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Sabato, 20 Aprile 2024
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Zona rossa e arancione: cosa si può fare e non fare nei giorni dal 2 al 4 gennaio e quando serve l'autocertificazione

Oggi e domani, 3 gennaio, sono in vigore le restrizioni maggiori: vediamo quali negozi sono aperti, come funziona il coprifuoco e cosa cambia da lunedì

Oggi, 2 gennaio, l'Italia è ancora in zona rossa e ci rimarrà fino al 4, quando entreranno in vigore per un unico giorno le restrizioni della zona arancione. Il 5 e il 6 gennaio tutto il paese tornerà in zona rossa mentre a partire dal 7 un'ordinanza del ministero della Salute già annunciata da Roberto Speranza ripristinerà il sistema differenziato per zone in tutta Italia. Vediamo cosa si può fare e non fare oggi e domani, quali negozi sono aperti, quando serve l'autocerticazione, come funziona il coprifuoco e cosa cambia da lunedì 4. 

Zona rossa e arancione: cosa si può fare e non fare nei giorni dal 2 al 4 gennaio

Il 2021 è cominciato in zona rossa, in vigore dal 31 dicembre: oggi e domani è quindi vietato uscire di casa se non per motivi di lavoro, salute o estrema necessità e urgenza. Si può utilizzare la deroga disposta dal decreto legge 172/2020 per andare da parenti e amici al massimo in due persone ma una sola volta al giorno, accompagnati da minori under 14 o disabili. Si può fare attività motoria e attività sportiva individuale, si può andare a fare una passeggiata e portare a spasso il cane. Bar e ristoranti sono chiusi ma è possibile l'asporto e la consegna a domicilio: si può entrare, acquistare quello che si vuole e uscire per consumarlo. Sono chiusi anche i  negozi di abbigliamento, calzature, gioielli, mentre gli altri esercizi commerciali sono inseriti nelle liste delle attività consentite. Sono aperti supermercati, farmacie, edicole e tabaccai. I parrucchieri sono aperti, i centri estetici chiusi. Anche nei giorni "rossi" il rientro nella propria abitazione è sempre consentito ma, come ha precisato la presidenza del consiglio dei ministri in una faq pubblicata sul sito di Palazzo Chigi, rispettando il coprifuoco. Ricapitolando, nella zona rossa in vigore oggi e domani:  

  • gli spostamenti sono consentiti solo per ragioni lavoro, salute, necessità e tra questi rientra l’assistenza ad una persona non autosufficiente; si potrà rientrare nella propria residenza, nel domicilio o nell’abitazione in cui ci si ritrova abitualmente con il partner e anche nelle seconde case (si veda edit alla fine dell'articolo); si potrà andare a fare la spesa e a messa oltre che in farmacia e dal tabaccaio;
  • ci si potrà recare a casa di altre persone (in due, ma nel totale non sono contati gli under 14) con spostamenti all'interno del proprio comune; 
  • Bar e ristoranti chiudono dalla vigilia di Natale per riaprire il 7 gennaio; è consentito solo il servizio a domicilio o l’asporto entro le 22. Restano aperti gli autogrill lungo le autostrade e i bar in stazioni e aeroporti;
  • I negozi aperti sono: supermercati, alimentari, parrucchieri, barbieri, tabaccai,  farmacie, parafarmacie, librerie, edicole, fiorari, negozi di giocattoli e abbigliamento sportivo, tabacchi e ferramenta, lavanderie e negozi per animali; 

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Il divieto di spostamento non varrà anche per altre due categorie di soggetti: i volontari e coloro che vogliono andare a messa o in un qualunque luogo di culto. Per spostarsi serve l'autocertificazione. Nell’autocertificazione (ecco l'ultimo modulo autodichiarazione disponibile in pdf sul sito del Viminale), il firmatario deve dichiarare che il proprio spostamento è determinato da: 

  • esigenze di lavoro; 
  • motivi di salute; 
  • altri motivi ammessi dalle vigenti normative ovvero dai predetti decreti, ordinanze e altri provvedimenti che definiscono le misure di prevenzione della diffusione del contagio;

