento ad un incontro organizzato dalla Fnomceo (Federazione Nazionale Ordini dei Medici): "Stiamo chiudendo le misure definitive che dobbiamo comunicare al Paese e che verranno prese nei prossimi giorni: prevedono un irrigidimento significativo tra il 24 dicembre e 6 gennaio". Alle ore 13,30 è ripresa la riunione tra Conte e i capidelegazione.

EDIT ore 14,51:  Zona rossa nazionale dal 24 dicembre al 6 gennaio nei giorni festivi e prefestivi. E' quanto si apprende mentre è in corso la riunione con il premier Giuseppe Conte e i capi delegazione della maggioranza. Gli altri giorni - il 28, 29, 30 dicembre - saranno zona 'arancione'. Nei giorni arancioni sarà possibile spostarsi tra comuni al di sotto dei 5mila abitanti. (AdnKronos)

EDIT ore 17, 03 - Zona arancione in tutta Italia a partire da lunedì 21 dicembre e zona rossa nei festivi e nei prefestivi, fino al 7 gennaio. Questa l'ipotesi di cui si sta discutendo nella videoconferenza tra Governo e Regioni, in corso "da ore". Lo anticipa all'agenzia di stampa Dire il presidente della Regione Veneto Luca Zaia, intervenendo in Consiglio regionale in risposta alle richieste di una relazione sulla situazione epidemiologica avanzata dagli esponenti dell'opposizione. Il governo conferma agli enti locali il suo orientamento per le festività natalizie: regole da zona rossa per i giorni festivi e prefestivi (24,25,26,27,31 dicembre e 1,2,3,5,6 gennaio), regole da zona arancione per gli altri giorni (28,29,30 dicembre e 4 gennaio). Restano da mettere nero su bianco alcune possibili deroghe: la possibilità di ospitare due persone nei pranzi e nelle cene festive; la possibilità di spostamenti nel raggio di trenta chilometri nei giorni arancioni. La riunione tra Governo ed enti locali si è conclusa alle 17. 

C'è però la cosiddetta deroga "nei due commensali", a quanto si apprende da fonti di governo, nelle misure restrittive che verranno messe in campo per le festività natalizie. Nell'ambito della zona rossa e arancione - quindi fermo restando il divieto di spostamento tra le Regioni - sarà consentito , sia nelle giornate "rosse" che in quelle "arancioni" a massimo due non conviventi di effettuare visite nelle abitazioni private. Dalla deroga non sono conteggiati gli under 14, i cui spostamenti saranno quindi consentiti. 

A parlare di zona arancione è stato oggi anche Agostino Miozzo, coordinatore del Comitato Tecnico Scientifico, a Radio anch'io su Rai Radio 1: "Abbiamo più volte detto che noi diamo indicazioni di carattere scientifico, poi spetta al governo e ai governatori locali la decisione più appropriata per quello specifico territorio. Noi diamo delle indicazione e le nostre indicazioni sono di grande estrema preoccupazione per l'andamento della curva epidemica.  E quindi adesso bisogna declinare queste preoccupazioni in reazioni e in interventi che devono essere realizzati e quindi zona rossa o zona arancione ma in tutti i casi ridurre la mobilità, ridurre gli incontri e ridurre tutte le possibilità di diffusione. La curva è ancora ad alto rischio i numeri sono troppo elevati". L'ipotesi di introdurre maggiori restrizioni anche nei giorni non festivi o prefestivi era stata ventilata nei giorni scorsi mentre il governo non ha ancora deciso se a introdurre le nuove regole che saranno valide per tutta Italia sarà un Dpcm, un decreto legge o entrambi come è successo tra il 2 e il 3 dicembre. 

Dal computo resta ancora fuori il periodo che va dal 4 al 6 gennaio, ovvero la festa dell'Epifania: nel governo l'ala rigorista ha chiesto di tingere di rosso anche la festa della Befana (ovvero il 5 e il 6 gennaio) e questo significa che nel caso sarebbe "arancione" anche il 4. Ma per ora il governo non ha ancora deciso: dalle 12 alle 15 è in programma un incontro con i presidenti delle Regioni nel quale in teoria dovrebbero essere illustrate le nuove misure per il lockdown di Natale 2020. Ma non risulta che sia stato ancora raggiunto un accordo né sulle regole né sulle deroghe, tra le quali in queste ore sono spuntati i due invitati al pranzo di Natale e la possibilità di allargare le presenze ai cosiddetti congiunti, come nel maggio scorso. 

