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Giovedì, 28 Marzo 2024

Vincenzo Sbrizzi

Giornalista

Come ha fatto Fontana a cambiare idea sulla "zona rossa" in pochi giorni

Qual è il segreto grazie al quale Attilio Fontana riesce a cambiare idea sulla “zona rossa” a distanza di pochi giorni? Le sue dichiarazioni di questa mattina hanno richiamato subito alla mente quelle rilasciate sabato scorso, in occasione della conferenza stampa di presentazione della nuova giunta. Perché in effetti fanno letteralmente a cazzotti con quello che aveva dichiarato in quell'occasione. Partiamo da quelle di questa mattina. A margine di un evento a Concorezzo in Brianza, si è scagliato contro la decisione del ministro Roberto Speranza che è pronto a includere la sua regione in “zona rossa”. I dati per i tecnici del ministero sono chiari ma sembrano non esserlo più per Fontana che ha usato parole dure seppur pronunciate con tono pacato.

“Ho appena parlato con il ministro Speranza che mi ha detto che saremo in “zona rossa”. È una punizione che la Lombardia non si merita per tutti i sacrifici che abbiamo fatto. Peraltro i dati su cui vengono prese le decisioni si riferiscono a settimane fa. La stessa valutazione dell'indice Rt è opinabile. Mi ha detto che farà fare ancora dei controlli ma al momento siamo in “zona rossa”. Il governatore ha poi pubblicato sui canali social un post con la sua dichiarazione e una didascalia che non lascia spazio a interpretazioni. “Sono contrario alla zona rossa per la Lombardia. Limitazioni troppo restrittive rispetto all'andamento epidemiologico di questi ultimi giorni. Ho chiesto al ministro Speranza di fare ulteriori controlli sui dati aggiornati”.

Il fatto è che al ministero i controlli li hanno fatti eccome e la Lombardia, secondo i dati in possesso dell'Istituto superiore della sanità, ha un Rt superiore a 1,25. Tradotto: è in “zona rossa” senza appello. Della situazione sembrava essersi reso conto anche lo stesso Fontana che soli pochi giorni fa faceva delle dichiarazioni completamente diverse. Durante la conferenza stampa di sabato scorso dichiarò. “Siamo in zona arancione, molto vicini alla zona rossa. Rischiamo di passarci presto, questa è l'attuale situazione, soprattutto considerando l'Rt e i limiti di occupazione delle rianimazioni”.

A leggere le parole di sabato e quelle di oggi si ha la sensazione che a parlare siano due persone diverse e invece è solo il governatore lombardo. La domanda a questo punto è: come fa a cambiare completamente idea su una cosa in così poco tempo? Sembrava essere, ed essergli, così chiaro che purtroppo la situazione in Lombardia è di nuovo in peggioramento e sono necessarie nuove restrizioni, eppure ancora una volta è riuscito a stupire tutti. Si può essere, però, fiduciosi. Fino all'ordinanza effettiva di Speranza c'è ancora tempo per cambiare ancora una volta idea.

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