Sarà inoltre necessario indicare nel modulo di autocertificazione: il proprio abituale domicilio, un contatto telefonico valido, di non essere sottoposti alla misura della quarantena ovvero di non essere risultato positivo al Covid-19 (fatti salvi gli spostamenti disposti dalle Autorità sanitarie), di essere "consapevole delle conseguenze penali previste in caso di dichiarazioni mendaci a pubblico ufficiale" regolate dall'articolo 495 del Codice di procedura penale. Cosa rischia chi non è in regola? In primo luogo una multa da 400 a mille euro, come previsto dal decreto. Quando ci si sposta da un'abitazione privata all'altra, essendo questa una deroga presente nelle norme, andrà motivata come uno degli "altri motivi ammessi dalle vigenti normative". 

Autocertificazione: il modello autodichiarazione in pdf da scaricare

2 gennaio: quali negozi sono aperti

Ecco nel dettaglio quali sono le attività che possono restare aperte durante la zona rossa (ma visto che oggi è un giorno prefestivo, alcune di queste resteranno comunque chiuse):

  • Commercio al dettaglio in esercizi non specializzati con prevalenza di prodotti alimentari e bevande (ipermercati, supermercati, discount di alimentari, minimercati ed altri esercizi non specializzati di alimenti vari)
  • Commercio al dettaglio di prodotti surgelati 
  • Commercio al dettaglio in esercizi non specializzati di computer, periferiche, attrezzature per le telecomunicazioni, elettronica di consumo audio e video, elettrodomestici
  • Commercio al dettaglio di prodotti alimentari, bevande e tabacco in esercizi specializzati (codici ateco: 47.2), ivi inclusi gli esercizi specializzati nella vendita di sigarette elettroniche e liquidi da inalazione
  • Commercio al dettaglio di carburante per autotrazione in esercizi specializzati
  • Commercio al dettaglio di apparecchiature informatiche e per le telecomunicazioni (ICT) in esercizi specializzati (codice ateco: 47.4)
  • Commercio al dettaglio di ferramenta, vernici, vetro piano e materiali da costruzione (incluse ceramiche e piastrelle) in esercizi specializzati
  • Commercio al dettaglio di articoli igienico-sanitari
  • Commercio al dettaglio di macchine, attrezzature e prodotti per l’agricoltura e per il giardinaggio
  • Commercio al dettaglio di articoli per l’illuminazione e sistemi di sicurezza in esercizi specializzati
  • Commercio al dettaglio di libri in esercizi specializzati
  • Commercio al dettaglio di giornali, riviste e periodici
  • Commercio al dettaglio di articoli di cartoleria e forniture per ufficio
  • Commercio al dettaglio di confezioni e calzature per bambini e neonati
  • Commercio al dettaglio di biancheria personale
  • Commercio al dettaglio di articoli sportivi, biciclette e articoli per il tempo libero in esercizi specializzati
  • Commercio di autoveicoli, motocicli e relative parti ed accessori
  • Commercio al dettaglio di giochi e giocattoli in esercizi specializzati
  • Commercio al dettaglio di medicinali in esercizi specializzati (farmacie e altri esercizi specializzati di medicinali non soggetti a prescrizione medica)
  • Commercio al dettaglio di articoli medicali e ortopedici in esercizi specializzati
  • Commercio al dettaglio di cosmetici, di articoli di profumeria e di erboristeria in esercizi specializzati
  • Commercio al dettaglio di fiori, piante, bulbi, semi e fertilizzanti
  • Commercio al dettaglio di animali domestici e alimenti per animali domestici in esercizi specializzati
  • Commercio al dettaglio di materiale per ottica e fotografia
  • Commercio al dettaglio di combustibile per uso domestico e per riscaldamento
  • Commercio al dettaglio di saponi, detersivi, prodotti per la lucidatura e affini
  • Commercio al dettaglio di articoli funerari e cimiteriali
  • Commercio al dettaglio ambulante di: prodotti alimentari e bevande; ortofrutticoli; ittici; carne; fiori, piante, bulbi, semi e fertilizzanti; profumi e cosmetici; saponi, detersivi ed altri detergenti; biancheria; confezioni e calzature per bambini e neonati
  • Commercio al dettaglio di qualsiasi tipo di prodotto effettuato via internet, per televisione, per corrispondenza, radio, telefono
  • Commercio effettuato per mezzo di distributori automatici 181 