In compenso alcuni governatori si sono già schierati: "Oggi avremo l'incontro definitivo tra governo e Regioni. Ci sono due ipotesi in campo: una zona rossa che prosegua dalla vigilia di Natale fino all'Epifania, oppure alternata con qualche giorno di allentamento, io privilegerei questa seconda ipotesi. Poi è evidente che non è una scelta facile da fare", ha detto il presidente della Regione Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, intervistato a Mattino Cinque. Apertamente contrario è invece il ligure Giovanni Toti: "Ristoratori, baristi, fornitori non sanno ancora se e quando andremo in zona rossa e sono in un limbo che crea solo ulteriori difficoltà in un periodo già drammatico". 

Zona rossa e arancione: le differenze 

Cosa cambia da zona arancione a zona rossa? In primo luogo bisogna considerare che, salvo (improbabili) cambiamenti dell'ultim'ora, il 21 dicembre entrerà in vigore il divieto di circolazione interregionale deciso con il decreto legge 2 dicembre n.158. Secondo il programma non ancora annunciato dal governo dal 24 al 27 dicembre tutta l'Italia sarà in zona rossa e quindi sarà vietato uscire di casa se non per comprovate motivazioni di lavoro, salute o necessità. La stretta verrà allentata dal 28 al 30 dicembre e tornerà in vigore nei tre giorni successivi. E quindi: 

  • dal 24 al 27 dicembre l'Italia sarà in zona rossa: saranno chiusi bar e ristoranti e non si potrà uscire se non per motivi di lavoro, salute, necessità che andranno comprovati tramite autocertificazione; si potrà uscire per andare a messa e il governo discute anche di una deroga per permettere il pranzo di Natale con due congiunti stretti al massimo: genitori anziani o figli;
  • dal 28 al 30 dicembre le restrizioni si allenteranno di nuovo: i negozi riapriranno fino alle 21 e i ristoranti e i bar saranno aperti fino alle 18; sarà però in vigore il coprifuoco dalle 22 alle 5;
  • il programma dal 28 al 30 dicembre potrebbe in parte cambiare se invece il governo proclamerà la zona arancione in tutta Italia; in quel caso ristoranti e bar saranno chiusi e non si potrà uscire dal proprio comune se non per i tre casi di lavoro, salute, necessità e urgenza;
  • dal 31 dicembre al 3 gennaio varranno di nuovo le restrizioni della zona rossa. 

La differenza fondamentale tra zona rossa e arancione è che nella zona rossa è vietato uscire di casa se non per motivi di lavoro, salute o estrema necessità e urgenza (ma è sempre consentito il ritorno al proprio domicilio). Nella zona arancione è vietato invece "soltanto" spostarsi dal proprio comune o dalla propria regione. Nell'area rossa sono poi chiusi tutti i negozi tranne quelli di alimentari e di generi di prima necessità. In quella arancione invece i negozi sono aperti ma sono chiusi bar e ristoranti. 

EDIT ore 11,52: A margine di un'iniziativa a Roma, a chi gli chiedeva se l'eventuale provvedimento della Regione possa prevedere che il Lazio diventi zona rossa per le festività natalizie, Zingaretti ha risposto: "Ne discuteremo con l'assessore alla Sanita' D'Amato e con il comitato scientifico. Io confido che nella giornata di oggi ci siano decisioni che permettano a tutti di orientarsi: ma qualora non ci fosse un provvedimento nazionale, sicuramente il Lazio avra' un'ordinanza regionale per passare il Natale e il Capodanno in sicurezza", ha concluso Zingaretti. 

EDIT ore 12,30: L'agenzia di stampa Ansa scrive che è ancora in corso la discussione sulla zona rossa. L'agenzia lo apprende a margine della riunione del premier Giuseppe Conte con i capi delegazione e il ministro Boccia, che è ora sospesa. Ci si starebbe confrontando sull'opportunità di introdurre la zona rossa nei giorni festivi e prefestivi dal 24 dicembre al 3 gennaio, o se estendere le regole più rigide - come chiedono alcuni ministri - fino al 6 gennaio. 

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