"Hanno eluso la zona rossa": alta tensione per il focolaio di Mondragone
Polizia, carabinieri e vigili urbani hanno setacciato palmo a palmo le strade della cittadina Casertana alla ricerca di persone che avrebbero oltrepassato il cordone sanitario stretto attorno ai Palazzi Cirio
Notte tutt’altro che tranquilla quella appena trascorsa a Mondragone in provincia di Caserta, dove il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca ha istituito una zona rossa intorno ai Palazzi Cirio dopo che sono stati riscontrati dieci tamponi positivi al coronavirus. Dopo la realizzazione di un cordone attorno all’area dove abitano centinaia di persone, sono infatti giunte diverse segnalazioni di cittadini che avrebbero eluso la quarantena. Come riporta CasertaNews subito sono scattate le ricerche cui hanno preso parte polizia, carabinieri e vigili urbani.
Intanto sarebbero stati effettuati già 500 tamponi alle persone residenti ai Palazzi Cirio e nelle prossime ore si raggiungerà quota 700. In questo modo si avrà una mappatura totale della zona che farà capire anche la reale portata del contagio. I positivi andranno al Covid Hospital di Maddaloni, gli altri resteranno a Mondragone e saranno monitorati costantemente.
Salvo proroghe fino al 30 giugno la zona sarà isolata da un cordone sanitario e i residenti di questi edifici - appartenenti perlopiù alla comunità bulgara - dovranno rimanere in isolamento domiciliare. Il Comune provvederà a fornire loro derrate alimentari. Intanto l'Asl di Caserta rassicura spiegando come la situazione al momento sia sotto controllo. Tuttavia tutti gli abitanti di Mondragone hanno l’obbligo di indossare la mascherina anche all’aperto, prescrizione non più valida da ieri nel resto della Regione.
Va a partorire e scopre di avere il coronavirus: zona rossa a Mondragone
Il ‘focolaio’ era salito alla ribalta delle cronache domenica quando è stata certificata la positività di una donna che aveva partorito all’ospedale di Sessa Aurunca e di un uomo che era stato ricoverato nella stessa giornata, entrambi provenienti da Mondragone.
Quella delle zone rosse a contenimento dei focolai sarà una costante della nuova fase dell'epidemia di coronavirus: per scongiurare nuovi lockdown la strategia è infatti quella di contenere i contagi in aree circoscritte non appena le autorità sanitarie vengono a conoscenza di casi di contagio. Ne sanno qualcosa anche gli abitanti di Palmi, in provincia di Reggio Calabria: da ieri alcune zone della città sono diventate zona rossa. Otto i contagiati appurati mentre si attendono l'esito dei tamponi effettuati in questi giorni su 22 nuclei familiari per cui è stata disposta la quarantena domiciliare dopo essere entrati a contatto con soggetti diagnosticati positivi all'infezione da coronavirus. La Regione Calabria ha deciso di limitare gli spostamenti alla Tonnara di Palmi, in entrata e in uscita, sino alle 14 di venerdì prossimo.