Servizi per la persona

  • Lavanderia e pulitura di articoli tessili e pelliccia
  • Attività delle lavanderie industriali
  • Altre lavanderie, tintorie
  • Servizi di pompe funebri e attività connesse
  • Servizi dei saloni di barbiere e parrucchiere

Zona arancione il 4 gennaio: cosa si può fare e non fare

Il 4 gennaio è l'unico giorno in cui tutta Italia si troverà in zona arancione fino alla scadenza del Dl 18 dicembre. Quel lunedì sarà possibile uscire senza limitazioni e senza autocertificazione dalle 5 alle 22, ma è vietato andare fuori dal proprio comune a meno che non si debba acquistare qualcosa che non sia reperibile dove si abita o non ci sia una convenienza economica nel fare la spesa al di fuori del proprio municipio. L'autocertificazione serve per chi ha necessità di uscire dal proprio comune o dalla propria regione per i motivi di lavoro, salute, estrema necessità e urgenza. Sono aperti tutti i negozi tranne bar e ristoranti che possono comunque fare consegna a domicilio e asporto. Sono aperti i parrucchieri, i barbieri e i centri estetici. Ricapitolando, nella zona arancione:

  • si possono effettuare spostamenti all'interno del proprio comune liberamente dalle 5 del mattino alle 22;
  • si possono effettuare spostamenti al di fuori del proprio comune per fare visita a parenti e amici ma sempre all'interno della propria regione; 
  • non si può uscire dalla propria regione;
  • ci si può spostare fuori dai comuni con popolazione non superiore a 5.000 abitanti, percorrendo una distanza non superiore a 30 chilometri e senza recarsi nel capoluogo di provincia; 

Rimane comunque possibile, nella zona arancione come nella zona rossa, spostarsi tra comuni per raggiungere i figli minorenni presso l'altro genitore o l'affidatario o per condurli in casa propria. È consentito andare in chiesa dalle 5 alle 22 e sono consentite le passeggiate e le attività motorie. Permesso anche raggiungere parchi pubblici e giardini all'interno del proprio comune, il gioco dei bambini all'interno di parchi e ville e lo spostamento per partecipare a funerali di parenti. Fare rientro al domicilio o alla propria residenza è sempre consentito. All'interno degli esercizi deve essere assicurata la possibilità di rispettare la distanza interpersonale di un metro (per intenderci: niente "classica" fila alle casse, bisogna restare lontani). Gli ingressi devono essere dilazionati in modo che non si creino assembramenti all'interno dei locali e non si deve rimanere nel negozi più del tempo necessario per l'acquisto di beni. Come spiegano anche le Faq del governo sul sito della presidenza del consiglio dei ministri, per quanto riguarda i negozi in zona arancione:

  • i bar e i ristoranti sono aperti esclusivamente per la vendita da asporto fino alle 18 e per la consegna a domicilio che deve comunque avvenire nel rispetto delle norme sul confezionamento e sulla consegna dei prodotti;
  • Nelle aree o negli orari in cui è sospeso il consumo di cibi e bevande all’interno dei locali, l’ingresso e la permanenza negli stessi da parte dei clienti sono consentiti esclusivamente per il tempo strettamente necessario ad acquistare i prodotti per asporto e sempre nel rispetto delle misure di prevenzione del contagio. Non sono comunque consentiti gli assembramenti né il consumo in prossimità dei locali;
  • possono restare aperti oltre le ore 18 solo gli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande siti nelle aree di servizio e rifornimento carburante situate lungo le autostrade, negli ospedali e negli aeroporti, con obbligo di assicurare in ogni caso il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro;
  • I ristoranti degli alberghi sono aperti per i clienti che vi alloggiano, come nella zona rossa. Quindi è consentita (senza limiti di orario) la ristorazione solo all’interno dell’albergo o della struttura ricettiva in cui si è alloggiati. Qualora manchi tali servizio all’interno del proprio albergo o della propria struttura ricettiva il cliente potrà avvalersi di una ristorazione mediante asporto o mediante consegna “a domicilio” (eventualmente organizzata dall’albergo), nei limiti di orario consentiti, con consumazione in albergo;

