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Giovedì, 28 Marzo 2024
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La zona verde per le regioni in arrivo

Il coordinatore del Cts Miozzo annuncia la proposta di una nuova categorizzazione per i territori: "Serve a dare un segnale di speranza per il ritorno alla normalità"

"Nel sistema di classificazione per colori delle regioni "è stato proposto di inserire il verde, per dare questo obiettivo di speranza, ma non è ancora stato inserito nelle categorie. Il verde sarebbe per le regioni che teoricamente sono in una condizione di ritorno alla normalità": il coordinatore del Comitato Tecnico Scientifico Agostino Miozzo annuncia oggi su Sky Tg 24 la proposta di una nuova categorizzazione per i territori. 

La zona verde per le regioni in arrivo

La proposta illustrata da Miozzo non è altro che quella che all'inizio era stata chiamata "zona bianca" e che arrivava dal ministro della Cultura Dario Franceschini "per dare una nuova speranza ai cittadini" e ha ricevuto subito l'appoggio del responsabile della Giustizia Alfonso Bonafede: i due sono rispettivamente capidelegazione del Partito Democratico e del MoVimento 5 Stelle, ovvero le due forze maggiori (per numero di parlamentari) che appoggiano il governo di Giuseppe Conte. Nelle intenzioni dei due leader la zona bianca deve servire a "guardare alle ripartenze almeno dove è possibile" e non è un caso che siano due esponenti dell'ala "rigorista" dell'esecutivo ad aver dato l'idea. 

In questa zona  rientrerebbero le regioni, le fasce o le zona con gli indicatori migliori, e in queste aree si potrebbero riaprire i luoghi della cultura, come musei, teatri, sale da concerto e cinema. In questa zona bar e i ristoranti lavorerebbero senza limiti di orario e anche piscine e palestre tornerebbero a funzionare a pieno ritmo. Sempre però mantenendo le regole base di contenimento, come mascherina obbligatoria, distanziamento e divieto di assembramento. Il parametro per accedervi è quello di 50 casi ogni 100mila abitanti e non l'indice di contagio inferiore a un certo numero. Secondo il poco che si sa fino ad oggi quindi nella zona verde (o bianca): 

  • non dovrebbe essere in vigore il coprifuoco dalle 22 alle 5 (altrimenti non avrebbe senso tenere aperti bar e ristoranti);
  • non dovrebbero esserci limitazioni all'apertura e al servizio di bar, ristoranti, pub, locali pubblici in generale; 
  • dovrebbero riaprire, con regole e limitazioni simili a quelle introdotte durante il primo lockdown, palestre e piscine attraverso un protocollo da stilare tra gli operatori e il ministero della Salute e dello Sport;
  • dovrebbero riaprire, con regole e limitazioni simili  a quelle introdotte durante il primo lockdown, musei, mostre, teatri, cinema e sale da concerto attraverso un protocollo da stilare tra gli operatori e il ministero della Salute e della Cultura. 

La zona rossa e arancione per le regioni in arrivo

"Proprio questa mattina si riunisce la cabina di Regia del ministero della Salute e dei rappresentanti delle Regioni, dopo di che verso mezzogiorno avremo il Comitato Tecnico Scientifico che valuterà le indicazioni e firmerà il parere che darà al ministro Speranza", ha poi detto Miozzo preannunciando l'arrivo dell'ordinanza che oggi dovrebbe portare alcune regioni a cambiare colore rispetto al giallo in cui si trovava tutta l'Italia alla vigilia delle feste. Secondo Miozzo "La migliore soluzione per la malattia dovrebbe essere il lockdown totale,ma è evidente che noi non possiamo mettere il Paese in lockdown fino alla fine del percorso vaccinale quando avrà raggiunto quella mitica immunità di gregge. Dobbiamo convivere e per farlo ci dobbiamo consentire delle aperture che fanno salire questa curva". Intanto va segnalato che in attesa dell'aggiornamento di oggi nell'ultimo report dell'Iss nei dati regione per regione, questo era il numero di casi ogni centomila abitanti: 

  • Abruzzo: 169
  • Basilicata: 158
  • Calabria: 131
  • Campania: 180
  • Emilia-Romagna: 413
  • Friuli-Venezia Giulia: 334
  • Lazio: 285
  • Liguria: 217
  • Lombardia: 251
  • Marche: 293
  • Molise: 232
  • PA Bolzano: 316
  • Piemonte: 235
  • PA Trento: 347
  • Puglia: 316
  • Sardegna: 171
  • Sicilia: 211
  • Toscana: 153
  • Umbria: 196
  • Valle d'Aosta: 225
  • Veneto: 969 

Con questi numeri, il ritorno alla normalità della zona verde è ancora lontano.

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