Non sono previste limitazioni alle categorie di beni vendibili. Nelle giornate festive e prefestive sono chiusi gli esercizi commerciali presenti all'interno dei centri commerciali e dei mercati, a eccezione delle farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, punti vendita di generi alimentari, tabacchi ed edicole.

Zona rossa, arancione e gialla: cosa succede dal 7 gennaio 

Dal 7 gennaio l'Italia tornerà al sistema delle zone: la gran parte del paese dovrebbe essere in area gialla. Le scuole superiori sono in presenza con una percentuale di studenti del 50%. Gli spostamenti tra le regioni gialle sono liberi, ma sarà vietato spostarsi in regioni che dovessero diventare arancioni o rosse. Il coprifuoco è in vigore dalle 22 alle 5. I ristoranti sono aperti a pranzo ma dovranno chiudere alle 18, così come i bar. Dopo sarà consentito soltanto l’asporto (entro le 22 e con divieto di consumare cibo e bevande nelle adiacenze) e la consegna a domicilio. Rimane il divieto di assembramento e di organizzare feste, obbligatoria la mascherina al chiuso e all’aperto. Rimangono fermi cinema, teatri, palestre. Fino al 15 gennaio chi torna dall’estero deve rimanere in quarantena obbligatoria. 

Come ricorda l'AdnKronos, la suddivisione delle regioni in zona rossa, arancione e gialla dal 7 gennaio arriverà in base ai dati che nei prossimi giorni saranno forniti dalla Cabina di regia per il monitoraggio regionale e valutati dal governo, fino al varo delle ordinanze. L'ultimo report dell'Iss e del ministero della Salute ha evidenziato la risalita dell'indice Rt a 0.93. "In particolare - analizza il documento - 9 Regioni e province autonome sono classificate a rischio basso: 11 sono classificate a rischio moderato, di cui tre (Emilia-Romagna, Valle d’Aosta e Veneto) hanno una probabilità elevata di progredire a rischio alto nel prossimo mese nel caso si mantenga invariata l’attuale trasmissibilità. Una regione (Sardegna) ha una classificazione del rischio 'non valutabile' -equiparato a rischio alto- data la bassa percentuale di completezza dei dati".

Le Regioni Calabria, Liguria e Veneto hanno un Rt puntuale compatibile con uno scenario tipo 2 nell'epidemia di coronavirus in Italia. Questo desta particolare preoccupazione e pertanto si esorta a considerare di applicare le misure previste, per i livelli di rischio attribuiti, anche alla fine di queste festività come descritto nel documento 'Prevenzione e risposta a Covid-19: evoluzione della strategia e pianificazione nella fase di transizione per il periodo autunno-invernale' trasmesso con Circolare del Ministero della Salute del 12/10/2020 Prot. 32732, come rimarcano gli esperti nel monitoraggio della cabina di regia dell’Iss-ministero della Salute, per il periodo di riferimento 22-27 dicembre.

Il giorno dopo l'Epifania +è già segnato in rosso sul calendario. Tanti dubbi sulla riapertura delle scuole in tutta Italia il 7 gennaio. A oggi l'unica certezza è che si riparte al 50 per cento fino a metà gennaio, ma in tanti (in primis i presidi) scommettono sul fatto che almeno fino a fine mese la situazione non cambierà. 

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